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Mi sveglio e, solo dopo essermi girato dal lato opposto, noto che Caroline è accanto a me.

Sorrido ricordando ciò che è successo ieri e le accarezzo i capelli mori distesi sul mio letto.

Le metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poco dopo noto che sta strizzando gli occhi e questo vuol dire che si sta svegliando.

Appena li apre se li stropiccia con le mani e si volta verso di me sorridendomi dolcemente e poggiando la testa sulla mia spalla nuda.

Con l'indice traccia il contorno del tatuaggio a forma di farfalla che ho sulla pancia e mi godo quel momento per qualche minuto mentre le accarezzo i capelli.

«Sei ancora arrabbiato con me?» mi sussurra, alzando i suoi occhi marroni verso i miei verdi.

Scuoto la testa e mi sorride ed io faccio lo stesso: «Però non farlo più.» la ammonisco.

Alza la testa e si gira leggermente verso di me, coprendosi il corpo ancora nudo con le lenzuola bianche.

«Volevo aiutarvi, non volevo creare problemi.» si scusa, abbassando gli occhi e continuando a creare cerchi immaginari sui miei tatuaggi.

Le accarezzo una guancia: «Chissà cosa avrebbero potuto farti quei ragazzi.» scuoto la testa. «Comunque non abbiamo fatto nulla, il capo non c'era.»

«E come farete ora?» la sua voce è calma e sussurrata, riesco a sentire il suo fiato caldo sul mio petto.

«Io e Logan terremo questo piano, agiremo un'altra volta.» le rispondo mentre continuo a guardarla accarezzarmi il corpo.

Il suo tocco è così lento e mi rilassa tutto il corpo.

«Immagino che non potrò aiutarvi.» sbuffa e ridacchio nel vederla mettere il broncio.

«Lo sai che non voglio che ti succeda nulla.» le ripeto per ormai la centesima volta.

Caroline si limita ad annuire, poi si alza e sotto il mio sguardo si rimette l'intimo: «Credo che debba andare, altrimenti qualcuno si insospettirebbe.» dice poco dopo.

Mi siedo sul letto e raccolgo da terra i boxer e li indosso, poi mi avvicino a lei che tiene in mano una maglietta ed è ancora in intimo.

«Farò il possibile.» le sussurro sulle labbra.

Annuisce con la testa e mi stampa un bacio di esse; le prendo le mani e le accarezzo i polsi con i segni rossi.

«Scusa.» le bacio i polsi e lei scuote la testa: «Scusa anche a te.» ridacchia.

Aggrotto la fronte e subito dopo mi porta davanti allo specchio, mi fa girare e noto dei graffi sulla schiena.

Noto anche un succhiotto sul collo e sorrido per qualche secondo poi ridacchio leggermente e la bacio di nuovo poggiando le mani sui suoi fianchi: «Scuse accettate.»

Finisce di vestirsi e si da una sistemata in bagno, appena esce mi saluta e sgattaiola velocemente verso la sua stanza: c'è ancora la possibilità che qualcuno ci veda e non voglio che succeda.

Cinque giorni dopo

É da qualche minuto che me ne sto nella mensa a mangiare qualcosa mentre continuo a guardare Caroline nel tavolo in fondo alla stanza.

Sta pranzando con Jade, Ethan e un'altra ragazza che non conosco, credo faccia parte di uno dei suoi corsi.

Il fatto che stia mangiando con Ethan mi fa innervosire, per colpa sua la stavo per perdere.

Odio il fatto che Caroline non si renda conto di quando sia idiota, ma l'importante è che non faccia più uso di quella robaccia.

Sento il telefono squillare e sbuffo mentre lo sfilo dalla tasca posteriore dei pantaloni e accetto la chiamata notando che è da parte di Logan.

«Ciao Harry. Puoi venire da me appena puoi? Ho una grande notizia da darti.» non so di cosa possa trattarsi, ma accetto e ci diamo appuntamento al suo appartamento fra un quarto d'ora circa.

Mi alzo dal tavolo subito dopo aver finito di pranzare e do un'ultima occhiata a Caroline, che si volta verso di me e mi accenna un sorriso che ricambio prima di uscire dalla mensa e dirigermi verso il parcheggio per salire sulla mia auto e andare da Logan.

Arrivo poco dopo davanti a casa sua: è gialla e ha un piccolo giardino dove c'è un tavolo e alcune sedie.

Alcuni gradini mi conducono alla porta marrone che si apre mostrandomi la figura del biondo che sorride: «Ciao Styles.» ci diamo il cinque e mi fa entrare nel suo appartamento.

Ci avviamo verso il divano e mi offre una birra, così accetto e gli faccio cenno con il capo di dirmi il motivo per cui dovevo andare da lui.

«Domani Josh sarà da Cloe's Bar verso le sette di sera, me lo ha detto James.» beve un sorso della sua birra. «Questa volta ce la facciamo.»

Mi spunta un piccolo sorriso e anche io, come il biondo, bevo un sorso di birra: «Vieni domani verso le sette e mezzo al campus, chiederemo le auto in prestito agli stessi ragazzi dell'altra volta.»

«Va bene. Spero vada tutto secondo i piani, mi dispiace che tu debba startene lontano da Caroline, si vede che ti piace.» poggia la bottiglia vuota sul tavolino di vetro provocando un tintinnio.

«Anche io lo spero, odio dover starle lontano.» sospiro. «Spero anche che questa volta non si metta in mezzo.» stringo i pugni ripensando a tutte quelle mani che scorrevano sul suo corpo.

«Chiederò a Jade di tenerla d'occhio, non ti preoccupare.» si alza dal divano. «Spero riuscirai a riavere la tua Caroline.»

My drug » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora