POV DI LUCREZIA
Christian: cosa pensi di fare ?
Lucrezia : nulla
Dissi disinvoltamente
Christian: come nulla ?
Lucrezia : conosco mia figlia e tra 5 minuti scenderà per sapere altre cose, anche se non dovevi dirgli che pratichi il BDSM
Christian: invece sì, voglio che mia figlia si fidi di me
Lucrezia : bene
Almeno un passo avanti stai cercando di farlo Grey
Christian: dato che siamo qui da soli, senza nessuna interruzione, io vorrei che tu mi risponda sinceramente a tutte le domande che ti farò
Lucrezia : sarò sincera
Christian: raccontami tutta la tua gravidanza
Lucrezia : in quel periodo in cui rimasi incinta avevo la testa altrove, ero a Seattle e avevo appena saputo che fmio nonno ebbe un infarto e la cosa più brutta era che non potevo tornare perché avevo un esame,
Respirai a fondo e continuai
Lucrezia : poi venerdì Caroline mi chiese di prestargli una pillola anticoncezionale, le dissi che per me andava bene così la prese, ma quando arrivò sabato mi accorsi che mi erano finite, prima di venire da te cercai su internet una farmacia aperta, ma la più vicina era distante 4 km e tu mi avevi appena mandato un messaggio
Lui mi interruppe
Christian: sì lo so, ricordo ciò che ti avevo scritto per messaggio
Lucrezia : così mi affrettai a venire all'Escala, mi feci trovare nella stanza dei giochi, e sperai che non successe, pregai di non rimanere incinta, ma fu inutile
Christian: quanto tempo dopo hai scoperto di essere incinta ?
Lucrezia : un mese dopo
Christian: lo hai scoperto il 16 novembre ?
Lucrezia : sì, lo stesso giorno in cui ti lasciai, avevo paura di te, avevo paura che mi costringessi ad abortire
Lo vidi atterrito mentre si avvicinava alla finestra
Christian: mi sarei arrabbiato ma non avrei mai ucciso mio figlio, e se me lo avresti comunicato , mi sarei preso le mie responsabilità e mia figlia sarebbe cresciuta con entrambi i genitori
Lucrezia : io ho sbagliato e mi assumo le mie responsabilità, ma anche tu hai fatto i tuoi errori, Christian, l'unica cosa che ti chiedevo era che tu venissi a trovare Diana, non mi importava e non mi importa del denaro, volevo che almeno nella sua vita fossi presente
Dissi sinceramente
Christian: lo so, ma non ero pronto per fare il padre, se forse avessi avuto il coraggio di dirmelo nove mesi prima che mia figlia nascesse sarei riuscito a mettere la testa a posto, ma comunque le voglio bene e sono venuto qui per darle il mio cognome, per starle accanto e tutte le altre cose che fa un padre
A quel punto si sentirono dei singhiozzi, ci girammo e vidi Diana
Diana : mi dispiace
Disse correndo verso Christian e piangendo, woaw solo a sentire ciò che ci siamo detti ha cambiato idea
Diana : io pensavo che tu mi odiassi e che per te sono solo un errore
Christian le accarezzò il volto e le disse
Christian: non potrei mai odiarti
Disse abbracciandola mentre lei piangeva, era davvero bella quella scena padre e figlia, ma ad un certo punto sento dei passi, mi giro e trovo Teodora che sorride con una faccia soddisfatta, mi avvicinai a lei e le dissi
Lucrezia : grazie
Teodora : di nulla
Lucrezia : ti devo tanto, in questi anni mi sei stata tanto vicina, ma non solo a me, anche a mia figlia, e adesso l'hai convinta a parlare con tutti e due e non solo con me ma anche con il padre, grazie Teo
Dissi sorridendo felice alla mia amica che mi è stata tanto vicina in tutti questi anni
Teodora : di niente, e poi sai che ti voglio bene
Lucrezia : anche io
Dissi abbracciandola e sorridendoPOV DI DIANA
Dopo che i miei genitori mi raccontarono che sono il frutto di una relazione malsana, presa dalla rabbia, dalla frustrazione e dal dolore risalì sopra verso camera mia e chiusi la porta sbattendola in malo modo, mi lasciai andare piangendo come non avevo mai fatto, mi sento ancora di più un errore, mi sento sporca dentro perché mi hanno avuta in una relazione solo sesso, volevo stare da sola, il mio dolore non lo volevo mai condividere con nessuno e mai lo farò, infatti quando soffrivo per qualcosa mia mamma non mi ha mai consolato perché io non le permettevo di avvicinarsi a me, ho sempre avuto il bisogno di sfogarmi da sola, e continuerò così, ma mentre cercavo di calmarmi sentì il materasso del letto abbassarsi e mi girai
Teodora : so che il tuo dolore non lo hai mai voluto condividere con nessuno, e come non lo condividi con tua mamma non lo farai neanche con me, ma secondo me devi calmarti, scendere sotto e chiedere a tuo padre se per lui tu sei un errore, è l'unica cosa che ti confermerà sicuramente che cosa prova nei tuoi confronti e come ti considera
Diana : secondo te come mi potrebbe considerare? Sono solo frutto di una relazione di sesso e non di amore
Dissi ormai sul punto di piangere un'altra volta
Teodora : ora ti dico una cosa, i figli se voluti o meno sono la cosa più bella del mondo, un figlio è una parte di te, è un qualcosa di tuo, che hai creato tu, i genitori amano i propri figli, quello che tu ti sei prefissata in testa non è assolutamente vero
Le sorrisi
Diana : ti prometto che ci proverò
Teodora : bene
Ma prima di scendere sotto mi venne in mente una cosa
Diana : Teo ma lo sai che oggi è sabato e noi stasera abbiamo solo il giuramento e non il matrimonio vero ?
Teodora : davvero? Oh mio dio ero convinta che oggi era domenica e che avevamo il matrimonio, vabbe' lasciamo perdere
Subito dopo riprese un'espressione dura
Teodora : ora scendi sotto
Aprì la porta e mi avviai verso le scale, ma prima di scendere gli ultimi sei gradini rimasti sentì le parole più belle che mio padre potesse dire sul mio conto, per la felicità iniziai a singhiozzare e gli corsi incontro, ci abbracciamo e finalmente tra me e mio padre è più o meno tutto risolto, poi sulle scale vidi Teodora e mamma che parlavamo
Lucrezia : Di tu dovresti andare a farti la doccia dato che sono le 12:00 e alle 13:30 abbiamo l'appuntamento dall'estetista e parrucchiere
Diana : ok vado a farmi la doccia
Christian: bene allora io vado
Diana : ciao
Christian : un bacio no ?
Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia
Salì sopra e mi lavai il corpo, mezz'ora dopo avevo, andai in camera presi una felpa e un leggins li indossai, e poi scesi sotto
Lucrezia : sei pronta ?
Diana : sì
Lucrezia : bene allora andiamo
Andammo dal parrucchiere ci lavarono i capelli e ce li aggiustarono, finimmo tre quarti d'ora dopo e andammo subito a truccarci un po', poi tornammo a casa
Lucrezia : Di cosa ti metti ?
Disse la mamma entrando dentro la mia stanza
Diana : mi metto il vestito bianco di pizzo con una giacca blu e delle scarpe blu con tacco
Lucrezia : va bene
Diana : tu cosa ti metti ?
Lucrezia : un vestito verde di pizzo con scarpe col tacco e borsa nera
Io e mamma ci vestimmo e poi scendemmo sotto, prendemmo le chiavi della macchina per andare al comune dove ci sarebbe stata la cerimonia del giuramento.POV DI LUCREZIA
Una volta arrivati aspettammo Teodora e poi entrammo nella stanza dove c'era la celebrazione, aspettammo mezz'ora insieme ai genitori di Alessia e Niklaus, poi entrarono i testimoni dello sposo insieme al marito di Alessia e poi arrivò la sposa, la mia amica indossava un vestito rosso da sera lungo, il suo matrimonio venne celebrato dal sindaco e alle 8:00 finimmo. Io e mia figlia andammo in macchina e poi ci mettemmo in coda per andare al ristorante. Quel giuramento fu una noia mortale, ma anche il ricevimento è stato alquanto noioso, se non ci fossero state mia figlia e Teodora mi sarei addormentata, finimmo quella tortura alle 10:30, salutammo tutte le persone e verso le 11:00 eravamo a casa,
Lucrezia : pensavo che facevamo più tardi come d'altronde abbiamo sempre fatto
Diana : ti giuro, quel giuramento è stato noioso, so che Alessia è tua amica, ma davvero, tra un po' mi addormentavo
Lucrezia : Teodora mi ha detto la stessa cosa
Diana : sì l'ho sentito
Lucrezia : Di, comunque sono davvero felice che tu e tuo padre vi siete riconciliati
Diana : anche io
Lucrezia : sai che ti voglio un mondo di bene?
Diana : sì dato che me lo ripeti cento volte al giorno
Disse ridendo, poi aggiunse
Diana : ti voglio bene anche io
Disse mia figlia, le diedi un bacio e poi ci mettemmo il pigiama, e quando ci eravamo messe a letto mi arrivò una chiamata da un numero che non avevo registrato nella rubrica, così risposi e senti' la voce di una donna,
Donna : tu sei Lucrezia ?
Lucrezia : sì lei chi è?
Donna : tua madre
Rimasi senza fiato perché mia madre si chiama Gabriella e mio padre Massimo, ma quando cercai di parlare notai che aveva riattaccato, in quel momento mille domande mi ronzavano per la testa
Ma chi è quella donna ? Che vuole da me ? È possibile che sia mia madre?
STAI LEGGENDO
50 sfumature di Diana Grey
FanficIl mio nome è Diana. Sono una ragazza come le altre; esco con le mie amiche, sono su tutti i social, faccio shopping compulsivamente come tutte le mie coetanee. Ma a differenza loro io non ho un padre. O meglio, lo ho, ma lui vive a Seattle con sua...