My drug » h.s.

14 - logan

Mi girai e tirai un sospiro di sollievo.

«Non ci seguono più.» dico,
ricomponendomi sul sedile e aspettando che il battito del mio cuore si regolarizzi.

«Devi venire nel mio appartamento.» guardo Logan per qualche secondo: perché dovrei andare con lui?

«Per quale motivo?» domando, incrociando le braccia e aspettando che mi dia una motivazione plausibile.

«Sicuramente la polizia ha trovato qualcuno del campus e decideranno di ispezionare ogni studente.
Io sono ancora sotto effetto della droga e tu anche.» credo che abbia ragione quindi mi limito ad annuire e aspetto che ci avviamo verso il suo appartamento che si trova poco distante dal campus.

«Perché non hai voluto prenderti una stanza invece di comprarti un appartamento?» domando, dopo alcuni minuti interminabili di silenzio.

«Voglio essere indipendente e poi preferisco stare in un appartamento dove faccio ciò che voglio, piuttosto di stare in quella stanza minuscola.»

Anche a me sarebbe piaciuto avere un appartamento tutto mio, ma non ho ancora la maggiore età e non credo che mia madre sarebbe d'accordo.

Arriviamo a casa di Logan e scendo dalla macchina, incominciando a scrutare l'appartamento in ogni minimo dettaglio.

Un piccolo sentiero in ciottoli mi accompagna all'ingresso dell'appartamento.

Logan entra per primo e mi fa cenno di accomodarmi su uno dei due divani beige presenti nello spazioso salotto.

«Ti porto al campus domani mattina.» dice, nel frattempo inizio a scrutare il salotto.

Ha le pareti di un verde rilassante, c'è un camino nell'angolo della stanza e, al centro, un tappeto ed un tavolino di vetro.

Alcuni quadri appesi alle pareti lo ritraggono con alcuni suoi amici e a quelli che sembrano i suoi genitori.

Sono felice che abbia un buon rapporto con loro, solitamente quando si cresce, si tende ad allontanarsi sempre più da loro.

Mi stupisco che non ci siano cartine di merendine in giro, oggetti alla rinfusa o altro, di solito i ragazzi sono sempre molto disordinati.

«Vuoi della cioccolata calda?» domanda.

Accetto e mi fa cenno di seguirlo in cucina quindi mi siedo su una delle sedie presenti attorno al tavolo di legno bianco e lo guardo mentre prende due tazzine e le buste col cioccolato in polvere.

«Stasera puoi dormire nella mia stanza, io dormirò sul divano.»

«Non voglio che ti scomodi, davvero. Posso dormire io sul divano, è casa tua dopotutto, hai il diritto di dormire nel tuo letto.» non voglio essere d'intralcio, mi da fastidio esserlo.

È già tanto se mi ha ospitato per la notte.

«Caroline davvero, non ho nessun problema a dormire sul divano.» sghignazza, iniziando a mescolare la polvere al cioccolato nel latte.

«Allora dormiamo insieme.» scrollo le spalle.

«Mh... Okay.» aggiunge un sorriso e mi porge la tazza fumante appena fatta.

Beviamo entrambi la cioccolata e lo ringrazio mentalmente.

Ci voleva proprio in una giornata del genere e sono anche contenta di passare del tempo con Logan.

Trascorriamo il resto della serata sul divano a guardare qualche programma televisivo divertente.

Mi piace passare del tempo con lui, sono felice di averlo conosciuto anche se lo conosco da soli due giorni.

È simpatico e gentile, è piacevole passare del tempo in sua compagnia.

«Andiamo a dormire? Io sono stanco. Se vuoi puoi restare qua finché non ti viene sonno.» si alza dal divano e si stiracchia.

«Vengo anche io.» rispondo.

Spegniamo il televisore e saliamo le scale per raggiungere la camera da letto che si trova subito a destra.

Sento il telefono squillare e leggo la scritta 'Jade' sul display, così accetto la chiamata e mi porto il telefono all'orecchio.

«Jade? Tutto bene?»

«Si, tutto bene, sono riuscita a scappare prima che la polizia entrasse nel locale, tu come stai?» mi sento sollevata a sapere che sta bene e sono felice che mi abbia chiamata per sapere come stessi io.

«Tutto bene, stasera dormo da Logan, non vuole che vada al campus perché dice che la polizia potrebbe cercare lì.» spiego.

«Andrà via tra poco la polizia, sto aspettando che se ne vada, sono in un bar vicino al campus, ci stanno mettendo una vita.» sbuffa, facendomi ridere.

«Come sta Harry?» domando subito dopo, sperando che non gli sia successo nulla.

«È con me, ritorneremo al campus insieme. Devo andare ora, ci vediamo domani.» la saluto anche io chiudendo poi la chiamata.

Per qualche motivo sono gelosa, forse perché lei è con Harry ed io no.

Mi chiedo ancora se loro due stanno o stavano insieme e non riesco a trovare una risposta a tutto ciò.

«Harry? Harry Styles?» domanda il biondo, svegliandomi dai miei pensieri.

«Si, perché?» domando curiosa.

«È un mio carissimo amico, siamo amici dall'età di sedici anni.» mentre parla di lui allarga un gran sorriso e percepisco che i due si vogliono un gran bene.

«Non posso dire lo stesso.» sghignazzo, riferendomi al fatto che io ed Harry non abbiamo un bel rapporto.

«Credo di capire cosa intendi.» sorride. «Voi due non andate d'accordo, giusto?» annuisco.

«È così con tutte le ragazze, ma ha un motivo per farlo.»

«E perché con Jade va d'amore e d'accordo?» domando quasi irritata.

«Beh, questo chiedilo a lui, io non posso dirtelo. So quello che gli è successo e, se avrà la voglia di dirtelo, lo capirai, credimi.» non rispondo, restando in piedi accanto alla porta della camera ed entrando solo poco dopo con Logan davanti a me.

Perché Harry è circondato da tutti questi segreti?

Cosa diamine gli è successo?

Perché Jade è l'unica ragazza con cui va d'accordo?

Perché Jade ha tatuata una 'H' sul collo?

Lei e Harry stavano insieme?

Perché lei e Logan non mi vogliono spiegare cosa sia successo ad Harry?

È davvero così grave quello che gli è accaduto?

Ho mille domande che mi ronzano per la testa e per nessuna di loro ho una risposta, anche solo un'ipotesi.

Ho un'immensa voglia di sapere per quale motivo Harry ha questo atteggiamento con me e con tutte le ragazze che lo circondano, tranne con Jade.

Voglio sapere la verità su tutto e non so perché, forse sto davvero provando qualcosa per Harry, forse mi ha scosso davvero il cuore come temevo.