Capitolo 48

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POV DI CHRISTIAN

Uscì da quella macchina senza proferir parola a mia figlia, la lasciai da sola come ho sempre fatto in tutti questi anni e entrai nell'Escala. Presi l'ascensore e premetti il tasto che mi portava all'attico, che mi portava a casa. Appena le porte si chiusero sprofondai. I sensi di colpa mi iniziarono ad opprimere più di prima. Non ho parlato durante tutto il tragitto a mia figlia, sono arrabbiato con lei e non riesco a capire neanche il motivo, infondo gli ha sparato solo alle gambe, non li ha uccisi eppure sono così tanto furioso con lei.
"
Grey, certo che rompi alla grande! Non ti rendi conto che tua figlia ha avuto il coraggio di togliere di mezzo quei due. Infondo ha fatto ciò che tu non sei mai riuscito a fare."

Dannata ! Non sai quanto ti odi ! Ti fai sentire solo nei momenti più difficili!
"Servo proprio a questo ! " di tutta risposta mandai la mia coscienza a farsi maledire e proprio in quel momento rientrai a casa. Trovai Anastasia, Gail e Sawyer ad aspettarmi, ci salutammo e poi ognuno di loro ritornarono a fare i propri lavori.
Anastasia: hai parlato con lei?
Scossi il capo e mi allontana dal divano. Andai in cucina e presi un bicchiere e il Bourbon, me lo versai e iniziai a sorseggiarlo
Anastasia : bere non ti aiuterà
Mi moglie mi si avvicinò e mi tolse dalle mani il bicchiere e la bottiglia di Bourbon. Rimise là bottiglia al suo posto e poi svuotò il bicchiere.
Anastasia : Christian, tua figlia ha bisogno di te, probabilmente lei ha sparato a quei due perché voleva mettere a tacere le loro beffe. Tesoro, parlale, parla con tua figlia, dille quanto la ami
Annuì e le diedi un bacio
Christian: va bene le parlerò
Le diedi un'altro bacio e poi andai verso il mio studio
Christian: grazie Ana
Lei mi sorrise e io entrai nel mio ufficio. Mi sedetti e iniziai a ideare un piano per rimettere in sesto l'azienda. Sono davvero felice di aver riavuto la mia azienda, ho fatto molti sacrifici nei primi tempi e quando mia figlia mi disse che era stata venduta il mondo mi crollò addosso. In tutti questi anni sono sempre stato molto attento a tutte le persone che entravano in contatto con me. Ma quando mi arrivò quella chiamata....il mondo mi crollò addosso

Ero in sala conferenze per un meeting, quando mi squillò il telefono. Lo presi e vidi che Anastasia mi stava chiamando così mi scusai con tutti gli uomini d'affari che mi erano di fronte, uscì e risposi ad Ana
Christian: amore che bello risentirti
Dissi con un sorriso radioso. Sentire la voce di mia moglie mi rallegrava sempre. Lei è la mia ragione di vita insieme ai miei figli
Uomo: buongiorno lei è Mr Grey?
Cosa ci fa quest'uomo con il cellulare di mia moglie ? È successo qualcosa ? L'hanno rapita ? Le hanno fatto del male ?
Christian : sì sono io. Ma ora mi spiega cosa ci fa lei con il cellulare di mia moglie ?
Ero preoccupato, il cuore mi batteva all'impazzata e avevo le gambe che mi tremavano
Uomo : sono dell'ambulanza, sua moglie e i suoi figli hanno avuto un incidente e sono morti, adesso li stiamo portando al Northwest Hospital. Ci vediamo lì.
In quel momento il mondo mi crollò addosso. Non sapevo cosa fare, così chiamai mia mamma e andai in ospedale. Quando arrivai fu inutile dire che i medici cercarono di comunicarmi che era stato impossibile rianimarli. Io non volevo credere a quello che mi dicevano e scoppiai a piangere come un bambino.
Quando l'ospedale dichiarò il decesso e preparò tutte le scartoffie io riportato i corpi a casa insieme a Sawyer mentre Taylor e Gail si misero a preparare il funerale.
La casa si riempì di parenti e amici. Tutti piangevano. Tutti mi erano vicino in questo momento di dolore eppure io mi sentivo solo. Tutti mi coccolavano, tutti mi erano vicini però io non volevo la loro compassione e neanche la loro vicinanza, l'unica persona che in quel momento volevo era mia figlia, ma, lei era in Inghilterra. L'avevo lasciata in un collegio. Non sarebbe mai tornata da me. Sicuramente mi odiava. Così lasciai stare e continuai a vivere nel dolore fin quando non ritrovai Ana. Nonostante lei sia qui io provo ancora dolore per la morte dei miei bambini, loro erano i miei piccoli amori, avrei fatto di tutto per loro, avrei scalato le montagne, li amavo come amo la loro madre. E proprio per l'amore incondizionato che provo per Ana devo cercare di renderla felice. Farò di tutto per tenerla felice e al sicuro. Perché lei è la mia ultima ragione di vita .

POV DI ANASTASIA

Dopo che convinsi Christian a parlare con sua figlia, presi il computer e iniziai a controllare i manoscritti che mi avevano spedito. Mentre leggevo mi arrivò una telefonata sconosciuta, non sapevo se rispondere o meno, ma alla fine la curiosità vinse e risposi
Anastasia : buonasera
Donna : buonasera a lei Mrs Grey, sono l'assistente sociale. Vi ho chiamata per dirvi che domani voi e vostro marito potete venire a prendere Raymond e Sarah
Non ci posso credere ! Finalmente loro diventeranno i miei figli tramite l'adozione. Non posso crederci ! Sono talmente felice !
Anastasia : grazie mille signora
La mia felicità traspariva da tutti i pori della mia pelle. Dopo ben tre anni che ho accudito quei bambini finalmente saranno miei e di Christian. Che bello !
Assistente sociale : allora ci vediamo domani alle 10:00
Anastasia : grazie mille e a domani
Riattaccai e poi andai dritta nello studio da mio marito. Entrai e lui subito alzò gli occhi. Incrociò il mio sorriso e mi sorrise di rimando
Christian: come mai sei così tanto felice ?
Si alzò dalla sedia e mi venne ad abbracciare come ha sempre fatto, io lo baciai e sempre con il sorriso sulle labbra gli risposi
Anastasia : ha chiamato l'assistente sociale e ha detto che domani alle 10:00 possiamo andare a prendere Raymond e Sarah. Finalmente saranno nostri
Christian : ne sono felice
Lui mi sorrise, e mi baciò la tempia. Il suo sorriso era radioso segno che anche lui era felice. Ci abbracciamo ma poi fummo disturbati dal bussare alla porta.
Christian: avanti
Taylor entrò con la sua solita aria professionale e disse
Taylor : sono appena tornato dal Fairmont Olympic e ho parlato con Lucrezia. Vi manda questo e inoltre ha detto che lei, suo marito, sua figlia e Diana partiranno domani alle 11:00

POV DI CHRISTIAN

Non sprizzavo così tanto di gioia quando mia moglie mi ha detto che gli assistenti sociali ci avrebbero dato quei bambini domani. Infondo io non li conosco e mi sto mettendo in casa due sconosciuti. Però per amore si fa di tutto e perciò cercherò di crescere e affezionarmi a quei bambini.
Ad un certo punto bussarono alla porta e dopo aver detto avanti Taylor entrò. Il mio fedele amico mi consegnò una specie di lettera impacchettata e poi disse
Taylor : sono appena tornato dal Fairmont Olympic e ho parlato con Lucrezia. Vi manda questo e inoltre ha detto che lei, suo marito, sua figlia e Diana partiranno domani alle 11:00
No ! Non può portarsi via mia figlia. Non può riportarla in Svezia, lei è mia. Solo mia. Chiarirò tutto con lei, basta che rimanga almeno per una settimana come avevamo concordato.
Christian: portami da lei

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora