Capitolo 35

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POV di Christian

Stavo parlando con mia madre e mia sorella del compleanno di mia figlia, ma qualcosa mi turbava, avevo la sensazione che stesse per succedere qualcosa, mentre volsi lo sguardo verso gli invitati notai che mia figlia e la sua sorellastra si erano dileguate nel nulla, non vedendola l'ansia mi iniziò ad invadere il corpo, il cuore mi batteva forte, spero solo che sia andata da qualche parte con la sorella e che non le sia successo niente, ma nonostante cercavo di convincermi che mia figlia stesse bene il mio cuore mi diceva tutt'altro, e ad un tratto arrivarono due persone che sembravano delle guardie o dei detective che correvano verso Lucrezia e Daniel, e quel segno mi fece assolutamente capire che era successo qualcosa,
Daniel: che succede Edmund?
L'uomo guardo tutti gli invitati e poi disse
Edmund : in....privato
Disse l'uomo risoluto
Lucrezia : prima dicci di cosa si tratta
Edmund : si tratta delle principesse Catherine e Estelle, volete che ne parliamo in privato ?
In quel momento ebbi la certezza che qualcosa stava succedendo, così mi avvicinai per sentire meglio
Lucrezia : cosa hanno combinato questa volta ?
Chiese Lucrezia irritata, ma io mi Heidi come possa essere irritata ? Si tratta di nostra figlia e non di un'estraneo!
Edmund: sono state viste insieme ad un uomo con occhi color ghiaccio, capelli bidoni e alto circa un metro e settantacinque sui cinquanta anni, infine insieme ai tre si è aggiunta una donna dai capelli mossi castani, occhi color ghiaccio, alta un metro e sessantacinque che da come l'ha chiamato l'uomo si chiamasse Francesca
Dalle loro descrizioni capì chi erano Jack e Francesca, giuro che quei due stronzi me l'avrebbero pagata, hanno fatto del male a me e alla mia famiglia e l'avevano passato liscia molte volte, ma adesso basta, li avrei uccisi con le mie stesse mani, l'avrebbero pagata, ma adesso la cosa fondamentale è salvare mia figlia, così mi intromisi nel discorso
Christian : sai dove si trovano ?
Chiesi visibilmente in ansia per la vita di mia figlia, l'unica speranza che mi è rimasta e che non lascerò mai andare
Lucrezia : diglielo
Gli comunicò la madre di mia figlia, esitò per alcuni istanti e contemporaneamente la mia ansia e paura di non rivederla viva aumentavano
Edmund : il volo è diretto a Rimini
In Italia ? Cosa ci fa Jack in Italia ? Perché deve andare in Italia con mia figlia ? E soprattutto cosa vuole lui da Diana ? Lei non c'entra con la storia della perdita del lavoro eppure per colpa mia è stata rapita, forse se non sarei tornato e mi sarei finto indifferente neo suoi confronti Hyde non avrebbe mosso un dito contro di lei, ad un certo punto mia non-ti-ho-detto-che-ero-incinta-perché-avevo-paura-della-tua-reazione mi riportò alla realtà
Lucrezia : bene, noi partiamo per Rimini, vieni anche tu ?
Mi chiese la donna che doveva essere solo una soddisfazione sessuale ma che per sbaglio è rimasta incinta, chissà perché poi è rimasta incinta ? Secondo me ha smesso di sua voglia di prendere le pillole per legarmi a lei cosa che però non riuscì a fare
Christian: certo
Io, Daniel e Lucrezia ci incamminammo verso l'aereo privato che la monarchia possedeva, dio quanto li detesto ! Hanno cambiato mia figlia da cima a fondo e io come un grandissimo idiota e cretino glielo ho lasciato fare, ho lasciato che mia figlia soffrisse, ho lasciato che lei venisse picchiata proprio come successe a me da piccolo, ma la verità è che potevo salvarla da quell'orribile destino, potevo salvarla, ma invece l'ho abbandonata al suo triste destino, solo adesso me ne pento, prima ero troppo occupato a crescere i miei figli insieme ad Anastasia e solo oggi mi rendo conto di quello che ho fatto, sono uno stronzo che non sa amare e sono anche un'egoista perché nonostante dovrei starle lontano dato che la metto in pericolo ma non riesco ad allontanarmi per la milionesima volta da lei, sono stato male ogni volta che mi allontanavo da lei e siccome ho capito quanto sono stupido ho deciso di rimanere sempre vicino a lei. Dopo aver fatto i controlli di routine, partimmo, il volo fu lungo e noioso, accanto a me c'erano Taylor, Sawyer, mio padre e mia madre, i miei fratelli, i loro figli e compagni, difronte a me invece vi erano Lucrezia, Daniel, Gabriella, Massimo, Anna, Domenico, Ludovica, Sara, diciamo che ci siamo portati dietro tutti gli invitati, anzi ci sono proprio tutti più le guardie del corpo, ma io dico, a cosa serve portarsi tutta questa gente dietro ? Potevamo andare io, Lucrezia e Daniel invece di tutte queste persone !
Il viaggio durò molto tempo, e quando scendemmo dall'aereo ci furono subito delle macchine a disposizione, io e Lucrezia riaccendemmo i cellulari, ma non avevo nessun messaggio, e-mail o chiamata da parte di mia figlia, così lo rimisi in tasca
Lucrezia : Diana mi ha scritto un messaggio in cui dice di aspettarla nel castello di Montebello
Quindi è riuscita a scappare? Oh, che bello! Mia figlia è salva! Dopo ore di agonia ho avuto una fottuta bellissima notizia, menomale
Lucrezia : bene, ora tutti voi andrete in un Hotel, invece, io e mia sorella andiamo a riprenderci le mie figlie
Disse con un tono che non ammetteva repliche, ma sinceramente a me non importa cosa lei voglia, l'unica cosa che mi interessa è riportare mia figlia a casa sana e salva,
Christian : vengo anche io
Dissi anche io con lo stesso tono autorevole utilizzato dalla mia ex sottomessa
Lucrezia : ma.....
Non la feci neanche finire di completare la frase è ormai innervosito dissi
Christian : niente ma, verrò ugualmente anche senza la tua autorizzazione, e poi è anche mia figlia, ho il diritto di starle accanto !
Perché vuole che io stia lontano da mia figlia ? Dannazione, sono il suo fottuto padre, anche io ho voglio andare a salvarla
Lucrezia : bene, allora Ludovica, siccome loro non hanno idea di dove sia l'albergo, accompagnali tu
La donna annuì ed io e Lucrezia ci avviammo verso la macchina guidata da Taylor
Taylor : mi può spiegare qual'è la strada per arrivare a Montebello?
Chiese professionalmente il mio autista e factotum delle situazioni che durante tutti questi anni mi è sempre stato fedele
Lucrezia : uscita Rimini nord- S. Arcangelo di Romagna e poi devi seguire le indicazioni per Torriana
Taylor annuì e iniziò a percorrere la strada che mi separava da mia figlia, ogni secondo che passava sembrava che erano passate ore e non riuscivo più a contenere la mia impazienza, il colmo per un dominatore, devo assolutamente sapere quanto manca all'arrivo
Christian: quanto manca ?
Chiesi a Lucrezia mentre controllavo che ore erano
Lucrezia : mancano ancora 15 minuti,
Disse tranquillamente, dal suo tono di voce sembrava che non era in pena per le figlie che erano state rapite, avevo la sensazione che non le importasse nulla di Diana
Christian: come fai ad essere così tanto tranquilla ?
Lei è così dannatamente calma mentre io sto morendo d'ansia, ma come diamine fa ?
Lucrezia : Diana conosce molto bene Montebello e sa come muoversi quindi non sono preoccupata
Mi disse semplicemente
Christian: sai, sono geloso, tu la conosci così tanto che sei certa che lei stia bene, io invece non so neanche qual'é il suo colore preferito
Dissi cercando di trattenere le lacrime che cercavano di uscire dai miei occhi, cosa che però mi si rivelò impossibile, perché mi ritrovai con gli occhi pieni di lacrime che non riuscivo a fermare,
Taylor : siamo arrivati
Disse parcheggiando l'auto mentre io mi asciugai le lacrime con il fazzoletto che Lucrezia mi porse, respirai per due-tre volte e poi le dissi
Christian : di solito non piango
Non riuscivo neanche io a spiegarmi perché avevo questo assurdo bisogno di piangere, ma dovevo scusarmi, di solito gli uomini sono quelli che danno la forza e il loro sostegno morale e non il contrario
Lucrezia : è tutto ok
Mi disse prima di scendere dalla macchina, io feci lo stesso e camminammo insieme, l'uno accanto all'altro, ma fummo interrotti da un uomo
Uomo: Lucrezia, cosa ci fai qui ?
Disse correndo verso di noi un'uomo tutto rivestito, aveva capelli e occhi neri, ma la parte inquietante è che ha lo sguardo da persona cattiva
Lucrezia : stavo cercando mia figlia
L'uomo annuì e poi disse
Uomo: è dentro il castello
Disse con aria spavalda e arrogante, quest'uomo mi piace sempre meno, ha qualcosa di raccapricciante
Lucrezia : bene mi puoi accompagnare da lei ?
L'uomo si girò e ci fece strada verso l'entrata del castello, anch'essa macabra e alquanto buia, poi aprì un porta, ci fece entrare e ci indicò un punto, lì la vidi, vidi la mia unica ancora di salvezza seduta sul pavimento che ascoltava la musica, mi avvicinai e lei, le accarezzai la guancia e notai che era davvero molto calda, così mi sedetti vicino a lei e le dissi
Christian: come stai ?
Lei mi guardò e vidi che aveva gli occhi lucidi, tremava, aveva le dita fredde e il viso molto caldo, aveva sicuramente la febbre
Diana / Catherine: ho freddo
Disse continuando a tremare, così per aiutarla la presi in braccio perché aveva la febbre alta e perché fuori si muore di freddo, appena lei appoggiò la testa sul mio petto mi si ripresentò quella sensazione inspiegabile che provo quando la abbraccio, quando le prendo la mano, quando le sto accanto, quando la prendo in braccio e quando la bacio, è come se quel bellissimo sentimento lo riprovo dopo 3 anni, dopo tre anni di sofferenze e dopo tre anni di lontananza da te, mia piccola bambina, le diedi un bacio, e aspettai che Lucrezia insieme a quell'uomo tornino così ce ne possiamo andare, lei tornò dopo qualche minuto con Estelle in braccio, come la guardai per chiederle se potevamo andare capì che c'è stato qualcosa che l'ha sorpresa, aveva una faccia molto molto sconvolta, e quando lei si affiancò a me vidi arrivare due bambini: un maschietto è una femminuccia seguiti da una donna, quando lei alzò il viso ci rimasi di stucco, come faceva ad essere lei ? Era davvero il mio grande amore ? Era davvero la donna che ho amato di più di me stesso ? Era davvero lei? Era davvero Anastasia ?

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora