Capitolo 59

298 14 0
                                    

Non sono sicura di voler sentir qualcos'altro perché so che se mi dirà altro, scoppierò a piangere, e non voglio che questa sconosciuta mi veda piangere.
Mrs puttanizie: sai, ho saputo che grazie a te, tuo padre ha riavuto la sua azienda e la sua famiglia. Complimenti, sei molto astuta. Hai risolto in poco tempo ciò che tuo padre e Taylor non hanno risolto in quasi quattro anni. Ma ciò non significa che Hyde e il mio ex marito hanno finito di assediarvi. Conosco bene Mr Lincoln, e so benissimo che non vi lascerà in pace fin quando tuo padre non l'avrà pagata

Cosa ? Suo marito è Lincoln ? O cazzo ! Sono andata in macchina con la moglie di quel depravato. Che idiota che sono ! Mi sono lasciata convincere da una prostituta che neanche conosco. Mannaggia a me e la mia curiosità ! Dannazione! Ora chi sà cosa mi farà questa donna.

Mrs puttanizie : non ti preoccupare piccola, io non voglio farti del male, ti voglio solo aiutare. Ti do un consiglio, non abbassare mai la guardia perché Hyde e Adam ti colpiranno, oppure colpiranno tuo padre nei momenti di distrazione. Mi raccomando stai attenta

Annuì con incertezza e poi volsi lo sguardo al finestrino. C'era davvero molto traffico e per questo la macchina procedeva lentamente. Osservai ogni movimento della gente; chi parlava al telefono mente camminava, chi teneva la manina stretta alla mano della mamma per non perdersi, chi leggeva i giornali fuori dai bar, chi faceva shopping, chi usciva con gli amici per far baldoria, chi fumava, due fidanzatini che pomiciavano. Si vedeva di tutto lì fuori; si vedevano tante persone comuni che avevano un lavoro con un degno stipendio e senza miliardi. Quello stile di vita sembra noioso quando sei un semplice adolescente che vorrebbe solo fama e soldi dalla vita, io volevo esattamente quello che volevano tutti i miei coetanei quando avevo quattordici anni. Adesso ho diciotto anni, adesso sono ricca e famosa, ma non sapete cosa darei per tornare una semplice maggiorenne che va ad un'università normale, e non ad una università rinomata. Che esce con le proprie amiche senza le guardie del corpo. Vorrei tornare la ragazza di un tempo con un mamma single tutta per lei, vorrei non avere tutti questi problemi. Quanto vorrei non avere un titolo nobiliare. Quanto vorrei tornare a vivere in Italia.
Mi manca la mia vecchia vita. Ma sono contenta anche della mia nuova famiglia nonostante tutte le preoccupazioni e i doveri che comporta essere un membro della famiglia reale. Loro mi vogliono bene e anche io gliene voglio. In questi quattro anni nonostante loro hanno vissuto a Stoccolma, e io a Londra, ci siamo affezionati l'un l'altro. Adesso io considero ogni membro della famiglia reale come un consanguineo. Per esempio, quando siamo a casa io chiamo  Daniel papà, Silvia e Carlo Gustavo nonna e nonno. Il fratello di Daniel, cioè Carlo Filippo lo chiamo zio e sua moglie Isabelle zia. Considero le nipoti delle sorelle di Carlo Gustavo cugini e cugine, tutti siamo in sintonia e ci vogliamo bene tra di noi nonostante io non sia una loro e consanguinea. Tutto questo affetto che io provo con la mia "famiglia adottiva" non lo provo quando sono con i Grey.
Mrs puttanizie: sai...i giornali dicono che tu sei molto legata alla famiglia reale svedese
Disse cogliendomi di sorpresa
Mrs puttanizie: ho visto molti video ripresi in varie occasioni mentre tu ridevi e scherzavi con Daniel, con Carlo Gustavo, con Silvia, con le sorelle dell'attuale re, con i figli e i nipoti delle sorelle del re, prendevi in braccio Estelle, vi coccolavate davanti alle telecamere......cosa che con il sangue del tuo sangue non succede
Disse con disprezzo e rabbia.
Disprezzo e rabbia, verso me ? No tesoro, ti sbagli di grosso, io devo provare disgusto per una donna tipo te
Diana / Catherine: come osi dirmi a chi devo voler bene ? A differenza del caro Mr Grey, Daniel in quattro anni di matrimonio c'è sempre stato, mi ha trattata come se fossi sue figlia, a differenza di mio padre lui c'era quando mi sentivo poco bene, c'era ai miei compleanni, c'è stato nella mia vita e mi ha fatto da papà .
La rabbia mi iniziò a salire. Non riuscivo a controllarla. Urlavo solo. Nella macchina si sentivano solo le mie urla. Non riuscivo a contenermi. Ribollivo dentro. Sapevo che se non sarei uscita da quella macchina avrei combinato un macello, e siccome eravamo ferme a causa del traffico aprì lo sportello, scesi dalla macchina, lo richiusi e mi allontani correndo.

