Harry
Sono le sette e cinquanta e controllo insistentemente l'orologio appeso alla parete davanti a me.
Sono ansioso e non so nemmeno quale sia il motivo, forse perché ho paura che mi dica che non verrà con me, forse perché ho paura che il regalo non le piaccia, forse... Forse non lo so, semplicemente ho una paura tremenda di aver sbagliato qualcosa.
Mi do un'ultima veloce occhiata allo specchio per controllare che sia apposto: ho indossato i miei soliti jeans neri, degli stivaletti scuri e una camicia a maniche corte bianca con alcune foglie disegnate su di essa.
Prendo il mio cappotto e, dopo averlo indossato, prendo il regalo di Caroline, dirigendomi poi verso la sua stanza.
Manchiamo solo noi alla festa, gli altri sono già al locale; spero vada tutto secondo i piani.
Sospiro un paio di volte appena mi trovo davanti alla sua porta, sono abbastanza agitato ma allo stesso tempo non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando scoprirà della festa a sorpresa e del regalo che le ho fatto.
Busso due o tre volte, finché non vedo la porta aprirsi e Caroline si piazza davanti a me indossando il vestito che le ho regalato.
Le sta meglio di quanto immaginassi: la gonna le ricade perfettamente lungo le gambe snelle che si intravedono leggermente a causa della sua trasparenza.
Il vestito le aderisce perfettamente i fianchi e la scollatura le scende precipitosamente, facendomi mordere inconsciamente un labbro e lasciando intravedere il tatuaggio sulla clavicola.
Le scarpe sono delle semplici All Star bianche, ma le stanno bene comunque.
I capelli le ricadono lungo le spalle e il trucco è semplice come sempre.
«Ciao Harry.» mi abbraccia. «Grazie per il vestito e per la cena, davvero.» mi sussurra all'orecchio e non faccio a meno di sorriderle ampiamente.
Prende il cappotto e ci dirigiamo verso la mia auto e noto che è felice, lo percepisco dal sorriso che non smette di levarsi dal viso.
«In quale ristorante andiamo?» mi chiede, voltandosi verso di me e spostandosi alcune ciocche di capelli dietro l'orecchio.
«È una sorpresa.» le faccio un occhiolino e fa il broncio, facendomi ridacchiare leggermente.
Perché è così bella anche quando mette il broncio?
Dopo qualche minuto arriviamo, scendo dall'auto e mi dirigo verso la sua portiera, aprendola e poggiandole la mano così che possa aiutarla a scendere dal veicolo.
«Grazie.» mi dice con un velo di voce, facendomi intuire che, forse, è leggermente in imbarazzo: non credo che si sia mai trovata in una situazione del genere.
«Devo coprirti gli occhi.» le dico.
«Perché?» corruga la fronte.
«Lasciami fare.» le sussurro, andando di fianco a lei e poggiandole delicatamente entrambe le mani sui suoi occhi, rabbrividendo quando le sue mani si agganciano ai miei polsi.
«Harry, dove mi stai portando?» ridacchia.
«Ti fidi di me?» le chiedo, sperando in un 'si', ed è ciò che ricevo subito dopo.
Proseguiamo dritti verso il locale e apro la porta, non vedendo nulla, così le levo le mani dagli occhi e vedo Caroline corrugare la fronte, per poi voltarsi verso di me con aria confusa.
«Buon compleanno.» le luci dai mille colori si accendono improvvisamente e tutti escono da sotto i tavoli o da altri nascondigli, alzando le braccia e urlando a squarciagola.
«Oh, Harry!» si porta una mano alla bocca e mi abbraccia improvvisamente, la stringo forte a me e rimaniamo così per qualche minuto, finché non si stacca e si precipita prima verso Jade, poi verso Logan e Ethan che abbraccia affettuosamente.
Ringrazia tutti gli altri per non so quanto tempo, continuando a scrutare il locale attorno a se.
«Grazie mille, non potete capire quanto sia felice in questo momento.» esclama la mora, sorridendo a più non posso.
Subito dopo le luci si spengono e ne rimangono solo alcune, facendo poi partire la musica e notando il mucchio di persone che si allargano verso la stanza, occupandola tutta.
«È stata una sorpresa bellissima, grazie per tutto, per il vestito, per la festa, per essermi stato vicino sempre. Ti voglio un gran bene.» Caroline si è avvicinata a me durante la serata per sussurrarmi ciò e per abbracciarmi un'altra volta.
«Sono felice che il vestito e la festa ti siano piaciuti, spero ti piacerà anche il mio regalo.» le scocco un occhiolino.
«Mi hai fatto un regalo? Harry non dovevi! Hai già fatto fin troppo.»
«Vieni.» le prendo la mano e la conduco fuori dal locale dopo aver preso una scatolina dalla tasca del mio cappotto.
Fuori fa freddo, ma non mi importa, quello che mi importa è darle il suo regalo e vederla felice.
«Sto morendo di freddo, non possiamo tornare dentro?» mi implora la mora, sfregandosi velocemente le mani su entrambe le braccia.
In effetti credo che stia congelando, il vestito è molto scollato, quindi prendo subito il mio cappotto e poi esco nuovamente dal locale porgendoglielo.
Mi ringrazia e, dopo esserci seduti su un tavolino, le consegno il mio regalo.
«Auguri.» le sorrido.
Caroline apre la scatola e ne estrae due biglietti: «Parigi?» sgrana gli occhi.
«S-si, non ti piace?» non capisco se la sua reazione è positiva o negativa, spero con tutto il cuore che le sia piaciuto.
«Harry scherzi? È il regalo migliore che mi potessi fare, davvero.» il battito del mio cuore si destabilizza e le apro le braccia per accoglierla in un caloroso abbraccio che accetta frettolosamente.
«Ti voglio tanto bene.» le sussurro all'orecchio, mentre siamo ancora un corpo unico.
«Ne ho presi due, nel caso volessi andarci con Jade o Logan o qualche altro tuo amico, magari volevi andarci anche...»
«Con te.» mi fermo improvvisamente sentendo le parole di Caroline. «Voglio andare a Parigi con te Harry.»
«Sicura? Non lo so, magari...»
«Sì Harry, non mi rompere le palle, voglio andare a Parigi con te, non si discute.» risponde ridacchiando, facendo poi ridere anche me e accettando la sua richiesta di andare a Parigi con grande entusiasmo.
Non vedo l'ora di partire, ho preso i biglietti per l'aereo che partiva il prima possibile, quindi fra tre giorni esatti io e Caroline saremmo in giro per la Francia a vedere il Louvre, la Torre Eiffel, Mulin Rouge e chissà quante altre cose.
Gireremo le strade di notte, magari alle tre del mattino, andremo a mangiare tantissimi tipi di cibo, dormiremo nella stessa stanza, magari in una camera d'albergo proprio in centro città.
Gireremo tutti i negozi possibili, da quello d'abbigliamento, a quelli in cui vendono cose stupide.
«Harry mi hai sentito?» scuoto leggermente la testa, come per scacciare via tutti quei pensieri, quando vedo Caroline piazzata davanti a me che si morde il labbro, forse per il troppo freddo.
Mi alzo leggermente dalla sedia e le prendo il viso arrossato a causa dell'aria gelida fra le mani e poso le mie labbra sulle sue.
Perché ho aspettato così tanto?
![](https://img.wattpad.com/cover/53489155-288-k591861.jpg)
STAI LEGGENDO
My drug » h.s.
Fanfiction[...] Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e la vedo sorridere e poi passarsi la lingua sulle labbra per ammorbidirle. Non resisto più, il mio autocontrollo è sotto zero: le prendo il viso fra le mani e la bacio, chiedendo con la lingua...