Epilogo

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Arianna indossava un vestito bellissimo, molto semplice, ma da principessa: una coda lunga, che faceva apparire il vestito di pizzo come una nuvola bianca. I suoi capelli erano raccolti quasi disordinatamente ed erano impreziositi da piccolissime stelline di diamante, che non erano molto numerose, ma che la facevano risplendere esattamente come il piccolo punto luce al collo le velava di luce il volto. Sembrava intimidita, ma al settimo cielo, mentre dava il braccio a suo padre, visibilmente commosissimo, e percorreva la navata, che per quei fiori bianchi sembrava un angolo di paradiso. Non veniva suonata la classica marcia nuziale, ma un qualcosa di moderno, ancora più romantica 'Moon River' di Frank Sinatra. Un uomo sui cinquant' anni vestito in maniera elegantissima suonava il piano, mentre una ragazza vestita di azzurro cantava con una voce morbidissima e di una dolcezza immensa, che rendeva impossibile non commuoversi. Tutti gli occhi erano puntati su Arianna, mentre camminava reggendo il mazzo di rosse bianche e nonostante tutti la guardassero, lei sorrideva solamente a lui.
Alessandro era vestito con un abito elegantissimo, aveva gli occhi lucidi per la commozione e quando Arianna lo raggiunse, lui la prese per mano e la baciò rompendo il rituale e le convenzioni del matrimonio. I presenti in chiesa reagirono con un gridolino di stupore di sottofondo e con un grande applauso.
<<Lo stai rivedendo anche oggi?>> chiese Arianna affacciandosi nella stanza e notando il lettore dvd acceso, mentre sullo schermo lei e Alessandro ascoltavano il prete, il giorno del loro matrimonio. Bianca guardò sua madre di riflesso annuendo allegra con le sue guance paffutelle e gli stessi occhi azzurri del padre e della nonna, da cui prendeva il nome.
Arianna decise di andarsi a sedere accanto a sua figlia, la abbracciò forte accarezzandole quei capelli rossi, che incorniciavano il volto della sua bambina.
<<Quanto torna papà?>> chiese la piccola Bianca, voltandosi di lato per vedere suo padre nello schermo della tv.
<<Tra pochissimo>> rispose Bianca, sistemando meglio il vestitino bianco, che indossava sua figlia.
<<Dov' è il fratellino?>> domandò Bianca.
<<Enea sta facendo la nanna, curiosona mia>> Arianna le accarezzò i capelli, sistemandoglieli per bene dietro la testa.
Proprio in quel momento si sentì la chiave girare nella toppa e dopo pochi minuti nel salotto entrò Alessandro, Bianca scattò subito in piedi, saltò dal divano e corse scalza per farsi prendere in braccio dal padre, che la fece planare tenendola stretta tra le braccia per poi abbracciarla.
<<Ciao piccola teppista!>> la salutò dandole un grande bacio su una delle guance paffute.
<<Sta rivedendo di nuovo il filmino del nostro matrimonio?>> constatò sorpreso e divertito Alessandro.
Arianna annuì guardando suo marito e sua figlia come se fossero lo spettacolo più bello del mondo. <<Sai che solo poche settimane dopo il nostro matrimonio scoprimmo che ti stavamo aspettando?>> comunicò Arianna a sua figlia, mentre quella con le braccia strette attorno al collo del padre guardava interessata prima i suoi genitori nello schermo e poi incuriosita sua madre seduta sul divano.
Alessandro scoppiò a ridere <<Già, eravamo appena arrivati a Parigi, quando tua madre iniziò a vomitare a più non posso nel bagno dell' aereoporto>>.
<<Eravate andati a Parigi per fare visita a zio Christian?>> chiese la bambina.
<<No, zio Christian cinque anni fa viveva ancora qui in Italia. Non si è trasferito da molto a Parigi>> le spiegò suo padre. Bianca iniziò a sbatacchiare freneticamente le gambine e Alessandro la pose a terra.
<<Vado a vedere se il fratellino si è svegliato!>> annunciò la bambina enfatica e corse via. I genitori la seguirono con lo sguardo, poi Alessandro si sedette affianco ad Arianna, lei si mosse subito verso di lui, che la strinse baciandola a lungo. <<Ti hanno strapazzato tanto Enea e Bianca oggi?>> le chiese Alessandro accarezzandole il contorno del viso, mentre il prete diceva l' omelia nello schermo della tv.
Arianna scosse leggermente la testa <<Non molto. Diciamo solo che nonostante i nostri figli abbiano solo 5 e 3 anni, hanno già tutte le carte in regola per essere schedati come terroristi>>.
Alessandro scoppiò a ridere, Arianna rise di riflesso.
<<Per fortuna che sono solo due..>> commentò Alessandro finendo di ridere e voltandosi a guardare Bianca, che era appena tornata tenendo per mano Enea, che piangeva e strillava disperatamente con quegli occhioni verdi lucidi per il pianto.
Quando Alessandro si voltò, trovò sua moglie che lo guardava con un sorriso tenero, ma anche enigmatico. Voleva dirgli qualcosa, ma non trovava le parole e Alessandro non riusciva a capire cosa, anche se aveva un certo presentimento dentro di sé.
<<Spero tanto che sia una sorellina!>> disse Bianca, che era arrivata a capire prima del padre.
Sul viso di Alessandro un' espressione di gioia subentrò a una di smarrimento, baciò forte Arianna e contemporaneamente mosse la mano verso il ventre di sua moglie. <<Ma da quando?>> chiese sorpreso.
<<L' ho scoperto da pochissimo, però avrei voluto dirtelo in un momento più bello sinceramente>> spiegò contenta Arianna.
<<C' è un momento più bello di questo? Da quando ci sei tu nella mia vita, ogni momento diventa sempre più bello dell' altro ed è da tanto che ormai abbiamo raggiunto il massimo della bellezza>> disse Alessandro. Bianca tenendo la manina di Enea si avvicinò al divano, Alessandro aiutò i suoi figli a salire e si strinsero tutti mentre nello schermo i due giovani sposi si stavano scambiando gli anelli assieme alle promesse.
Avevano entrambi gli occhi lucidi, mentre tenendosi per mano leggevano la promessa di matrimonio e si infilavano le fedi nuziali. Sul divano Alessandro prese la mano di Arianna e le baciò la fede, che non era più esattamente perfetta e lucida come cinque anni fa, ma consumata e più opaca, eppure forse era diventata ancora più bella. Alessandro e Arianna sul divano si baciarono assieme ai due giovani sposi, che si stavano baciando nel giorno del loro matrimonio. Il vero amore non è amarsi sempre come il primo giorno, ma continuare ad amarsi sempre giorno dopo giorno. Se si ama, non è il tempo che non deve scorrere mai, è l' amore.
<<Mamma, se è femminuccia, mi piacerebbe chiamare la sorellina come la mia cantante preferita..>> disse enfatica Bianca toccando con delicatezza il ventre di sua madre, come se fosse un oggetto preziosissimo e fragilissimo di vetro.
<<Come un supereroe!>> esclamò Enea saltando allegro tra le braccia di suo padre.
Alessandro accarezzò il ventre di sua moglie, sapeva che nome avrebbe voluto scegliere sua moglie, se fosse stata una femminuccia e dal modo in cui la guardò, le fece intuire che era d' accordo su ciò anche lui. Lei gli sorrise e lo baciò sulle labbra, baciandolo a lungo, mentre loro figlio Enea si copriva gli occhi fingendosi disgustato e Bianca applaudiva felice.
<<Che cosa mi doni?>> gli chiese Arianna stupendo suo marito, che scoppiò a ridere.
<<Ti dopo la mia vita e il mio amore. E tu?>>
<<Io ti dono te stesso, perché tu sei sia la mia vita sia il mio amore>>.

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