Capitolo 37

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Infine tutti mi hanno ascoltata, sono tornata a Stoccolma, e sono finalmente pronta per la mia festa. Mi osservo allo specchio e sorrido, sono proprio bella! Quando tornerò in Inghilterra devo assolutamente fare i complimenti a Christian Dior. Oggi dovrei essere felice perché finalmente divento 18 enne, ma mi sento triste, perché verso le 16:00 mio padre se n'è andato, ho cercato in tutti i modi di farlo rimanere più a lungo ma lui ha rifiutato ed è tornato con Anastasia, i trovatelli e la sua famiglia a Seattle, ed io sono di nuovo senza padre, mi sento davvero infelice, non capisco perché mi odia così tanto, non sono cattiva, gli ho salvato la moglie, ho cercato di mettere i miei sentimenti negativi distanti da me quando ho saputo che la moglie e i figli erano morti, ma a quanto pare a lui non è importato nulla di ciò che ho fatto, e solo a pensare a tutto il dolore che ho provato a causa sua mi scappò un singhiozzo, ma ritirai indietro le lacrime perché ero truccata e non potevo rovinare il capolavoro di Cassie
Lucrezia : lascialo andare lui non ti merita
Mi disse mia mamma dolcemente mentre mi accarezzava una spalla, io dallo specchio le sorrisi ma a quanto pare capì che cercavo solo di non farla preoccupare
Lucrezia : guardami
Disse costringendomi a girare e a guardarla negli occhi
Lucrezia : perché continui a soffrire per lui ? Ti ha fatto capire più volte che non ti calcola, perdonami amore, ma è la verità
Mi abbracciò forte, così tanto forte come solo lei sa fare e poi mi riempì di baci
Lucrezia: non soffrire per chi non ti ama
Ci riabbracciamo per molto minuti che sembravano infiniti ma che a me servivano per essere decisa sul da farsi e poi mi staccai e le dissi
Diana / Catherine: dal mio 18esimo compleanno io ti giuro che cercherò di soffrire il meno possibile
Lei mi sorrise e poi uscì mi stese la mano che io accettai senza esitare, uscimmo dalla mia camera e ci dirigemmo nella sala del trono dove era stato allestito il banchetto, infatti c'era il lungo tavolo imperiale e ai lati dei tavoli rotondi o quadrati che avevano come centrotavola il numero 18 scritto in cifre, ricoperto d'argento e cristalli Swarovski, sui tavoli vi erano tovaglie color argento, piatti e bicchieri lucenti e tovaglioli grigi che avevano come
fermatovagliolo lo stemma della casa reale svedese, dopo aver attraversato l'enorme sala arrivammo sopra le scale che ospitavano i due troni; uno per il re e uno per la regina,
Regina Silvia : bene tu dovrai ospitare gli invitati qui, loro ti tenderanno la mano e ve la stringerete e tutti i regali verranno appoggiati sui tavoli che ci sono alla destra e a sinistra del trono
Io annuì e le sorrisi, la donna si posizionò al fianco del figlio e del marito alla mia destra, invece mia mamma e i miei nonni e bisnonni si posizionarono alla mia sinistra. Quando fu tutto pronto e sistemato iniziarono ad entrare i reali che mi stingevano la mano, in dieci minuti avrò stretto tipo duecento mani.
Un'ora dall'inizio della festa ho stretto 2300 mani, hanno invitato davvero molta gente! E non hanno badato a spese, sono davvero felice !
Dopo aver mangiato ci siamo alzati dai tavoli e abbiamo iniziato a parlare, ho infatti conversato con Mette-Marit di Norvegia, Maxima d'Olanda, la regina Elisabetta II d'Inghilterra, la principessa Diana di Galles, la principessa reale Anna, la regina di Spagna Sofia e sua nuora Letizia, Rania di Giordania, l'arciduchessa del Lussemburgo, la principessa Athena e la principessa Mary di Danimarca, Charlene di Monaco, Sarah Ferguson, la principessa Amal, la principessa del Brunei, la principessa Mafalda, la regina Beatrice d'Olanda e tante altre, solo davvero molto gentile e simpatiche, mi trovo molto bene in loro compagnia, sono davvero adorabili, sono davvero contenta di esser capitata in una bella famiglia come questa, ma nonostante essere famosa, essere ricca e felice mi manca Grey, mi manca mio padre, sarebbe stato bello stare tre mesi a Seattle insieme a lui, ma a quanto pare lui ha deciso di ripartire senza di me e non ci posso fare nulla
Principessa Diana : piccola, mi stavi ascoltando ?
Mi chiese la donna dolcemente
Diana / Catherine: no, perdonami, cosa stavi dicendo ?
Le chiesi con imbarazzo, mio dio! Che figura di merda !
Principessa  Diana : ti manca tuo padre, non è vero ?
Annuì semplicemente perché non ho proprio voglia di parlare di lui
Principessa Diana : sai una cosa, io ho avuto più o meno la tua stessa situazione; solo che la persona che non mi ha cresciuta è stata mia madre, i miei hanno divorziato quando io avevo solo cinque anni, mia madre fu ripudiata dalla famiglia e da mio padre, poi questo si è risposato, e il bello è che io non ho mai combattuto per lei, l'ho lasciata andare, un'errore che solo da quando sono diventata mamma ho capito di aver commesso,
La donna si fermò, si girò verso di me e mi sorrise
Principessa Diana : ti voglio aiutare, domani partiremo insieme e con me verranno anche William e Henry
Diana / Catherine: per me va benissimo
Dissi saltando dalla gioia
Principessa Diana : bene, allora a domani .
Dopo aver salutato tutti gli invitati e aver chiesto il consenso a mia mamma di andare insieme a lady D e i suoi figlia a Seattle andai in camera per addormentarmi.

Il giorno successivo

Erano le 11:00 di mattina e io avevo preparato le valigie, avevo fatto colazione, mi ero lavata e vestita, e stavo aspettando nel salotto dell'Haga Diana, William e Henry, finalmente posso andare a Seattle, che bello ! Dopo anni di agonie per essergli stata lontano posso andare da lui e mettere le carte in regole in un posto neutrale, così da poter parlare in modo civile solo noi due,
Lucrezia : ciao amore
Mia mamma si avvicinò a me dandomi un piccolo bacio seguito da un lungo abbraccio, quando ci staccano vidi dietro di lei Daniel, Estelle, il re Carlo Gustavo e la regina Silvia, tutti loro mi abbracciarono e mi augurarono un buon viaggio e soprattutto buona fortuna, ringraziai tutti e poi presi le valigie e scesi in cortile insieme a mia mamma, Daniel e mia sorella, proprio in quel momento parcheggiò difronte a noi Lady Diana, dal SUV scesero la principessa insieme ai suoi figli, tra i due ragazzi il più grande mi colpì, aveva un qualcosa di speciale che mi creava le farfalle nello stomaco, avevo la sensazione di conoscerlo da sempre, questa specie di nuovo sentimento mi fa sentire strana,
Principessa Diana : buongiorno a tutti, Catherine, questi sono i miei figli Henry e William
Mi presentò ai suoi figli, io sorrisi a entrambi
Principessa Diana : bene andiamo
Entrammo in macchina e partimmo per l'aeroporto
William : quanti anni hai?
Diana : 18 tu ?
Gli chiesi sorridendo
William : anche io 18
Mi sorrise lui di rimando
Diana : invece quanti anni ha tuo fratello Henry?
Henry: io ne ho 16
Mi rispose il fratellino di William
William : andrai all'università?
Diana : sì tu?
William : anche io
Diana : quale università?
William : St Andrews, Scozia, tu?
Oh cazzo ! Viene nella mia stessa università! Woaw, avrò un amico!
Diana : anche io
Lui mi fece un sorriso bellissimo che mi fece scogliere letteralmente e inoltre si ripresentarono le farfalle nello stomaco, mio dio ! Lo conosco da così poco e già mi piace !

7 ore dopo

Durante viaggio io e William passammo il tempo a parlare della nostra infanzia, delle monarchie, delle scuole che abbiamo frequentato, dei nostri migliori amici, dei nostri nemici, abbiamo realmente toccato molti argomenti mentre eravamo in viaggio e tutto questo mi ha permesso di conoscerlo di più, inoltre quando gli ho raccontato della mia infanzia si è pure commosso; cosa molto importante per me, secondo me un uomo deve essere sensibile perché sono molto gentili, affettuosi e tengono alla famiglia. Più ho parlato con William e più provo attrazione verso di lui, non so, ma quando sono in sua compagnia mi sento felice
Principessa Diana: Catherine, vuoi andare a casa di Christian, oppure alla GEH?
Mi chiese la donna dolcemente, ma la verità è che non so neanche io cosa devo fare ? Non so se ho sbagliato a venire qui, ma come dice il proverbio tentare non nuoce
Diana / Catherine: andiamo a casa di Grey,......andiamo all'Escala
Partimmo per il centro di Seattle, e mentre percorrevamo la strada la mia ansia cresceva a dismisura, infine la macchina parcheggiò, entrammo nel grandissimo edificio e salimmo con l'ascensore, quando esso arrivò trovai mio padre che usciva insieme ad Anastasia ed entrambi avevano indosso dei vestiti da sera molto eleganti
Diana / Catherine: possiamo parlare ?
Christian : tutto quello che ti devo dire è nella lettera, leggila
Mi passò la lettera e se ne andò con sua moglie lasciandomi per la milionesima volta delusa

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora