In infermeria

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<< Il naso è apposto, a parte per il molto sangue uscito che potrebbe portarti giramenti di testa. Se la sente di tornare in classe??>> mi disse l'infermiera scrutandomi nuovamente il volto. Mi faceva molto male il viso e la testa peggio. Ma perdermi un altro giorno di scuola non era possibile.
<<Si, ce la faccio. Però, prima posso vedere la ragazza di prima, Tania?>> chiesi.
<<Intendi la ragazza che ti ha aiutato?? Penso sia in presidenza, ma vado a chiedere e vedo se te la posso portare qui>> disse sorridendo e dirigendosi verso la porta. Appena la chiuse, Lian mi si avvicinò e mi rimproverò <<Tu sei un vero idiota. Ma non di quelli che si incontrano in giro>> si strofinò i lunghi capelli castani <<ma che ti salta per la testa?! Lui ha vinto per 3 anni il campionato di pesi massimi e tu ci provi con la sua ragazza?! Le risposte sono 2 : o sei scemo, o sei un masochista>>
<< Lian, puoi ripetermelo quanto ti pare, ma non cambierà le cose.>> dissi sbuffando
Si girò verso di me e mi guardò con aria sospetta, rilassando il viso
<< Chi era la karateka che non si è neanche fatta sfiorare nella rissa con Conner??>> chiese ridendo. Finalmente era rispuntato il sorriso sul suo volto
<< Si chiama Deborah. La ho conosciuta per caso in palestra. È una tipa un po' strana...e scorbutica...>>
<<Scorbutica ci sarà la scema che ti ha cacciato in questo guaio>> disse una voce che proveniva dalle mie spalle
Mi girai e trovai Deborah, con dei vestiti puliti, che non si dimostrava ancora cambiata d'animo. Ne adrenalina ne paura nel suo sguardo. Questo continuava ad inquietarmi.
Io appena la vidi, scesi dal lettino e dissi
<<Grazie per avermi aiutato. Ma, giusto per precisarlo, me la sarei potuta cavare anche da solo>> dissi avvicinandomi a lei
<<Certo...ti sei messo a scappare...>> disse con mezzo disgusto
<<Era un modo per distrarlo!!!>> urlai, arrossendo. Poi, scuotendo la testa le chiesi <<Che ti ha detto il preside?>>
<< Ma cosa diavolo ti importa?! Sono venuta qui solo perché mi ci ha trascinato l'infermiera>> disse mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
<<...era solo una domanda...>> singhiozzai
Dietro le quinte, c'era Lian, che guardava la scena trattenendo una risata. Deborah, invece, osservava la mia giacca con stranezza. Io lo notai e gli chiesi<< Perché guardi il mio cappotto?>>
Lei, senza alcun permesso, aprì la tasca della mia giacca e trovò la foto. La estrasse, e me la mise davanti al volto, chiedendomi << E tu cosa ci fai con questa, coso??>>
Mi venne l'acqua alla gola ed iniziai a pensare mille modi per giustificarmi.

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