Capitolo 53

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POV DI DIANA

Diana / Catherine: ciao Gail
La donna alzò la testa, mi sorrise e mi venne ad abbracciare
Gail : come stai ?
Diana / Catherine: bene e tu ?
Gail : anche io sto bene. Come ti trovi con la famiglia reale ?
Diana / Catherine: mi trovo molto bene. Dopo il matrimonio di mia mamma con Daniel ho capito che lui non mi avrebbe portato via gli affetti e pian piano ho iniziato a volergli bene.
La donna annuì e poi mi sorrise
Gail : invece Lucrezia e la piccola Estelle come stanno ?
Diana / Catherine: molto bene grazie, se le vuoi rivedere possiamo andare insieme domani mattina per salutarle
Gail : ma certo,verrò con piacere
Mi sorrise e io ricambiai
Gail : allora cosa vuoi mangiare ?
Sinceramente non ho fame. L'unico bisogno di cui necessito è dormire. Quest'oggi è stata una giornata alquanto movimentata e nonostante siano passate solo poche ore da questa mattina io mi sento stanca come se non dormissi da giorni.
Diana / Catherine: non ti offendere Gail ma..io non ho realmente fame. Io ti giuro apprezzo la tua cucina ma adesso il mio unico bisogno è dormire
Gail : non ti preoccupare, non mi offendo, ma se vuoi ti posso far vedere la tua stanza così ti sistemerai e potrai dormire
Io annuì e sia io sia Gail prendemmo due valigie a testa e le portammo al piano di sopra. Davanti a noi c'era un lungo corridoio che attraversammo tutto per poi arrivare nell'ultima stanza. Gail aprì la porta e mi disse
Gail : questa è la tua stanza, vieni ti faccio vedere la cabina armadio e il bagno
Gail mi indicò le due porte che vi erano difronte al letto dicendomi
Gail: lì c'è il bagno e lì invece c'è la cabina armadio
Disse mentre indicava con dito le porte che menzionava, poi si girò verso di me. La camera era sul panna. La testata del letto invece era tutta trapuntata con un filo sul d'orato alla sua fine. Le coperte avevano lo sfondo bianco e avevano dei fiori dorati come decorazioni. Poi, al lato destro del letto c'era una cassettiera bianca con contorni dorati e al lato sinistro c'era uno specchio e una grandissima finestra. La cabina armadio era abbastanza grande, e i mobili erano di legno bianco. Invece il bagno è davvero spazioso, tutto di marmo, con doccia e vasca gigantesche è un lavabo di cristallo.
Gail: ti devo aiutare a disfare le valigie ?
Diana / Catherine : no Gail, non ti preoccupare
Lei annuì e se ne andò. Io sospirai e iniziai ad appendere i vestiti nella cabina armadio e sistemai le mie cose nel bagno. Dopo che finì di svuotare la valigia andai in bagno, mi diedi una rinfrescata al viso e poi misi la camicia da notte bianca di seta, con tutti i merletti sulla scollatura, sulle maniche e sulla fine della gonna e poi mi misi a letto. Mi rigiravo e mi rigiravo ma non riuscivo a prendere sonno, così presi il computer da dentro la valigia, andai su internet e iniziai a sfogliare i cataloghi dei vestiti per l'incoronazione.

POV DI CHRISTIAN

Un bambino, avremo un altro bambino. Il cuore mi batteva a mille per la felicità. Sarò di nuovo padre. Una notizia migliore di questa non poteva esserci. Sorrisi d'istinto, l'abbracciai e la baciai. Lei mi sorrise e mi disse
Anastasia : quindi non sei arrabbiato?
Io scossi la testa e le dissi
Christian : sono l'uomo più felice del mondo
Ci abbracciammo e restammo in quella posizione per un po' di minuti, ma entrambi venimmo interrotti dal bussare alla porta. Essa si aprì e fece capolino Gail
Gail : Mr Grey, Mrs Grey la cena è pronta
Entrambi annuimmo e andammo in cucina dove trovammo tutto apparecchiato con i piatti in tavola. Però un dettaglio mi colpì subito. I piatti in tavola erano solo due e inoltre Diana non era qui.
Christian : Gail perché mia figlia non è qui ?
Sicuramente non avrà voglia di mangiare ma forse non ha capito che io non sono sua madre oppure quel principino da strapazzo che si chiama...Daniel. Io sono Christian Grey e non sopporto quando una qualsiasi persona non mangia. Quindi lei mangerà.
Gail: Mr Grey, sua figlia mi ha detto che non mangiava perché era troppo stanca
Una scusa più convincente non c'è l'aveva? Ma pensa che io sia stupido ?! Andiamo! Lei non voleva mangiare e sicuramente adesso starà massaggiando con quel tale, come si chiama ? ....... Ah sì certo, William!
Raggiunsi le scale a falcate fumante di rabbia. Sentivo Ana e Gail chiamarmi e dirmi di scendere giù e mangiare ma non le ascoltai. Quando arrivai difronte alla porta sentì Diana urlare
Diana : scordati che vengo ! Scordalo ! Daniel perdonami, ma non voglio venire
Dove non vuole andare ?
Daniel : senti Catherine, non vorrei essere scortese ma non potresti tornare due giorni prima ? Alla fine che ti costa? Tuo padre non ti ha mai calcolata, di certo non gliene importerà se te ne andrai due giorni prima del previsto !
Certo che mi importa di lei! Dannazione ! È mia figlia, certo che mi interessa. Tutto ciò che lei fa mi interessa. Lei è il sangue del mio sangue e nonostante io sono stato una testa di cazzo, ho imparato dai miei errori e voglio rimediare . In questi quattro anni ho sofferto davvero tanto per la morte dei miei bambini, ma ho sofferto anche per lei. Ho fatto fare delle ricerche a Welch su quella scuola ma non dicevano molto. Ho pagato un investigatore privato per andare ad infiltrarsi in quella maledetta scuola. E i risultati ? Ci sono video e foto di tutto quello che veniva fatto ai ragazzi, ma inoltre ho anche tutti i video delle punizioni che hanno dato a Diana. Dopo che entrai in possesso di quel materiale andai alla polizia, ma lo sceriffo mi disse che non potevo sporgere denuncia per mia figlia perché semplicemente non l'avevo riconosciuta.
"Lei ormai porta il cognome dei Bernadotte, è un membro della famiglie reale svedese, mi dispiace Mr Grey, ma non potrà fare nulla per salvarla da tutto questo perché gli Asburgo sono protetti da tutte le famiglie reali del mondo", e "si metta l'anima in pace perché non potrà mai più tirarla fuori di lì ". Queste furono le parole dello sceriffo. E da lì capì che oltre ad aver perso moglie e figli avevo perso anche Diana. Quei quattro anni furono difficili. Mi sentivo in colpa ogni momento della mia vita. I miei incubi erano tornati. Ogni giorno rivedevo quei filmati e piangevo. Il dolore mi logorava. Però pian piano esso diminuì grazie a mia figlia e al ritorno di Ana.
La voce di mia figlia mi fece tornare al presente e continuai ad origliare
Diana / Catherine: è vero; non mi ha mai calcolata ma nonostante ciò lui è mio padre e io ho il diritto di stare con lui; Daniel ti prego, lasciami restare con lui, è mio padre
Chiese mia figlia implorante.
Daniel : no Catherine! Tornerai a casa due giorni prima del previsto....Senti, io ti voglio bene come ne voglio a Estelle è propio per questo che ti rivoglio al palazzo reale di Stoccolma il prima possibile, perché entrambi sappiamo quanto hai sofferto a causa sua
Da parte sua ci fu solo silenzio, e da lì capì che ciò che il principino aveva detto era vero. Per colpa mia lei ha sofferto. Lei non doveva soffrire, io la dovevo proteggere da chiunque e invece la causa del suo dolore sono stato io. Mi odio per tutto ciò. Mi odio per ciò che le ho fatto. Sono un mostro .
Daniel : allora Diana, farai come ti ho detto ?
No, ti prego, non andartene. Non farlo bambina mia, ti prego.

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora