Compleanno?

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<<Mi dispiace...>> dissi accompagnandola alla porta
<<No, mi sono divertita>>
Io le aprii la porta di casa e la scortai fuori. Presi il mio cappotto ed uscii anche io. Andammo in giardino e la feci sedere su un muretto sul retro della casa. Iniziai a baciarla, sfiorandole con i polpastrelli il collo. Lei mi mise le mani sul petto e mi scansò. Corrugò il volto e disse
<<Se ci beccato i tuoi, TI uccidono>>
<<Non me ne frega assolutamente nulla...>>
<<Beh, forse dovresti guardare tua madre che ci osserva dalla finestra>>
Mi girai immediatamente e vidi mia madre scrutarmi attentamente.
<<Deb, penso che tu non gli piaccia>> dissi ironicamente. Era palese che mia madre odiasse Deborah, forse per i suoi modi poco educati o per la benda sull'occhio. Per mia madre chi aveva delle cicatrici sul corpo, era un teppista.
<<Me ne sono accorta>>
Io mi girai verso di lei e continuai a baciarla. Mi ero stancato di stare sotto gli ordini dei miei genitori. Loro, soprattutto mia mamma, non c'erano mai per me. Deborah era l'unica cosa buona che avevo fatto e non me la avrebbero tolta.
Lei si ribellò un po', ma poi mi cinse il collo con le braccia, intrecciando le dita con i miei capelli. Sarei stato così per ore, ma qualcuno pensò bene di rovinare tutto.
<<Jason, sali a casa che fa freddo>> disse mia madre
Deborah staccò le sue labbra dalle mie, ma io ricominciai a baciarla. Feci a mia madre un segno con la mano, per intendere di andarsene e di lasciarci in pace.
<<Jason, ti ho detto di salire>> disse arrabbiata
Io rimasi lì e strinsi forte Deborah. Lei mi sussurrò
<<Tranquillo, non può mica cacciarti di casa>>
Io mi calmai, e la abbracciai forte
<<Jason, è l'ultima volta che te lo ripeto. Se non sali ora, ti puoi scordare di avere una madre>>
<<Come se fino ad ora la avessi avuto>> sussurrai a Deborah. Lei fece un ghigno arrabbiato. Io iniziai a mordicchiarle l'orecchio. Lei si calmò e mi baciò con tranquillità. Sentii la finestra di casa chiudersi
<<Se ne è andata>>
Lei annuì e si staccò da me. Si sistemò la benda ed i vestiti.
<<Deb, non voglio tornare a casa oggi>>
<<Puoi venire da me>> disse indifferentemente
Io, sorrisi e le feci cenno di aspettare. Entrai in casa e scappai in stanza. Persi qualche ricambio, lo misi in uno zaino e uscii velocemente da casa. Quell'ambiente era agonizzante. L'unico mio amico in quella casa era Edward.

Entrammo in casa, dove Soren mi accolse con un sorriso mentre Ellie cucinava. Sharon giocava con dei peluche sul divano, sorvegliata attentamente da Giselle.
<<Oh, ciao Jason!>> mi salutò Ellie
<<Sai che è partito Matthew? Lo hanno preso!>> disse contento e fiero Soren
<<Sono contento per lui>> dissi con un sorriso
<<Mai quanto lui! Ha scattato un sacco di foto di Londra e dice che la adora. Dice che il posto in cui lavora è grande e si guadagna anche bene>> disse Ellie girando qualcosa in pentola.
Deborah guardò il padre e disse
<<Disturba Jason se sta sera rimane qui?>>
Soren disse<<Assolutamente no! Accomodati ragazzo>>
Ellie mi fece un sorriso e disse
<<Menù di oggi: pasta al formaggio, bistecca e budino!>>
Deborah mi prese per mano e mi avvicinò al corridoio. Quando lo fece, Ellie si commosse dicendo
<<La mia bimba...>>
Deborah mi trascinò in stanza, facendomi cenno di sistemare la mia roba
<<Quale è il piano genio? Scappi finché non ti vengono a cercare?>> disse Deborah
<<Ma che ne so. Oggi non voglio più sentire parlare dei miei genitori. Sono pienamente consapevole che non potrò scappare in eterno ma...>>
<<Che giorno è oggi?>>
<<4 gennaio>>
<<Ah...tra 7 giorni>>
<<Tra sette giorni cosa?>>
<<Nulla...>>
Io pensai ad una lotta e la guardai arrabbiata.
<<Non dirmi che sei tornata a lottare>>
Lei scosse la testa e cercò di svicolare. Io la misi spalle alla porta e le baciai il collo.
<<Fa il solletico!!>> disse
<<Dimmi cosa c'è tra sette giorni>>
<<Io mio compleanno, ok? Il mio compleanno, ma ora smettila!!>> disse divertita. Ero sempre contento quando la vedevo sorridere. Ma compleanno?
<<Il tuo compleanno?!? E perché non me lo volevi dire?>>
<<Perché i tuoi sono in crisi e tu non ti puoi permettere di fare pazzie>>
Quanto aveva ragione...

La canzone di oggi, è di una famosa violinista chiamata Lindsey stirling!! Spero vi piaccia

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