Guardastelle

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Arianna si pettinò i capelli, che quel pomeriggio le sembravano arruffati e disordinati. Lei e Cristina non erano andate a scuola quella mattina, erano rimaste a casa sua e avevano passato il tempo cercando di distrarsi: vedere film, chiacchierare di cose stupide, leggere alcuni romanzi rosa... Poi il padre di Cristina si era offerto di accompagnare Arianna a casa sua, dove ormai si era trasferita con Alessandro. Appena entrata in casa, la aveva chiamata suo fratello Federico e le aveva detto che avevano scagionato loro padre.
Arianna sentì le chiavi nella vecchia porta, poi lo scatto e la spallata che Alessandro dava per aprirla. <<Ciao amore!>> lo salutò lei, uscendo dal bagno e gettandogli le braccia al collo.
<<Che giornata impegnativa!>> esclamò Alessandro. Si trascinarono verso il divanetto e si lasciarono cadere sopra, riempiendosi di baci. <<Come sta Cristina?>> le chiese lui abbassando leggermente la zip della felpa di Arianna per sentire meglio il suo odore con il naso.
<<Meglio, oggi arrivava la sua fidanzata da Torino, Camilla>> rispose lei, mentre Alessandro con le mani calde le emanava calore sul suo ventre, che lui stava scoprendo. <<Domani si va a scuola?>> le chiese lui.
Arianna scosse la testa <<No, da domani iniziano le ferie di carnevale>>. Alessandro la guardò a lungo, i suoi occhi azzurri che pensavano a qualcosa di bellissimo da proporle. <<Allora oggi andiamo a conquistare il mondo, così ci saranno due mondi con lo stesso nome: il pianeta Terra e il mio mondo, che porta il tuo nome>> le disse alzandosi dal divano e tenendola per mano. Arianna scoppiò a ridere. <<E cosa hai intenzione di conquistare come primo luogo?>> gli chiese ironica.
<<Tu cosa vorresti?>>
<<Te!>> rispose lei sorridente.
<<Ma tu mi hai già conquistato!>> le fece notare Alessandro, Arianna si alzò anche lei dal divano e lo strinse forte, si baciarono e rimasero così per un tempo, che poteva essere illimitato. Per un tempo, in cui potevano scoppiare guerre, verificarsi cataclismi, esplodere pianeti, infiammarsi e incenerirsi l' universo, tanto loro due sarebbero rimasti così. <<Dai, fai presto. Ti porto in un posto fighissimo stasera!>> le disse lui facendole l' orecchino.

Il locale scelto da Alessandro era un ristorante molto elegante, luci soffuse fra i tavoli, apparecchiati con tovaglie chiare impreziosite da decorazioni floreali e candele. Su una parete correva un lungo e vasto acquario, in cui pesciolini dai vari colori nuotavano allegramente tra piante acquatiche. Sul soffitto vi era una sorta di immenso oblò di vetro, quando Arianna alzò lo sguardo vide lì sopra il cielo stellato. <<Questo ristorante si chiama "Il Guardastelle" proprio per questo. Le luci sono soffuse, proprio per poter guardare le stelle. Ecco, perché abbiamo fatto così tanta strada>> le spiegò Alessandro, sussurrandoglielo nell' orecchio. <<È un posto davvero stupendo>> commentò Arianna totalmente rapita e vinta da quello spettacolo così bello. <<Questa sera non saranno gli uomini a guardare le stelle, saranno loro a guardare noi, soprattutto te>> le disse Alessandro. Si baciarono e in quel momento arrivò un cameriere, un uomo robusto e dall' aspetto impeccabile. Alessandro e Arianna si sistemarono a uno dei tavoli sotto l' oblò e il cameriere diede loro dei menù.
Alessandro e Arianna fecero molto rapidamente le loro ordinazioni. Non erano moltissimi i tavolini occupati, un uomo vestito molto per bene apparve nella sala e si diresse verso un pianoforte, iniziò a suonare una canzone, che sembrava un lento. <<Cosa ho fatto per meritarmi te?>> gli domandò Arianna. Alessandro sorrise <<Mi pongo questa domani costantemente. Tu sei una ragazza perfetta, sei bellissima e sei soprattutto preziosa. Io prima di conoscerti facevo schifo, forse faccio schifo tutt' ora, anche se tu stai cambiando il mio cuore. Come posso meritarti?>> le loro mani si incontrarono sulla tavoglia, vicino a quelle rose secche, che decoravano quel tavolo. Si tennero per mano e sotto quelle stelle giurarono a se stessi che si sarebbero tenuti così per sempre, avrebbero continuato per sempre a stare insieme e quel giuramento fatto sotto le stelle fu un qualcosa di più forte e sacro del matrimonio stesso, più eterno di una divinità e più bello della vita. Il pianista stava suonando, alcuni dei clienti di quella sera si erano alzati, erano andati al centro della pista e avevano preso a ballare. Alessandro e Arianna erano rimasto gli unici ancora seduti, ma poi Alessandro si alzò e la invitò a seguirlo sempre tenendola per mano. Si portarono al centro del centro della pista, l' intero e infinito spettacolo delle stelle era proprio sopra di loro e sembrava che non ci fosse nessun vetro a separarli e a tenerli lontano dalle stelle, pertanto sembrava che le stelle si fossero staccate dal cielo per lasciarsi cadere solo per ammirare loro da molto più vicino. Il pianista aveva cambiato canzone, ora suonava "La sera dei Miracoli" di Lucio Dalla. Alessandro e Arianna ballarono, si lasciarono traghettare dalle note di quella musica e chiusero gli occhi. Si muovevano dolcemente, come se fossero mossi leggermente dalle onde, tra le stelle nel cielo comparvero delle piccole luci, che si allargarono nel cielo ed esplosero in fuochi di artifici, illuminando il cielo e tutte le stelle. Arianna riaprì gli occhi, vide il volto di Alessandro illuminato dalle stelle e da quei fuochi di artificio, quelli che ballavano intorno a loro si erano fermati, si erano presi per mano tutti e avevano formato una bellissimo e grande cerchio attorno a loro due, che erano rimasti abbracciati per così tanto tempo, che la canzone era già un' altra rispetto a quella di prima. Alessandro e Arianna smisero di ballare, si tennero per mano, Alessandro sorrise e si mise in ginocchio. Estrasse dalla tasca un pacchetto, lo aprì e ad Arianna sembrò di vedere lì dentro una piccola stella.
<<Te lo dovevo chiedere per bene. Su un lettino di ospedale in terapia intensiva non vale>> disse Alessandro fingendo di essere serio, mentre Arianna sorrideva commossa e divertita. La canzone che ora suonava il pianista era una, che aveva sentito a casa di Cristina, era di un cantante non italiano, uno piuttosto giovane e molto bravo, doveva essere Ed Sheeran. Arianna non ricordava assolutamente il titolo della canzone, perché in quel momento ricordava solamente che era innamorata di Alessandro.
<<Mi vuoi sposare, Arianna Bellanima?>> le chiese lui. I fuochi di artificio continuavano a esplodere nel cielo, ma non nascondeva e oscuravano le stelle, perché loro erano tutte lì. Ora Arianna ricordò il titolo di quella canzone 'All of the Stars'. Non poté non commuoversi <<Si!>> rispose. Nel ristorante 'Guardastelle' esplosero gli applausi, anche Alessandro si era commosso, si rimise in piedi emozionato, infilò l' anello al dito di Arianna e poi l' abbracciò riprendendo a ballare sulle note di quella canzone.

L' appartamento sembrava ancora più bello rispetto a prima, Alessandro aprì la porta anche con meno fatica. Le fece l' inchino per farla entrare per prima, Arianna entrò facendogli un leggero inchino di ringraziamento. Alessandro la prese, la baciò dappertutto e lei accoglieva quei braci, abbracciandolo e stringendolo forte. Alessandro la spogliò e lei fece lo stesso con lui. La possedette sul divano, non smettendo di baciarsi, mentre lei a cavallo su di lui, sentiva tutta la sua potenza virile entrare e muoversi in lei. Il Principe iniziò subito a gemere, Arianna accarezzava il suo petto muscoloso, avevano smesso di baciarsi ma lui le accarezzava i fianchi e le prendeva i seni tra le mani. Arianna si adagiò completamente sul suo petto, Alessandro la pose sotto di sé e iniziò a penetrarla succhiando sulla sua pelle. I gemiti e i sospiri si alzavano sempre di più nella stanza, Alessandro si muoveva sempre più energicamente e con sempre più passione. Arianna lo accoglieva in sé e più lo accoglieva e sempre di più lo voleva accogliere, ecco perché lo accarezzava e voleva sentire la sua pelle e la potenza dei suoi muscoli con il tatto delle sue mani e con le sue labbra. Alessandro venne in lei e il suo lungo e profondo gemiti fece venire anche Arianna, che socchiuse gli occhi e rivide tutte le stelle, che smettevano di danzare con loro e poi tornarono nel cielo, lasciandole lì la loro stella più grande, il Sole, che era lui, il suo Alessandro, il suo uomo di fuoco.
Quando finirono di darsi gli ultimi baci, restarono abbracciati e stavano per addormentarsi, ma poi il cellulare di Alessandro si illuminò e iniziò a vibrare. <<Non rispondere>> gli sussurrò Arianna, che si stava per addormentare. Alessandro tastò in giro e prese il telefono, era sicuro che fosse suo fratello Christian, forse c' erano delle novità.
Premette il tasto per rispondere, era assonnato e perciò per errore attivò il vivavoce. Risuonò in tutta la stanza, l' unica voce che Alessandro non avrebbe mai voluto sentire: era quella di Daniela.
<<Ciao promesso sposo mio, perché invece di scoparti la domestica e pensare a sposartela, non torni dalla mamma del tuo bambino? Vi rovinerò la vita, Alessandro. Siete spacciati. La nostra schiavetta ha fatto un gravissimo sbaglio a mettersi contro di me. Io sono capace di tutto, se lo ricordasse bene>> lei stessa chiuse immediatamente la telefonata. Alessandro spense il telefono, Arianna si sentiva spaventata, guardava Alessandro con una espressione sconvolta. <<Io sono qui per proteggerti>> le disse Alessandro sorridendole e lei si sentì subito molto più rassicurata. Alessandro la abbracciò ancora di più e ora niente e nessuno avrebbe potuto oltrepassare quella protezione.

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