<<Ma chi è quello?>> le chiese Federico, mentre medicavano Alessandro al pronto soccorso. Federico aveva dei lividi violacei sulla guancia destra, l' occhio sinistro che sembrava quello di un panda, il labbro spaccato ricucito con alcuni punti di sutura. <<E Carlotta chi era?>> le chiese sua sorella con aria di sfida.
<<Cosa c' entra Carlotta?>> si mise subito lui sulla difensiva.
<<Lui non è niente per me>> rispose con noncuranza Arianna, guardando le scarpe da ginnastica del fratello bagnate di pioggia. <<E perché mi ha attaccato scambiandomi per un qualche amante?>> incalzò lui.
<<Lascia stare>> Arianna cercò di chiudere la questione. <<NO TU ORA MI SPIEGHI TUTTI PER FILO E PER SEGNO!>> scattò in piedi Federico, una infermiera magra e minuta che passava di lì, trasalì spaventata e vociferò ancora scossa <<Silenzio! Siamo in un pronto soccorso>>.
<<Stai calmo, Federico. Non c' è bisogno che tu reagisca così, ho quasi 19 anni e so badare a me stessa>> disse con tono serio e severo Arianna a Federico.
<<Ci hai scopato con quello?>> Arianna diventò inevitabilmente rossa e abbassò lo sguardo. <<Lui mi tiene al sicuro>> rispose Arianna risollevando lo sguardo sul fratello, che guardò sua sorella con disappunto. Federico cercò di ribattere, ma sua sorella lo fermò <<Cosa pretendi tu? Sei andato via di casa! Non te ne frega di me e ora vieni a farmi la morale? Stai zitto, Federico!>>. Suo fratello abbassò lo sguardo, sconfitto.
<<Scusami>> le mormorò e poi si sedette affianco a lei. La prese per mano, ad Arianna ricordò un episodio della loro infanzia: a Natale lei aveva ricevuto una bambola bellissima, ci giocava per tutto il tempo e Federico dispettoso gliela aveva sottratta e aveva spezzatola testa della bambola. Aveva pianto tantissimo Arianna, lui inizialmente la aveva guardata continuando a sbeffeggiarla, ma poi le aveva chiesto subito scusa abbracciandola.
<<Ti voglio bene, sorellina mia. Ognuno di noi dovrebbe avere una persona nata apposta per proteggerla, scusami se io non riesco a essere quella persona>>.
<<Stai tranquillo, Federico. So che tu ci sei>> Arianna lo guardò sorridendogli, lui le diede un bacio su una tempia.
<<Vuoi che resti qui?>> le domandò.
<<No, vai, tranquillo>> lo rassicurò lei.
<<Ok>> rispose Federico, si alzò e la salutò con la mano, poi si incamminò verso l' uscita. Arianna rimase da sola, ma solo per poco, poi tornò Alessandro, che zoppicava leggermente.
<<Come stai?>> gli chiese subito lei rimanendo seduta.
<<Bene. Tuo fratello è magrolino, ma ha una forza inimaginabile>> rise Alessandro.
<<Beh siamo tutti così in famiglia: crediamo di essere deboli, ma in realtà non ci rendiamo neanche noi conto di quanto siamo forti. Se ci rendessimo conto di tutti gli ostacoli superati, ci renderemmo conto anche di quanto siamo forti>> commentò Arianna, poi si alzò e andò verso Alessandro. Ebbe la voglia di baciarlo, ma non lo fece, lo fece lui però. <<Ho voglia di te>> le mormorò interrompendo il loro bacio, solo per dirle questo.
<<Io invece ho voglia del nostro gioco...>> fece presente Arianna con un sorriso di malizia.Gli tolse la T- shirt, mentre lui era già steso sul letto, aveva vari lividi sul petto. Lei glieli baciò tutti, leccandoli, mentre lui la contemplava e la sua eccitazione premeva sempre di più contro i pantaloni. Una mano di Arianna accarezzò il suo petto, poi con dolcezza si infilò nei pantaloni di lui sentendo a contatto con le dita il suo pene eretto. Alessandro mentre la contemplava, le accarezzava la femminilità da sotto la gonna, esplorando il suo perizoma e sentendo il calore che si propagava da lì riscaldato dal desiderio. Arianna aveva voglia di prendere in bocca il suo pene, ma non voleva affatto rinunciare al piacere che le dita di lui stuzzicavano in quella parte del suo corpo. Si strofinò su di lui, il suo reggiseno che attraversava e accarezzava sensualmente il petto muscoloso di lui, poi sbottonò la sua cintura e calò i suoi pantaloni e i suoi boxer. Il suo pene si alzò in alto, era grosso e molto lungo. In lui era presente quel motore, che accelerava in Arianna quella passione, che le faceva credere di essere morta, giacché si sentiva già in paradiso. Lo prese subito in bocca, muovendo le sue labbra sul suo glande, sentendo a contatto con la sua lingua le venuzze di quel pene, mentre il suo sangue era caldissimo nelle proprie vene.
Alessandro stava infilando le sue dita nella sua femminilità, Arianna si sentiva sempre più calda e bagnata. Immaginava Alessandro chiudere gli occhi per il piacere, ogniqualvolta che lei chiudeva le sue labbra attorno al suo glande leccandoglielo. I suoi gemiti suonavano sempre più forti, mentre il piacere si innalzava sempre di più.
<<Voglio prenderti..>> sussurrò Alessandro. Lei si spostò, guardò il suo corpo da eroe e la sua bellezza da principe, mentre si alza su di lei, le sue mani caldi ancora di lei si posero sui suoi fianchi afferrandoli. Con forza, lui la voltò. Lei era certa che avrebbe sentito a breve il piacere infiammarle la femminilità, invece lui la prese da dietro. Le faceva male da lì, ma iniziò a piacerle subito, era una sensazione che toglieva i respiri, lasciando solo i brividi. Arianna non poteva trattenersi e iniziò a urlare, riuscendo però a sentire lo stesso i gemiti di lui, mentre entrava e usciva sempre più forte. Alessandro non lasciò i suoi fianchi neppure per un secondo, poi la girò. Si tuffò con la testa tra i suoi seni, leccandoglieli e facendosi circondare dalle sue cosce. La baciò a lungo, mordicchiandole il labbro e poi riprese a penetrarla, ma questa volta dove faceva più piacere. Gemendo alternava momenti in cui si univa a lei anche tramite baci a momenti in cui invece era il seno di lui a unirlo a lei. Vennero quasi insieme, Alessandro uscì da lei e le versò lo sperma sul seno, poi tornò in lei e restarono così a lungo.
<<Cosa mi doni?>>.
<<Ti dono l' Amore, tu invece?>> Il cuore di Alessandro palpitò, mentre l' intera sua vita e lo stesso cuore si ponevano sulle sue labbra per attendere la sua risposta.
<<Io ti dono la Cura>> rispose Arianna. Alessandro si sentì deluso, ma poi la baciò lo stesso.Giacché non poteva tornare a casa sua, Arianna passò la notte da Cristina. La sua amica era sempre felicissima di ospitarla, sembrava come se Arianna le facesse un regalo immenso nel dormire a casa sua. Sin da quando erano piccole, dormivano nello stesso letto nella camera di Cristina. Era un letto matrimoniale, posto al centro di una camera molto grande. Se non ci fossero stati i poster di Eminem, degli Acdc, dei Metallica, di Christina Aguilera, di Stefano De Martino di AMICI, di Hayley Williams e dei Kiss, nessuno avrebbe mai pensato che fosse la semplice camera da letto di una diciottenne.
<<Che lunga giornata oggi!>> esclamò tranquilla Cristina mettendosi sotto le coperte.
<<Ti avevo detto che ci saremmo divertite molto di più uscendo questo sabato>> ripeté Arianna, Cristina roteò gli occhi.
<<Avevo una voglia matta di vedere questo Horror>> insisté lei.
<<Ma se abbiamo riso come delle sceme per tutto il film!>> la rimbeccò Arianna e scoppiarono a ridere insieme. Quando smisero di ridere, asciugandosi le lacrime, Cristina ritornò ancora sull' argomento <<Non mi vuoi ancora dire perché Alessandro Virigni e tuo fratello si sono picchiati!>>.
<<Come mai lo conosci?>> Arianna glielo aveva già chiesto, ma fece finta di non ricordarsene per prendere tempo.
Cristina la guardò scocciata, poi con un tono cadenzato le ripeté <<Uffa! Il padre e il mio sono amici. Allora racconta>>.
Arianna si vede con le spalle al muro, non poteva più mentire o cambiare argomento come aveva fatto per tutta la giornata. Poi Cristina era la sua migliore amica, poteva e doveva diglielo.
<<Ok, non spiegarmi come. È una storia, di cui non capisco assolutamente nulla neanch' io. Io e Alessandro andiamo a letto insieme, non da molto però>> si arrese Arianna.
Cristina la guardò perplesse, poi domandò <<Ti piace?>>.
Arianna fece spallucce, <<Non lo so. Ti assicuro che lui non mi è affatto indifferente, anzi. Mi fa stare molto bene, è come un farmaco per me>>.
<<'Farmaco' in greco vuol dire 'veleno'>> le fece notare Cristina.
<<Effettivamente è un po' come un veleno per me: mi fa morire ogni volta, ma sarà un veleno straordinario, perché poi mi fa sempre rinascere..>> sospirò Arianna.
Cristina la guardò a lungo, non sembrava particolarmente felice per l' amica. Si mosse verso di lei e la baciò sulle labbra. Arianna e Cristina si erano spesso baciate verso i 14 - 15 anni, perché credevano che così sarebbero state pronte per i loro primo baci, ma Arianna sentì che per Cristina questo bacio voleva dire tanto, perciò la respinse.
<<No.. No, Cri>> le sussurrò. La sua amica stava piangendo, non lo nascondeva affatto. <<SI, OK. ORA FINALMENTE L' HAI CAPITO: MI PIACCIONO LE DONNE, ANZI AMI SOPRATTUTTO TE. È DA QUANDO ERAVAMO PICCOLE CHE MI PIACI, HO SPESO OGNI MINUTO DELLA MIA VITA A PENSARTI E TU NON MI HAI MAI NOTATA! ORA VIENE QUESTO QUI, TI SCOPA E TU GLI DICI QUESTE COSE ?>> le urla di Cristina erano incontenibili.
<<Scusa, Cri. Non volevo farti del male, ma non è colpa mia se io non provo per te le stesse cose..>> provò a calmala Arianna, molto provata.
<<VATTENE! ESCI DA QUI E VAI DA LUI!>> iniziò a gridare Cristina.
Arianna si alzò dal letto subito, si rivestì in fretta e digitò il suo numero, l' unico che non la avesse mai mandata via.Per favore METTI IL LIKE, COMMENTA E SEGUIMI!
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I Gemiti del Principe
ChickLitAlessandro Virigni è un Principe: bellissimo e ricchissimo. È un gran seduttore, ama il sesso, ma ama un sesso totalmente senza prove. Quando incontrerà la bellissima, ma triste Arianna Bellanima, le loro storie si intrecceranno e nel gioco perverso...