Dal cortile dei genitori di Christian mi ritrovai in una villa abbandonata, dalla sua costruzione e dal giardino sembrava tanto la casa dove vivevo con mia mamma in Italia, mi manca tanto quel posto, ma è impossibile che sia nella mia vecchia casa perché nel giardino ci sono le erbacce, la casa è fatiscente, i vetri sono rotti, il cancello è tutto arrugginito, la porta e tutta graffiata, ma le condizioni dell'esterno sono migliori dell'interno, il parquet è tutto grigio, ci sono le ragnatele da tutte le parti, le carte da parati sono tutte staccate, i rivestimenti delle sedie e del divano sono lacerate, le nostre foto erano buttate per terra, non sembrava casa mia, sembrava la casa di un film horror. Tutto qui dentro è vecchio, rovinato, rotto e sporco, sembrano passati anni, sembra quasi che sia un secolo che nessuno abita qui, cosa assolutamente strana dato che io, mia mamma, Estelle e Daniel torniamo tutti gli anni sia a Natale che a Pasqua, che strano che qui sia tutto così. Ad un certo punto il buio che c'è qui dentro venne squarciato da una luce immensa che proveniva dalle scale, così incuriosita da ciò che stava accadendo salì al piano di sopra. Attraversai il corridoio e poi aprì la porta. Venni accecata da un bagliore immenso, era una luce pacifica, che non faceva paura, anzi ti donava tranquillità, ma il bagliore che emanava quasi quasi mi cecò, così per ripararmi da essa, alzai il braccio che posai sopra gli occhi e li chiusi. Dopo un po' però questa luce incominciò ad affievolirsi, fino a sparire del tutto, e quando essa svanì io riaprì gli occhi. Mi guardai intorno e notai che mi trovavo in una stanza sul giallo e il panna, dove vi era una culla da neonati, un fasciatoio, un carrozzino, un'armadio e una sedia a dondolo. Poi dal nulla apparse mio padre che teneva in braccio una neonata avvolta in una copertina rosa, non sapendo chi fosse la piccola, mi avvicinai per curiosare, e quando fui vicina capì che la bambina ero io. Ma cosa ci fai lui qui ? E soprattutto, perché mi tiene in braccio ? Ma cosa sta succedendo qui ? Anche se non riuscivo a spiegarmi cosa ci facesse lui qui, rimasi a guardare con amore quella scena che forse non è mai accaduta, ma al tempo stesso mi faceva sentire felice e amata. Questa fantastica scena però svanì e dopo la scomparsa mia e di mio padre apparse una donna, che non conoscevo aveva i capelli e gli occhi di Grey, era abbastanza alta, e indossava un vestito bianco lungo,
Donna : Diana, nipotina, ti prego, perdona tuo padre, lui ti ama più di se stesso, ma è incapace di ammetterlo e di dimostrartelo come d'altronde ho fatto io con mio figlio,
Diana / Catherine: ma tu chi sei ?
Donna : il mio nome è Ella
Aspetta quindi è la donna che tre anni fa mi venne in sogno? È completamente diversa dall'ultima volta che l'ho vista nel mondo dei sogni, adesso ha i vestiti candidi invece l'altra volta erano sporchi, adesso il suo viso è radioso prima invece era triste, ma che strano !
Donna : mi raccomando, perdona tuo padre
Disse scomparendo dalla stanza e di scatto io aprì gli occhi e mi ritrovai nella stanza d'albergo, menomale! Era solo un sogno ! È stato alquanto sconvolgente comunicare con una specie di angelo, mio dio ! Perché tutto succede a me ? Che male ho fatto ? Ad interrompere lo scorrere dei miei pensieri fu il mio telefono
Diana / Catherine: pronto ?
Risposi senza neanche guardare, si vede che sto proprio a dormire
Anastasia : ciao Diana, sono Ana, ti volevo chiedere se vorresti venire a mangiare a casa nostra
Diana / Catherine: per me va bene, soltanto che...beh...non posso lasciare Diana, William e Henry da soli, sai..loro mi hanno accompagnato e non sarebbe giusto......
Dissi un po' in difficoltà sul da farsi
Anastasia : non ti preoccupare, avevamo già parlato ieri e lei mi ha detto che doveva andare ad un pranzo con alcuni amici
Diana / Catherine: allora va bene, a che ora ?
Anastasia : alle 13:00 va bene ? Ti farò venire a prendere da Taylor, ma a che Hotel sei?
Diana / Catherine: al Fairmont Olympic
Anastasia : ok, allora ci vediamo dopo
Diana/ Catherine: a dopo
Misi il telefono a caricare, poi andai verso la valigia l aprì, e optai per un vestito bianco con ricami sulle spalle e con scollo dietro la schiena e delle scarpe bianche con tacco 8, poi presi le mutandine e il reggiseno a fascia del medesimo colore dell'abito scelto e andai a farmi la doccia. Quando finì di asciugarmi i capelli indossai il vestito e le scarpe, mi spruzzai il mio solito profumo di Dior, presi la borsa bianca Di Armani Jeans, arricciai i capelli, misi il portafogli abbinato alla borsa, i fazzoletti, il caricabatterie, il telefono, la pochette di trucchi e le chiavi della stanza in borsa e uscì.
