Un sorriso

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Finita la buona abbuffata, Giselle e Sharon si erano già abbioccate sul divano ed il pazientissimo Nathan prese tra le braccia la figlia, e sussurrò alla moglie qualcosa. Lei lo bacio e si alzò dal divano seguendo il marito. Matthew era tutta la sera che mi ringraziava per aver coronato il suo sogno ma io in realtà avevo semplicemente mandato un SMS a mia zia, che mi aveva risposto dicendomi di farlo andare ai provini a Londra e che quasi sicuramente lo avrebbero preso.
<<Sono così contento che probabilmente sta notte non dormirò>> disse
<<Matthew, ma dove dormi?>> chiesi incuriosito
<<Io abito nella casa qui di fianco. Ma vengo qui a cenare perché non so cucinare molto bene...>> disse sorridendo
<<Una volta a fatto esplodere la macchinetta del caffè>> disse Deborah che puliva i piatti con la mamma.
<<È stato un incidente!!!>> urlò arrossendo.
Il padre rise e disse
<<Deborah vai a letto che aiuto io la mamma>> disse alzandosi dalla sedia.
Deborah si avviò, senza dire nulla, verso il bagno. Matthew congedò Ellie e Soren e mi ringraziò l'ennesima volta.
Ellie mi mise davanti due tazze di cioccolata calda con i marshmallow e mi disse <<Vai a letto e dai questo a Deborah>> puntando la tazza rossa. Io la ringraziai e andai in stanza dove qualcuno aveva svaligiato il mobile. Poggiai le tazze sulla scrivania e mi tolsi la felpa e poi li maglietta, rimanendo in canotta. Mi tolsi i jeans e mi misi il pantalone di tuta e mi sedetti sulla sedia. Entrò in stanza Deborah: aveva una canotta larga ed era visibile il reggiseno. Inoltre era rigorosamente in mutandine.
<<Deborah!!>> urlai
<<Che vuoi io te lo avevo detto ch...>> osservo la cioccolata e prese la tazza rossa e, posando il cuscino sulla testiera, si sedette sul letto. Io presi la mia ed iniziai a mangiarla. Deborah mi guardò e disse
<<Puoi mangiarla anche a letto>>
<<Si, ma mangiare nel letto superiore non è la migliore delle idee...>>
Lei si alzò, poggiò la tazza nuovamente sul tavolo e, arrampicandosi, prese il cuscino dal letto superiore, e lo posò sulla testiera opposta alla sua. Io la guardai e lei mi disse <<Siediti>>. Ero contento che avesse fatto un gesto così gentile per me. Presi le due cioccolate ed una gliela ridiedi e l'altra la iniziai a mangiare mentre mi sedevo sul letto. Eravamo faccia a faccia e lei, senza perder tempo, disse
<<Perché mi hai baciato, lurido pervertito??>>
Io iniziai ad agitarmi nuovamente. Tentai di svicolare dalla domanda ma fu tutto inutile. Allora le dissi
<<Ma, boh...è da un po' di giorni che ho delle crisi ormonali. Ti chiedo di non farci caso>>
Lei mi guardò inespressiva e disse
<<Sarà, ma purtroppo devo farci caso. È il mio primo bacio>>
Al momento risi, ma poi mi sentii incredibilmente in colpa. La guardai e le dissi
<<Non lo sapevo>> poi scoppiai a ridere. Avevamo quasi 19 anni ormai è non aveva ancora baciato nessuno.
Lei mi lanciò un pupazzetto preso dai comodino in piena fronte
<<Scusa...>> le dissi continuando a ridere
Lei fece un volto strano che non capii immediatamente. Ma poi afferrai e rimasi felicemente sorpreso: stava sorridendo.
Che bel sorriso che aveva, ed il suo occhio si illuminò. Poi si accorse di quello che stava facendo e si coprì la bocca con le mani. Io feci un sorriso e lei disse
<<Non raccontarlo a nessuno o fai la fine del pupazzetto: ti lancio.>> disse tornando inespressiva
<<Si, tranquilla...comunque sappi che sei più carina quando sorridi>> dissi guardandola con un sorriso più grande del precedente
Lei posò la tazza vuota sul comodino. Quando lo fece, notai un tatuaggio sulla spalla. Le chiesi immediatamente
<<Che tatuaggio hai??>>
Si voltò e me lo fece vedere meglio. Era due gatti: uno bianco ed uno nero che si accerchiavano formando lo Yin e lo Yang.
<<Bello!>> affermai
Ma quando si girò, notai anche due enormi cicatrici parallele che le passavano la schiena.
Come faceva ad avere tante cicatrici, era ancora un mistero.

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