Capitolo 47

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Aprì la porta e trovai un William sorridente, ma non appena vide il mio volto cambiò espressione,
William : posso entrare o è un brutto momento ?
Gli spalancai la porta così da farlo entrare per scambiare quattro chiacchiere
William : cosa è successo ?
Diana / Catherine: tante cose, troppe cose in un giorno
William : cioè ?
Diana / Catherine: beh...sai che sono stata invitata a pranzo dalla moglie di mio padre
Lui annuì e si sedette sul letto segno che era pronto per stare a sentire come si sia svolta la mia giornata
Diana / Catherine: dopo aver mangiato io e papà siamo andati nel suo ufficio, insieme abbiamo fatto i bilanci, ma fin da subito ci eravamo accorti che c'era qualcosa che non andava. Li calcolammo una volta io e una volta lui, ma i calcoli non ridavano, così ho chiesto a papà di farsi mandare i reso conti dell'azienda e lì abbiamo visto che l'impresa era stata venduta in azioni. Su quel foglio c'era scritta una specie di sigla: J.H.A.L. Lo tartassai di domande e alla fine è venuto fuori che le persone che hanno acquistato le azioni dell'azienda sono Jack Hyde e Adam Lincoln, e questi due individui sono stati aiutati da un certo Isaac Tanner
Gli raccontai tutto ciò che doveva sapere per comprendere la situazione senza troppi particolari.
Era davvero molto attento a ciò che gli ho raccontato. Lo vedevo riflettere su quello che gli avevo detto. Era così tanto concentrato che neanche se avrebbero lanciato una bomba da guerra non se ne sarebbe accorto
William : ma dopo aver saputo tutto ciò cosa avete fatto ?
Ahi! Proprio la domanda che volevo evitare. Non voglio che creda che sia una mezza specie di assassina perché ho sparato a quei due, sono davvero tentata di scappare da qui
William : non ti preoccupare, non ti giudicherò
Mi disse con voce dolce e poi per incoraggiarmi mi sorrise. Che dolce ! Questo ragazzo è d'oro, nonostante ci conosciamo da poco tempo provo già molto affetto per lui
Diana / Catherine: beh...oltre a me mio padre e Ana, sua moglie, sono venuti mia mamma, Daniel, mia sorella e Emily Asburgo
Mentre ripresi fiato per farmi coraggio a parlare Will mi interruppe
William : ma cosa ci fanno tutti loro a Seattle ?
Diana / Catherine: beh....mia mamma e mia sorella sono venute per scappare dalle grinfie dell'Asburgo. Il povero Daniel invece ha dovuto convincere suo padre a non iscrivere Estelle in quella scuola e poi è venuto qui per raggiungere sua moglie, sua figlia e me per riportarci a casa
William : e perché quella donna è qui ?
Diana / Catherine: lei e il re lo hanno messo alle strette per farla partire con lui
William : woaw !! Sono sconcertato ! Quella donna è capace di tutto ! Ma..non voglio soffermarmi su di lei, continua la storia
Io annuì e ripresi fiato
Diana / Catherine: dopo aver architettato un piano siamo andati alla GEH. Ma ci eravamo fatti male i conti, Hyde e Lincoln erano già dentro l'azienda e avevano già licenziato tutto il personale, infatti, tutti i dipendenti di mio padre stavano sgomberando
William : e poi ?
Diana / Catherine: mio padre ebbe un crollo e beh...dopo di lui tutti iniziarono a piangere perché si erano commossi e.....poi arrivarono Hyde e Lincoln; ci guardavano soddisfatti, come se avessero vinto un trofeo, iniziarono a ridere. Questo gesto fu la goccia che fece traboccare il vaso. Non ci vedevo più dalla rabbia. Quando vidi la pistola, non so, non sono riuscita più a ragionare....l'ho afferrata e ho sparato a entrambi
Mi guardai verso di lui e vidi che aveva la bocca e gli occhi spalancati e mi guardava stupito.
William: e tuo padre cosa ti ha detto ?
Diana / Catherine: nulla, è arrabbiato con me.........lui è sempre arrabbiato con me
Gli confessai l'amara verità che mi tormenta l'anima. È vero, non avrei dovuto sparare a quei due però, l'ho fatto senza pensare, e poi volevo che loro la pagassero.
William : sai. In questi diciotto anni ho imparato molte cose, e non penso che tuo padre sia sempre arrabbiato con te. I genitori amano incondizionatamente i propri figli. Forse tu, tra tutti i figli che tuo padre ha avuto sei solo la più......problematica
Nel suo tono traspariva insicurezza. Forse temeva una risposta non troppo garbata da parte mia. Ma in realtà dovrei solo ringraziare questo ragazzo per l'aiuto che mi sta dando. In tutti questi anni nessuno mi ha mai aiutato così tanto.
William : a cosa pensi ?
Ancora intontita falla miscuglio dei miei pensieri gli risposi senza neanche pensare
Diana / Catherine: che in tutti questi anni nessuno mi è stato accanto e mia ha saputo consigliare così bene come stai facendo. Sai, di tutto ciò dovrei esserne felice, ma non è così, perché negli ultimi tre anni mi sono sentita davvero un rifiuto, un qualcosa che nessuno può amare, mi sono sentita terribilmente uno sbaglio.
Le lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi. Non riesco a controllarle. Non riesco a frenarmi. Non riesco a dominare me stessa .
Diana / Catherine: io sono la figlia di un'uomo che mi considera errore, mia mamma più di tanto non tiene a me. Lei ama più mia sorella. Daniel mi dà un po' di attenzioni, ma per lui sono solo la figlia della moglie che è stato costretto a riconoscere come sua. I miei nonni e i miei bisnonni sono lontani e non mi permettono di trasferirmi da loro, invece mia zia si è sposata e si vocifera che aspetti un bimbo. Io non valgo nulla Will, perché mi sei ancora vicino? Io sono lo scandalo della famiglia reale svedese, tutti i reali mi criticano, eppure io voglio solo offrire amore alle persone che mi sono vicine

Per un attimo lui rimase interdetto. Non sapeva cosa dirimi. Molto probabilmente l'ho spiazzato. Ma cosa posso farci se tutti mi reputano come un'abominio?

Diana / Catherine: adesso sto realmente pensando di farla finita. Sto pensando di buttarmi da un ponte, oppure di andarmene in Svizzera pagare i medici per non farli parlare e costringerli per farmi iniettare il sonnifero e poi il veleno, almeno non soffrirò. Vorrei tanto sottopormi all'eutanasia
Dissi con un filo di voce, non volevo che mi sentisse ma a quanto pare il mio intento è stato vano perché al sentir quel parole sbiancò. Il suo viso divenne bianco come un cencio e lì mi iniziai a sentire in colpa. Ho trasportato un ragazzo col cuore d'oro nel mio abisso di sofferenze. Sono davvero egoista. Come ho potuto trascinarlo in questo buio. Come ? Tutte le persone che mi odiano hanno ragione. Nel mio cuore io porto solo il freddo come l'inverno.

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora