INCANDESCENZA

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Alessandro non c' era. Arianna non sentiva il contatto con la sua pelle, ma solo il lenzuolo del divano letto. Si svegliò di colpo, spalancò gli occhi e cercò Alessandro nel monolocale, ma non c' era. Non si agitò, doveva essersi alzato e andato a lavoro senza svegliarla, perché la voleva lasciare dormire. Arianna si alzò, Alessandro non aveva fatto neanche colazione: le tazzine di caffè erano tutte pulite e al loro posto, la caffettiera era pulita e nella stessa posizione, in cui la aveva lasciata Arianna il giorno prima. Arianna pensò che molto sicuramente Alessandro avesse deciso di fare colazione fuori. Si fece il caffè, lo sorseggiò dalla tazzina guardando il traffico del centro dalla finestra della cucina: un gruppo di turisti asiatici stava camminando speditamente, mentre la guida turistica teneva ben in alto un ombrellino viola con pallini bianchi, invece il giornalaio stava staccando l' ultima copia, che teneva esposta, per venderla a una signora dai capelli lunghi e ricci, che teneva al guinzaglio un piccolo cane dalle zampe tozze e il muso schiacciato, che guardava con occhi pieni di desiderio il panino di un bambino grassottello vestito da Bat Man. Arianna mangiò alcuni biscotti integrali, poi si fece una doccia. Aveva intenzione di fare una telefonata a Cristina, che doveva essere ancora particolarmente scossa. Mentre si asciugava i capelli, inviò un SMS ad Alessandro "Buongiorno Amore!". Lui non le rispose, perciò Arianna pensò che dovesse essere molto impegnato. Provò a telefonare a Cristina, ma era occupato. La polvere formava un sottile tappeto per terra e sui mobili, pertanto Arianna decise di dedicare quella giornata di vacanza alle pulizie. Riempì il secchio, versò un po' di detersivo facendo diffondere nel piccolo monolocale un profumo di vaniglia. Fu come se quel profumo la inebriasse, spazzolò per terra, prese la pezza per lavare a terra, ma prima di spremere la pezza nel secchio, accese la tv. Scelse all' istante un canale, che trasmetteva 24 h su 24 musica. Aveva voglia di fare le pulizie con la musica da sottofondo, agitando la mazza come se fosse l' asta di un microfono. C' era il videoclip della nuova canzone di una popstar americana, che nel videoclip correva a torso nudo insieme a una modella mentre un gruppo di uomini li perseguitava rincorrendoli. La melodia era molto ritmata, ma molto monotona, nonostante ciò però, Arianna si lasciò prendere da quella canzone saltando e ballando trascinando quella mazza e sentendosi come una vera e propria popstar. Dal cantante americano che correva a torso nudo si passò a una cantante, che strimpellava una chitarra con degli occhi truccati sulla guancia. Questa canzone con questo video quasi inquietante finì subito, poi si sentì forte la sigla del telegiornale, Arianna tornò a concentrarsi sulla pezza, ma la voce della giornalista le portò nella sua allegria una notizia tale che sembrò che prendesse Arianna per i capelli per scaraventarla nel terrore puro. <<Apriamo questa edizione del nostro telegiornale parlando dell' uccisione di Daniela Ferrante per mano di Alessandro Virigni>>. Quando Arianna sentì il suo nome si sentì mancare, come se avesse ricevuto un durissimo colpo nello stomaco. La giornalista stava ancora parlando <<Alessandro Virigni di anni 24, è stato colto sul fatto da una delle domestiche, che lavoravano nella villa della famiglia Ferrante, con il pugnale impugnato. Lui e la vittima dovevano sposarsi e lei aspettava un figlio da lui. Virigni non voleva affatto questo bambino, per questa ragione si sarebbe introdotto a notte inoltrata nella villa della signora per poi pugnalarla nel sonno. Non ha ancora confessato, ma secondo gli investigatori che si occupano del caso, non mancherebbe molto alla confessione di Virigni e questo caso sarebbe ormai prossimo a essere chiuso. Ma ora, passiamo alla prossima notizia...>>.
Arianna non sentì più nulla... non sentì più l' universi intorno a sé, perché quella notizia glielo aveva distretto, si ritrovò con le ginocchia per terra e i pezzi di quell' universo che era appena esploso volavano taglienti e acuminati come schegge strappandole la pelle, distruggendole tutte e innescando altre e infinite esplosioni dentro di lei. Sembrò a un certo punto che una nebbia fitta fosse calata in quella stanza, una nebbia che sembrava una nube di polvere causata dal corpo di Arianna e dal suo universo, che stava andando in macerie.... Mentre tutta la felicità si parcellizzava in milioni di pezzi, solo una cosa restava intatta: era sicura dell' innocenza di Alessandro, perché lei era giunta fino alla sua anima e lo aveva conosciuto davvero, forse neanche lui conosceva bene se stesso quanto lo conosceva lei. A un certo punto Arianna sentì dietro la porta d' ingresso delle forti e violente spallate. Come una bambina sorrise e sperò che fosse Alessandro, che la giornalista avesse sbagliato o che più semplicemente fosse solo e semplicemente un sogno. Ma quando fu data l' ultima spallata e si aprì la porta, andò in mille pezzi anche quella speranza: non era Alessandro, Arianna non conosceva quel volto. <<Ciao>> le disse con un sorriso sardonico quella figura a lei estranea, mentre con una mano si abbassava il cappuccio nero mostrando i suoi lunghi capelli rossi. Arianna restò immobile, guardava in direzione di quella ragazza, una bellezza davvero molto sensuale, ma anche un qualcosa di molto minaccioso in quelle labbra carnose, che formavano un sorriso.
<<Chi sei?>> fu l' unica cosa che riuscì a dirle Arianna, restando sempre in ginocchio.
<<Sono Fiamma Virigni>> rispose molto serena, come se quella fosse una situazione normalissima. Arianna la guardò con una espressione confusa, perché era certa di aver capito male. <<Virigni?>> ripeté debolmente Arianna. Fiamma annuì decisa, poi estrasse una pistola, la puntò contro Arianna e restò così. <<Cosa ti ho fatto io?>> le chiese Arianna.
<<Tu niente..>> rispose tranquilla Fiamma <<Infatti, non voglio ucciderti, Arianna Bellanima. Voglio solo che tu collabori>>.
<<Cosa dovrei fare?>> le domandò Arianna confusa, alzandosi in piedi molto lentamente.
Fiamma sorrise, le si avvicinò, le scostò i capelli dalla fronte, dal viso, abbassò la pistola e si fece sempre più vicina ad Arianna, finché le loro labbra non furono a pochi millimetri di distanza. La baciò con la lingua, Arianna si ritrasse e Fiamma scoppiò a ridere. <<Sai perché ti ho baciata?>> rise Fiamma. Arianna scosse la testa.
<<Questo bacio te lo manda la tua amica lesbica, Cristina. So che non mi aveva vista in faccia, ma lei mi aveva vista quando ho sparato a Chuck Norris e non volevo che pensandoci ricordasse altri dettagli, così l' ho uccisa. Ah e poi il mio fratellino dovrà perdonarmi, io ti giuro che non volevo incastrarlo, non voleva neppure uccidere il suo presunto figliolo, ma purtroppo era nell' utero di Daniela Ferrante, che a lungo ha protetto il suo cornutissimo marito Vincenzo. Mi dispiace tanto anche per la sua giovane amante, ma si trovava in auto con quell' assassino, quando io ho fatto in modo che avvenisse quell' incidente stradale. Sì, Arianna, li ho uccisi tutti io, ma vuoi sapere la verità? Non mi dispiace proprio di niente, perché loro per primi mi hanno fatto del male. Chi dice che al male si risponde col bene, è un ipocrita. Al male si risponde col male, perché chi fa del male non capisce mai il bene. Ucciderei volentieri anche te, ti giuro che non me ne frega niente di te, perciò ti fredderei in un attimo. Però, vedi, io voglio liberare mio fratello Alessandro e ho bisogno della persona che lo ama di più per farlo, ecco perché non ti ucciderò, ma ti userò come mia alleata...>>. Arianna era rimasta sconvolta, la guardò con gli occhi sgranati e iniziò a gridarle contro <<Puttana! Sei una stronza! Come hai potuto uccidere Cristina? Perché lo hai fatto?..>> si gettò contro Fiamma, che le fece arrivare uno schiaffo fortissimo, che le tolse tutto il fiato.
<<La tua amica aveva visto troppo, mi dispiace solo di lei, ma ero costretta. Ho fatto arrivare alla sua famiglia già un messaggio: il suo corpo è in fondo a una scarpata. Ho fatto in modo che pensino a un tentato stupro>> rispose calma Fiamma.
<<Lei era innocente!>> le urlò contro Arianna, riprendendo fiato.
<<Vuoi denunciarmi? Fallo! Ma prima aiutami a far assolvere mio fratello. Da sola non ce la faresti mai>> le disse con un toni gelido.
<<Vuoi farlo assolvere? Vai dalla polizia e costituisciti>> le gridò Arianna.
Fiamma scosse la testa lentamente <<Mai! Non voglio pagare solo perché ho preteso che fosse fatta giustizia, poi manca il regista principale della morte di mia madre>> spiegò Fianma.
<<E giustamente preferisci incolpare un altro innocente!>> le disse Arianna guardandola con odio.
<<Voglio solo liberare Alessandro, tutto qui>> rispose pacata Fiamma e aggiunse <<Se vuoi denunciarmi per Cristina, fallo pure. Contro di me non troverebbero mai prove, ma mi rallenteresti, perché sarei troppo occupata a difendermi e non potrei liberare in fretta Alessandro. Ho uno studio di avvocati io, lo sai bene>>.
Fiamma le sorrise, sembrava quasi amichevole, poi tese la mano verso Arianna <<Allora, vuoi aiutarmi a liberare Alessandro?>>.
Arianna la guardò, in lei vedeva due aspetti: l' assassina della sua migliore amica e l' unica possibilità per aiutare Alessandro. Era combattuta, sentiva il proprio cuore pulsare a mille, mentre fissava Fiamma incerta su quale aspetto di lei concentrarsi. Decise che si sarebbe alleata prima con lei per aiutare Alessandro, ma poi l' avrebbe denunciata e sbattuta in carcere per dare giustizia alla sua migliore amica. Le strinse la mano e quel contatto le diede una conferma più forte del test del DNA: era incandescente come i Virigni, lei era stata salvata dalle fiamme, eppure era lei stessa una fiamma.

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FINE TERZA PARTE

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