Trovai Taylor che mi aspettava fuori dalla macchina e non appena arrivai mi aprì lo sportello
Taylor : buongiorno principessa
Diana / Catherine: chiamami Diana e buongiorno anche a te Taylor
Non mi piace affatto che le persone mi chiamino principessa preferisco che mi chiamino per nome, sono sempre una comune mortale e non c'è bisogno di chiamarmi con quel l'appellativo
Taylor : come stai ?
Diana / Catherine : bene
Taylor : ti trovi bene a Stoccolma ?
Diana / Catherine: si
Sinceramente non riuscivo a capire perché mi stesse riempiendo di domande su come sto e su come mi trovo, forse mio padre gli ha chiesto di farmi queste domande? Non ne ho idea
Taylor : sai, sei mancata molto a tuo padre, da quando te ne sei andata agli Asburgo ha avuto incubi continui e non era per niente felice della tua scelta, si è auto colpevolizzato, e....non parlava più, la cosa peggiorò quando vide scritto sui giornali che quella scuola picchiava gli alunni......quella cosa lo devastò perché lui quando fu affidato ai Grey di promise che i suoi figlio non avrebbero mai dovuto passare un'infanzia come la sua e poi....beh....ha sentito quello e per curarsi gli ci volle 1 anno, anche se penso che per questo ci soffra ancora
Beh mi dispiace per mio padre non volevo farlo soffrire
Diana / Catherine: mi dispiace Taylor ma io ci sono voluta andare con tutte le intenzioni e non mi pento della scuola che ho preso
Io non mi sono pentita di essere andata agli Asburgo perché anche se mi hanno picchiata io grazie a loro ho imparato molte cose.
Arrivati all'Escala, Taylor mi accompagnò in ascensore e in quel momento trovai il tempo di scrivere un messaggio a Diana e WilliamA Diana:
Buongiorno, perdonami se non sono potuta venire a salutarti ma mi sono svegliata tardi, ci vediamo stasera. Un bacioA William
Ciao Will, sono a casa di mio padre, ci vediamo staseraLe porte dell'ascensore si aprirono e entrammo nell'appartamento, mi avvicinai al salotto dove vidi Anastasia e Gail che preparavano il pranzo
Diana / Catherine: ciao a tutti
Anastasia : ciao anche a te
Le mi sorrise e io ricambiai subito il gesto
Gail : Diana, che bello rivederti !
Ci abbracciamo ma sfortunatamente venimmo interrotte dallo squillare del cellulare di Taylor
Taylor : Luke........sta tornando ?.......ok
L'uomo riattaccò e poi ci disse
Taylor : Mr Grey sta tornando
Tutti annuimmo e Anastasia e Gail tornarono subito ai loro posti per preparare il pranzo
Diana / Catherine: ma lui sa che mi hai invitato Ana?
Anastasia : è una sorpresa.......bene ora tu vai nel suo studio e nasconditi
Diana / Catherine: dove sta lo studio ?
Gail mi accompagnò fino alla stanza dove papà lavora e per ingannare il tempo mi sedetti sulla sua scrivania aspettando l'arrivo di GreyPOV di Christian
Dopo aver finito la riunione tornai a casa dato che in azienda avevo finito il mio lavoro, salutai Ana con un casto bacio e Gail con un buongiorno e poi andai nel mio studio per vedere se Andrea mi aveva mandato le mail dei bilanci. Quando entrai vidi mia figlia che giocava con il cellulare, che bella che è, amo la mia piccola pulce,
"che poi tanto piccola non ci è Grey!" Mi ricordò la mia dannata coscienza,
"Va al diavolo ! "Gli dissi io
"Non posso perché sono te! "
Diana / Catherine: buongiorno anche a te
Christian: ciao
Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla fronte, poi presi il mio computer e lo accesi, appena cliccai sull'icona delle e-mail trovai la mail di Andrea, la aprì e quando vidi i numeri che vi erano scritti subito capì che c'era qualcosa di strano, ma non volevo che mia figlia si preoccupasse così lo spensi e le dissi
Christian: andiamo a mangiare
Diana / Catherine: mangerò solo se dopo mi permetterai di aiutarti con i bilanci
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50 sfumature di Diana Grey
FanficIl mio nome è Diana. Sono una ragazza come le altre; esco con le mie amiche, sono su tutti i social, faccio shopping compulsivamente come tutte le mie coetanee. Ma a differenza loro io non ho un padre. O meglio, lo ho, ma lui vive a Seattle con sua...