35 - we're strong

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Appena ritorno al campus invio un messaggio a Caroline, ma con un telefono vecchio; è quello che avevo l'anno scorso.

Ci inserisco una vecchia carta telefonica e le mando il messaggio: non voglio inviare un messaggio con il mio telefono o con qualche altro dispositivo che possa identificarmi perché due anni fa è stato ammazzato uno dei nostri che, non volendo eseguire un ordine, cercò di spifferare tutto alla polizia, ma Josh lo fermò in tempo grazie ad un non so cosa che riesce a rintracciarci e a trovare ciò che facciamo: con chi messaggio, chi telefono, ogni singola cosa.

Avendo un numero telefonico diverso non possono farlo quindi non sapranno mai che dirò la verità a Caroline.

Perché si, le dirò tutto, non voglio avere segreti con lei, le spiegherò tutta questa fottuta storia anche se non so se riusciremo a trovare una soluzione.

-Sono Harry, devo parlarti, ma non puoi venire da me, ascoltami: non farlo. Fai come ti dico, ti prego. Chiamami a questo numero.-

Dopo qualche minuto mi chiama e accetto la telefonata: «Caroline.» la chiamo affannosamente.

Non saprei nemmeno da dove iniziare, non so come dirle tutto questo, non so come risolvere questa storia.

«Harry? Sei tu? Pensavo fosse qualcuno che volesse farmi uno scherzo.» ridacchia.

Non so per quanto tempo riderà ancora.

«Sì, sono io. Piccola ascoltami, è tutto un fottuto casino, non so come uscirne fuori, davvero.» continuo ad andare avanti ed indietro per la stanza, torturandomi i capelli con una mano e sbirciando alcune volte fuori dalla piccola finestra posta sopra alla scrivania.

«Mi stai spaventando, che è successo? Posso venire da te?» domanda.

«No, Caroline stai lì e non muoverti, non sbirciare fuori dalla finestra, capirebbero tutto.» le spiego velocemente e parlando velocemente.

«Capirebbero tutto? Chi? Harry che succede?» domanda frettolosamente.

«Sei con Jade?»

Dio mio se è un casino tutta questa storia.

«No, dorme da una sua amica, perché?»

«Spegni la luce, capirebbero che sei al telefono con me. Fai come ti dico.» non mi risponde, ma riesco a sentire il rumore dell'interruttore e butto fuori un'alta boccata d'aria.

Sto finendo l'aria, mi sento come soffocare, questa situazione sta iniziando a snervarmi.

«Ora puoi spiegarmi tutto?» mi domanda per la millesima volta.

«Prima sono andato dal mio capo e mi hanno detto che devo uccidere una persona che tu conosci molto bene, ma se non lo faccio... Faranno qualcosa a te.» sospiro.

Non posso permettere a nessuno di toccare la mia Caroline, farei di tutto per proteggerla.

«C-chi dovresti ammazzare?» percepisco la paura che ha e Dio quanto mi dispiace averla portata in tutto questo dannato casino.

Non saremmo dovuti arrivare a questo punto, a questa sintonia tra noi intendo.

Dovevamo stare lontani, io da lei e lei da me: le sto distruggendo pian piano ciò che ha davanti a sé ed è l'ultima cosa che vorrei.

L'ho portata negli abissi in cui ero da tempo.

«Non lo farò, okay? Non farò nulla del genere, mi credi?» la mia voce trema, ho paura della sua risposta.

«Harry io ti credo, ma ti prego, dimmi chi è.»

Lo devo fare, glielo devo dire una volta per tutte, non posso starmene zitto o non concluderemo mai nulla.

«Tuo padre.» tra noi cala un silenzio straziante per qualche minuto, riesco a sentire il suo fiato pesante e il mio cuore battere più velocemente del previsto.

Dopo qualche minuto ancora riesce a parlare: «Stupide campagne antidroga.» è l'unica cosa che riesce a dire.

Vorrei correre in camera sua ed abbracciarla forte, vorrei farle sentire che ci sono per lei, che non succederà mai nulla.

Guardo fuori dalla finestra con attenzione spostando leggermente la tendina: il furgone nero è ancora parcheggiato fuori, so che sono loro.

Avevo visto lo stesso furgone inseguirmi mentre me ne stavo andando via dalla baracca e l'ho visto parcheggiare qua al campus: nessuno ha una macchina del genere; scommetterei tutti i miei beni che in quella fottuta auto ci sono quei bastardi pronti a combinare casini.

Ma non stasera.

Non quando c'è di mezzo Caroline.

«Che hai intenzione di fare?» domanda poi.

«Non lo so, ma non seguirò sicuramente i suoi ordini del cazzo e non permetterò che ti facciano del male, questo è certo.» sospiro. «Chiederò a qualcuno di aiutarmi, magari Logan, riusciremo a fare qualcosa, te lo prometto.»

«Anche io posso aiutarvi.» propone.

«Non se ne parla proprio! Tu stanne fuori, non voglio perdere anche te.»

Il solo pensiero che possa perdere anche Caroline mi fa male come se mi trafiggessero il petto con una lama tagliente.

«Se proteggere mio padre vuol dire rischiare la vita, allora lo proteggerò ad ogni costo.» so che se ribatterei, staremmo qui per altre due ore; discutere con lei sarebbe una causa persa.

«Okay.» rispondo frustrato.

Farà qualche piccolo favore, il lavoro grande spetterà a me.

«Come fanno a conoscermi?» mi chiede dopo qualche istante.

Nel frattempo mi sono sdraiato sul letto a fissare il soffitto bianco e ad immaginarmi il volto di Caroline.

«Non lo so, non me lo ha voluto dire. Se sanno che stiamo insieme vuol dire che ci hanno pedinato fino a Parigi.»

Che gente del cazzo.

«Dovremmo stare lontani per quanto Harry? Se non troverai una soluzione in fretta non so quanto potremmo stare assieme. Vederci e non poterci nemmeno salutare per paura che qualcuno ci veda, è così assurda come cosa! Già mi manchi Harry, quanto funzionerà questa cosa?»

È tutto una fottuta merda, Dio.

Diamine, in che casino l'ho portata?

«Ce la faremo Caroline, ti prego non pensare nemmeno una cosa del genere. Anche tu già mi manchi e pensare che potrei perderti per sempre mi fa stare malissimo. Io ti amo.»

«Non lo so Harry, è tutto così complicato. Questa storia, come potremmo risolverla?» sospira. «Ma ti amo anche io.»

Sorrido; è bello sentirselo dire.

Vorrei che fosse qui con me per farmelo dire altre mille volte, magari mentre è distesa accanto a me che gioca con i miei capelli e poggia la sua testa sul mio petto.

Vorrei sentire il suo profumo, i suoi capelli scorrere fra le mie dita, il suo respiro sul mio petto.

Vorrei, ma diamine non posso.

Mi sta uccidendo questa cosa, Caroline mi sta uccidendo.

Lei e la sua bellezza, il suo carattere e il suo modo di fare.

Amo tutto di lei, cazzo è così perfetta.

My drug » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora