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Harry
Sono le nove e meno dieci, tra pochi minuti io e Logan attueremo il nostro piano per mettere nei guai Josh.

Abbiamo due auto ciascuno che abbiamo chiesto in prestito a due sfigati del campus che frequentano il mio corso, sappiamo che non fanno uso di droga o cose del genere quindi nell'auto, se verrà ispezionata, non ci sarà nulla.

Io e Logan abbiamo ideato il piano in ogni minimo dettaglio, siamo sicuri al 99,9% che funzionerà.

Deve funzionare.

Sto aspettando che Logan venga a chiamarmi in stanza, mi ha mandato un messaggio poco fa che stava partendo dal suo appartamento per venire qua.

Se riusciremo a sbatterlo in prigione, Caroline starà in pace e io pure.

Ormai non la sento da molto tempo e non so come si senta, spero che senta la mia mancanza come io sento la sua.

Sono riuscito a vederla solo due volte, non l'ho più vista sorridere da quando abbiamo litigato.

Credo si sia trattata di una quesitone di stress, non credo che io e lei abbiamo chiuso per una stupidaggine del genere, solo per alcuni fraintendimenti da parte sua.

Lo spero, perché a me manca moltissimo.

Era sicuramente frustrata da tutta questa situazione, lo sarei anche io se fossi nei suoi panni e quindi capisco che si sia arrabbiata con me per qualche stupidaggine; ho solo paura che resti arrabbiata per sempre.

Sento bussare alla porta e capisco che è Logan, quindi prendo le chiavi dell'auto che ho preso in prestito ed esco dalla stanza, ritrovandomi il biondo con una felpa più larga del solito e i jeans neri uguali ai miei.

«Dai, gli spacchiamo il culo.» scherza il biondo.

Sta cercando di tranquillizzarmi, è da ormai un po' di tempo che penso a questo piano.

Sono sicuro che funzionerà, ma ho pur sempre paura.

La legge in America fa schifo, potrebbero farlo uscire di prigione già il giorno dopo.

Ad alcune persone è capitato che facessero così: ti fai una notte in cella per spaccio di droga e il giorno dopo sei già fuori a procurartene altra.

Ma ci sono altri casi in cui ti sconti una pena di qualche mese o addirittura anni, dipende da quanto grave sia la questione.

Io spero con tutto me stesso che succeda la seconda delle due ipotesi.

Saliamo entrambi sulla propria auto e ci lanciamo uno sguardo: lo facciamo sempre prima di fare qualcosa che potrebbe farci andare nei casini, è come un segnale per dire: "andrà tutto bene; se tu affondi, io affondo con te."

Vedo l'edificio delle stanze femminili attaccato a quello maschile con le luci delle camere quasi tutte spente, solo alcune sono ancora accese.

Cerco la stanza di Caroline tra tutte le altre: la sua luce è ancora accesa, starà leggendo qualche libro.

Appena mettiamo in moto ci dirigiamo al locale non molto distante dal campus.

Scegliamo un parcheggio vicino all'entrata, così da poter scappare con più facilità.

«Amico basta pensarci, non ora almeno.» Logan mi riscuote dai pensieri, stavo pensando ancora a Caroline.

Ormai non faccio altro che pensare a lei e credo che il biondo abbia ragione, in questo momento non devo pensarla o andrà tutto a rotoli.

Gli accenno un sorriso come risposta e ci avviciniamo al locale e, subito dopo essere entrati, ci dividiamo per cercare il capo.

«Hey Styles, ci si rivede.» sento dire alle mie spalle, così mi giro e noto Fred sorridermi amaramente.

My drug » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora