49 - mission

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«Di cosa avete parlato?» chiede Caroline entrando nella stanza con cautela.

Suo padre è uscito da poco, dopo tutto ciò che mi ha detto siamo rimasti a parlare un po' tra di noi, è un tipo apposto, mi piace.

«Oh nulla, voleva conoscermi.» mento, sorridendole teneramente.

Resta in silenzio senza aggiungere altro, prende la borsa in pelle che aveva lasciato sulla sedia e si avvicina a me: «Devo andare, vengo a trovarti domani sera.» mi lascia un bacio sulle labbra e se ne va via, sembra strana.

È come se avesse in mente qualcosa, o come se le stesse passando per la testa un'idea o un dubbio, non riesco a capire cos'abbia, ma so che c'è qualcosa che non va, lo vedo dai suoi occhi.

Caroline

Esco dall'ospedale e mi dirigo da Logan che mi accompagna a casa con l'auto; mi dirigo subito nella mia camera, la casa è vuota, ci sono solo io.

Devo andare da Josh, devo risolvere tutta questa storia perché non ne posso più, non mi va di essere seguita dovunque vado con la paura che da un momento all'altro qualcuno potrebbe rapirmi nuovamente.

Non so dove sia Josh di preciso e sicuramente non posso cercarlo per tutta la città, quindi ho preso il numero dal telefono di Harry per poterlo rintracciare più facilmente.

Non so in che rischio sto andando incontro, non so cosa succederà quando ci incontreremo, ma so che se Harry lo verrebbe a sapere si arrabbierebbe tantissimo.

Digito il numero e lo chiamo, sento alcuni squilli, poi una voce roca risponde: «Chi è?»

Ci metto un attimo a rispondere, cerco di fare mente locale su cosa devo dire, ma tutto sembra essersi cancellato dalla mia mente.

«Caroline.» rispondo secca, sentendo il cuore tamburellarmi il petto.

«Caroline? Mh... Che vorrai mai dirmi!» risponde sarcastico, forse con un pizzico di malizia.

«Possiamo incontrarci? Ho un... Un affare da proporti.» sento il fiato mancarmi pian a piano, ma cerco di respirare con calma.

«Percorri la sessantesima, a destra c'è una strada sterrata e in fondo vedrai un bar, ci troviamo li fra mezz'ora. Sono curioso di cosa vorrai fare piccola.» aggancia e rimango col fiato sospeso per qualche secondo.

Me ne sto seduta sulla sedia della scrivania della mia camera per fare mente locale, tra poco andrò da Josh in un posto che non conosco a chiedergli un favore, spero che non vada nulla storto perché se Harry venisse a sapere qualcosa si infurierebbe.

Esco di casa e salgo sull'auto nera parcheggiata nel viale, metto la cintura e faccio un profondo respiro, poi parto dirigendomi verso il luogo di cui ha parlato il capo.

La strada è un po' lunga, ma riesco ad arrivare in tempo, vedo già il furgone di Josh nel parcheggio quindi intuisco che sia già dentro al bar.

Parcheggio l'auto vicino alla sua e scendo, ci sono molte moto da motociclista e già da questo capisco che in quel bar non ci sarà gente apposto o sobria.

Mi dirigo piano piano verso l'entrata, il bar è grande e un po' malandato, alcuni motociclisti stanno fumando qualcosa poco più lontano da me, mentre mi lanciano qualche occhiata.

Non ci faccio caso e spingo la porta davanti a me, ci sono molti tavoli rotondi in legno che occupano la grande sala, appoggiati ad essi ci sono bicchieri di birra o qualche altro alcolico, il lungo bancone in legno scuro è in fondo, dove alcune ragazze, non molto vestite, portano da bere agli uomini.

Scruto la sala intorno a me in cerca di Josh, tra gli schiamazzi riesco a sentire un fischio e mi volto, Josh è seduto ad un tavolo con una bottiglia di birra in mano.

Mi dirigo verso di lui sedendomi davanti, beve un sorso e poggia la bottiglia sul tavolo, poi alza il viso e mi sorride: «Dimmi tutto piccola.»

Deglutisco, poi incomincio a parlare: «Avrei un patto, tra me e te.» mi fa cenno di continuare, e così faccio: «Farò qualcosa, qualunque cosa tu vorrai, ma lasciaci in pace, non vogliamo più avere a che fare con questa storia.»

«Mh, avrei tante cose da poterti far fare.» mi guarda con malizia, sgrano leggermente gli occhi capendo cosa vuole fare. «Ma ho in mente dell'altro.» tiro un sospiro di sollievo.

«C'è una villa alla Denver Street, ci abitano i McConley e possiedo oggetti di valore che non tutti possono possedere,  voglio che tu entri in quella villa e prendi più gioielli possibili.»

«Rubare in una villa? Avranno milioni di telecamere e sistemi d'allarme, non riuscirei nemmeno a scavalcare il cancello che ci sarà già la polizia dietro di me!» rispondo stupefatta, non riuscirei mai a farlo, mi sbatteranno in prigione subito.

«Caroline, sono uno dei mafiosi più conosciuti d'America, so muovermi come nessuno sa fare, se mi ascolterai attentamente non ci saranno problemi e ne uscirai con le tasche pieni di gioielli.» tira fuori dalla tasca un foglio, lo apre e si presenta una pianta, probabilmente della villa.

«Questa è la villa, ogni stanza, ogni singola parte della villa è qua, è stata rubata durante le costruzioni, quindi non c'è nulla di sbagliato. Ora ti spiego cosa dovrai fare: salirai sul cancello e percorrerai il muretto, non dovrai scendere subito perché c'è un cane che però è legato, quindi percorrerai il muretto fino ad andare dietro alla casa poi scenderai ed entrerai dalla porta sul retro.
Su di essa c'è un codice, con un cacciavite svitalo e ci troverai tre fili, devi tagliare quello verde, disattiverai tutti i sistemi di allarme.
La porta nel retro è di un materiale non molto resistente, con una forcina riuscirai ad aprirla, poi ti basta seguire la mappa, ma attenta alle telecamere, nella camera da letto che si trova al secondo piano c'è un interruttore, disattivali e non andranno più le telecamere. Dopodiché avrai la casa a tua disposizione, quando uscirai arrampicati sempre sul muretto e percorrilo tutto, poi scendi.
Metterai questo passamontagna per non farti riconoscere appena entrerai dato che le telecamere andranno ancora per qualche minuto prima di disattivarle.» annuisco con la testa e prendo sia il passamontagna sia la mappa e annuisco, poi mi alzo dirigendomi verso l'uscita.

La villa sarà libera domani notte, i McConley andranno in Italia per una vacanza di una settimana; Harry sarà all'oscuro di tutto.

Nota Autore:

Il prossimo capitolo arriverà in ritardo, devo ancora scriverlo quindi ci metterò un po', sono impegnata con la scuola e altro ma cercherò di farlo uscire il prima possibile.
Mancano ancora due o tre capitoli e poi la storia sarà definitivamente conclusa, per il momento non ho intenzione di scrivere un'altra storia, vedremo più in avanti.
Se vi va leggete I'm here for you » n.h. che è ormai vecchia di un anno ma vabbe, potrebbe piacervi anche se non la ritengo molto bella.
E nulla, ho detto tutto, ciao! 🤑

My drug » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora