Lucrezia : è o non è nostra madre ?
Dissi ormai infastidita dal suo comportamento
Ludovica: sì lei è nostra madre
In quel momento un mondo di ricordi, di ti voglio bene, di speranze, di passato, di futuro, di famiglia amorevole che sta sempre vicino ai propri figli, tutto quello che per anni io, mi sorella, i miei genitori, i miei nonni,i miei zii, i miei cugini e tutte le altre persone che hanno fatto parte della mia vita che è stato costruito per anni con affetto, amore e sacrificio è stato buttato all'aria da cinque minuti
Lucrezia : da quanto lo sapevi ?
Dissi ormai delusa da mia sorella che non mi aveva detto questa parte importante che riguardava anche me
Ludovica : un anno
In quel momento non ci vidi più dalla rabbia
Lucrezia : un anno, ma mi stai prendendo in giro ? È un anno che mi guardi in faccia e non mi dici nulla ?
Vedevo dal suo viso che era mortificata e che le dispiaceva, ma doveva dirmelo
Ludovica : perdonami Lucrezia, ma lo abbiamo deciso io la mamma, papà e i nonni di aspettare, sai benissimo che avevi quel problema dell'autolesionismo con Diana, in quel periodo dovevi stare concentrata al 100% su tua figlia e non potevi distrarti con questa sciocchezza
In quel momento la rabbia mi iniziò a ribollire nelle vene
Lucrezia : lo sapevamo anche i nonni, mamma e papà ?
Ludovica : sì Lucrezia, ma ti ripeto non prendertela con loro, ti prego
La guardai storto
Lucrezia : va bene, per adesso lasciamo stare perché siamo ad un matrimonio e non voglio il terzo grado della mamma, di papà, dei nonni, di Diana o di Teodora, quindi facciamo finta di nulla
Dissi scocciata
Ludovica: ok
Lucrezia : hai per caso il numero di quella donna ?
Ludovica : sì
Lucrezia : l'hai mai incontrata ?
Dissi facendo finta che la parte di incontrarla non mi importasse più di tanto
Ludovica : sì
Lucrezia : ok, domani ci incontreremo a casa mia per parlare di tutto questo, ora torniamo nella sala
Dissi facendo il percorso di prima, entrammo nella sala e ci sedemmo
Teodora : dove siete andate ?
Sapevo che questa assenza non se la sarebbe fatta sfuggire dal suo controllo
Lucrezia : a parlare di affari
Teodora : se lo dici tu
Disse con un sorrisetto di una persona che la sa lunga sulla vita
Diana : mamma, papà mi ha chiesto se domani posso andare a casa sua, posso mamma vero ?
Disse felice, anche se avevo molti sospetti su questo invito, per non distruggere la sua felicità l'accontentai
Lucrezia : certo amore, però mettiti d'accordo con tuo padre
Diana : ok
Spero solo che lo faccia per stare con la figlia e che per quel giorno sia felice e serena
Dopo che mangiammo gli antipasti all'italiana, ed io mi alzai per andare a salutare Nik, l'ho conosciuto in Inghilterra 12 anni fa, da quando abbiamo fatto conoscenza siamo subito andati d'accordo, ma entrambi non ci siamo mai spinti oltre l'amicizia perché io l'ho sempre considerato come il fratello che non ho, e lui l'ha accettato.
Lucrezia : ciao Nik
Nik: Lucrezia, che bello rivederti!
Disse abbracciandomi
Lucrezia : mi sei mancato anche tu, allora che cosa hai fatto in un anno che non ci siamo potuti vedere ?
Nik : niente di che, ho continuato a lavorare
Lucrezia : e basta ? Nient'altro ?
Dissi sospettosa
Nik: nient'altro, ma dimmi, che cosa avete fatto tu e Diana ?
Lucrezia : abbiamo combattuto contro l'autolesionismo
Dissi tristemente, ogni volta che qualcuno mi chiedeva cosa avessi fatto l'anno scorso ripensavo dell'autolesionismo che ebbe la mia piccola bambina, proprio in quel momento mi ritornano in mente paure, sofferenze ma soprattutto lacrime, lacrime per mia figlia, lacrime per il suo dolore, l'anno scorso pullulava di lacrime e dolore
Nik: mi dispiace
Gli sorrisi
Lucrezia : e mezz'ora fa ho scoperto una cosa davvero strana
Sinceramente non so neanche io come definire questa situazione della mia mamma biologica, chiamiamola così,
Nik : che situazione strana ?
Lucrezia : erano due giorni che mi chiamava una donna, questa mi si presentò come la mia "vera madre ", non sapendo cosa fare ho chiesto a Ludovica e lei mi ha assicurato che è veramente mia mamma
Dissi indifferente, sinceramente io come genitori avrò nel mio cuore solo Massimo e Gabriella, per me Luna è stata solo la donna che mi ha fatta e abbandonata
Nik : mi dispiace, ma ti incontrerai con tua madre ?
Lucrezia : abbiamo deciso che lunedì io e Ludovica ci incontriamo con lei
Nik: porterai Diana ?
Lucrezia : no la lascio al padre
Nik : perché si è rifatto vivo ?
Lucrezia : dopo ben 14 anni sembra pronto per fare il padre, o meglio a fare il padre a Diana
Nik mi riguardo' in modo comprensivo
Nik : che vuoi dire con è pronto a fare il padre a Diana ?
Lucrezia : che nonostante sia sposato e ha un figlio di 13 anni e due figlie una di 10 e una di 8 anni, si è ricordato di Diana dopo ben 14 anni
Nik : sono felice per tua figlia, merita di avere un padre vicino, Diana è una bella persona
Lucrezia : beh, è vero mia figlia è davvero una brava ragazza, aiuta gli altri, è gentile e amorevole....
Nik : è bella
Lucrezia : è bella ma anche viziata
Dissi sospirando
Nik : vabbè, però c'è da dire che hai cresciuto una figlia da sola, o meglio, per 14 anni lei ha avuto solo te, e non ti preoccupare se è un po' viziata, tutte le figlie e i figli unici lo sono
Lucrezia : grazie per quello che fai e dici Nik
Nik : sai che ti voglio bene
Gli sorrisi e poi continuai
Lucrezia : certe volte penso che Christian sia tornato qui in Italia solo perché un suo amico si sposa e non per sua figlia
Dissi i miei dubbi al mio amico
Nik : può darsi che a lui interessi realmente la figlia
Lucrezia : spero che sia come dici tu
Poi ognuno tornò ai propri tavoli e mangiammo i due primi e i due secondi i contorni e la frutta, devo dire che è stato tutto molto buono e che tutto è stato curato nei minimi dettagli
Teodora : adesso c'è il taglio della torta
Lucrezia : già, Teo, dopo che ci siamo fatte le foto con gli sposi e la torta ti devo parlare
Teodora : va bene
Quando la torta arrivo' ognuno dei parenti e amici si è fatto la foto con gli sposi e la torta, devo ammettere che non è niente male, è di forma rettangolare con decorazioni celesti e blu,
Teodora : possiamo parlare ?
Lucrezia : sì andiamo
Andammo nel salottino da caffè che il ristorante ha
Lucrezia : molto probabilmente sono stata adottata
Dissi con finta indifferenza, sinceramente questa cosa dell'adozione mi dà molto fastidio, il problema è che non riesco a capire il perché di questo fastidio
Teodora : cosa ? Quindi Massimo e Gabriella non sono i tuoi genitori ? Allora chi è tua madre ?
Lucrezia : quella donna la incontrerò domani mattina, e beh non so nient'altro dato che questa situazione mi è stata nascosta per un anno
Dissi furiosa
Teodora : ok, ehm..., ho l'impressione che mi sono persa qualcosa, cosa ne penso di raccontarmelo dal principio ?
Lucrezia : in questi giorni ho ricevuto due chiamate da una donna che diceva di essere mia madre, così stamattina non sapendo cosa fare ho chiesto informazioni a mia sorella, Ludovica mi ha detto che questa Luna l'aveva contattata un anno fa perché voleva conoscere me e mia sorella, ma siccome un anno fa io e Diana stavamo combattendo contro l'autolesionismo e per questo lei e la mia famiglia hanno deciso di non dirmelo
Teodora : woaw! La tua vita è sempre piena di problemi
Lucrezia : ogni volta che finalmente ho distrutto l'ostacolo, davanti mi se ne riposiziona un'altro
Teodora : cosa pensi che ti dirà questa donna ?
Lucrezia : non lo so, spero solo che facciamo subito
Ad un certo punto arrivò Diana, dalla sua faccia vedevo che non si sentiva bene, aveva gli occhi lucidi e la faccia molto bianca, secondo me aveva la febbre
Lucrezia : vieni Di
Dissi allungandole la mano per farla avvicinare, lei non se lo fece ripetere e venne verso di me
Diana : non mi sento bene
Disse scoraggiata come le avvicinai la mano alla fronte notai che scottava
Lucrezia : sicuramente hai la febbre, senti freddo ?
Diana : sì
Lucrezia : domani a chi ti lascio se hai la febbre ?
Teodora : lasciala a me
Annuì e poi tornammo in sala . Dopo altre quattro ore io e Di ce ne andammo dalla festa, arrivate a casa ci spogliammo e andammo al letto.Il mattino seguente
Mi svegliai verso le 8:30, poi chiamai Daniela
Daniela: signora posso fare qualcosa per lei?
Lucrezia : no, ti volevo solo avvertire che oggi arriverò più tardi
Daniela : allora a presto signora
Riattaccai e poi andai dritto a farmi una doccia, poi mi asciugai i capelli, mentre rimettevo a posto il phon mia sorella mi chiamò così presi il cellulare e risposi
Lucrezia : allora dove ci incontriamo ?
Ludovica : nel mio studio, quello che ho a casa
Lucrezia : va bene ma a che ora ?
Ludovica : alle 10:00
Lucrezia : va bene alle 10:00 sarò lì
Dopo aver finito la telefonata con mia sorella mi misi una canotta e un pantaloncino e scesi sotto per fare colazione e pulire un po' .10:00
Salì in camera di Diana per salutarla
Lucrezia : Di, io vado
Diana : ok, ma quando torni ?
Lucrezia : per le 11:00 sarò a casa e nel frattempo che la mamma non c'è ho chiamato Teodora per darti un po ' di compagnia
Diana : ok, ma papà sa che non vado ?
Oh Mio dio, mi ero proprio scordata di avvisarlo!
Lucrezia : lo avverto io
Dissi avvicinandomi a mia figlia le diedi un bacio sulla guancia, poi presi la mia borsa e andai nella macchina. Per questa messa in scena non avevo indossato uno dei miei bellissimi vestiti o tailleur ma semplicemente dei jeans molto chiari con una camicetta bianca e poi un paio di tacchi, mentre andavo verso la villa della mia carissima sorellina accesi gli auricolari e chiamai Grey, lui rispose al decimo squillo, mio dio quanto ci mette !
Christian : che vuoi ?
Sicuramente, conoscendolo, avrò interrotto qualche gioco erotico con la moglie
Lucrezia : ricordi cheti dovevo portare Diana, giusto?
Lui mi rispose alquanto irritato
Christian : sì, lo ricordo è solo che ho avuto un problema all'azienda e adesso sto salendo sull'aereo che riporterà me e la mia famiglia a Seattle
Sapevo che avresti lasciato Diana ancora una volta, io lo avevo intuito, sapevo che Christian Grey è tipo un lupo che perde il pelo ma non il vizio
Lucrezia : va bene fa' come ti pare, ormai sono abituata
Dissi riattaccando
Santo cielo ! Io lo avevo detto che se ne sarebbe andato subito dopo il matrimonio, ormai ho perso le speranze !
Poi ripresi il telefono per chiamare mia figlia
Diana : mamma cos'è successo ?
Disse preoccupata
Lucrezia : niente amore, volevo solo sapere se Teodora è arrivata
Dissi cercando di assumere un tono rilassato, sinceramente non riuscivo a capire il perché di così tanta agitazione, forse l'incontro con "la donatrice di ovuli - abbandona bambini " oppure il ritorno a Seattle del grande Grey mi avevano messo ansia
Diana : sì, mamma è arrivata, infatti per ingannare il tempo adesso io e lei ci vedremo Titanic
Titanic, il film preferito di mia figlia, scoprì dell'esistenza di quella nave il giorno del matrimonio di una mia cara amica di nome Laura, lei come nomi dei tavoli aveva scelto proprio le navi più importanti e affondate della storia, e a me e mia figlia tocco' sederci sul tavolo Titanic, da quel momento mia figlia mi chiese "che cosa era un Titanic" e io semplicemente le risposi " era una nave " poi lei continuò ad assillarmi tutto il giorno più la notte per carpire informazioni su quella nave, e il giorno dopo, ormai esausta delle sue continue domande le feci vedere il film, proprio da quell'istante si innamorò del Titanic
Lucrezia : allora buona visione e ci vediamo dopo
Diana : ok a dopo
Parcheggiai la macchina e suonai a casa di mia sorella, mi venne ad aprire proprio lei
Lucrezia: ciao, la nostra ospite è arrivata ?
Ludovica: si è nel mio studio
Ci avviammo verso lo studio di Ludovica ma prima di entrare lei mie fermo'
Ludovica : ti avverto è molto giovane, il resto lo scoprirai qui dentro
Entrai e vidi seduta una donna che sicuramente non aveva più di 54 anni, aveva degli occhi marroni e i capelli erano del medesimo colore, si alzò e mi venne ad abbracciare, ma io non ricambiai, poteva essere anche mi madre ma per me era una grandissima sconosciuta
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50 sfumature di Diana Grey
FanfictionIl mio nome è Diana. Sono una ragazza come le altre; esco con le mie amiche, sono su tutti i social, faccio shopping compulsivamente come tutte le mie coetanee. Ma a differenza loro io non ho un padre. O meglio, lo ho, ma lui vive a Seattle con sua...