POV DI CHRISTIAN

Passarono due ore dalla fuga di Diana insieme a Elena e di loro non si sapeva nulla. Io camminavo avanti e indietro come un pazzo perché non sapevo dov'era, non sapevo il motivo per il quale Diana è scappata per andare con Elena, non sapevo un cazzo. Ero nervoso ed agitato, ma avevo anche paura. Paura per mia figlia perché lei non conosce i pericoli di questa città, lei non conosce propio Seattle, e poi è con Elena. Lei sa tutti i segreti di Diana e di Lucrezia perché io glieli raccontai molto tempo fa, e credo proprio che lei abbia fatto in modo di parlare con mia figlia per svelarglieli. Ma il punto della questione è che io e sua mamma non le abbiamo mai detto questo segreti perché lei ha un problema cardiaco.
Potrebbe avere anche un malore se una qualsiasi persona le raccontasse alcune cose in modo inadeguato. In quel momento mi arrivò una chiamata da Elena.
Christian : finalmente ti degni di rispondermi !
Le urlai al telefono .
Dopo che l'ho chiamata centomila volte mi risponde! Alleluia !
Elena : avevo un impegno con il salone di bellezza
Disse semplicemente. Era calma. Era dannatamente calma. Io invece, ero agitato e arrabbiato. Non mi riuscivo a contenere. Il mio autocontrollo era letteralmente sparito.
Christian : un impegno con il salone di bellezza ? Mi prendi in giro ? Ho visto la tua macchina Elena ! So benissimo che il tuo impegno consisteva nel parlare con mia figlia. E ora dimmi. Cosa vuoi da lei?
Elena : volevo solo parlarle
Mi rispose con calma. E ciò mi fece ancora più arrabbiare. Iniziai a fare avanti e indietro per tutto il perimetro del mio ufficio. Non riuscivo a contenere la mia rabbia, infatti, ogni parola che usciva dalla mia bocca la urlavo, non stavo parlando civilmente, le gridavo contro. Avevo un'ansia dentro che mi divorava. Se le è successo qualcosa non me lo perdonerei.
Christian : dimmi dove siete, me la vengo a riprendere
Dissi autoritario. Aspettai una risposta che però non arrivò e a quel punto la mia rabbia arrivò alle stelle.
Christian: dove cazzo siete Elena ?
Elena : non lo so lei è scappata dalla macchina, comunque eravamo dirette alla Downtown
Scappata ? O merda ! E se si è sentita male ? Se quando arrivo la trovo morta ? No. No. No e no. Lei non morirà. Lei non può morire, lei non può lasciarmi. Lei non deve lasciarmi. E per prolungare il suo tempo devo muovermi. Riattaccai e in quel momento entrarono Taylor e Barney.
Christian : ditemi che l'avete rintracciata!

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora