<<Sono...rimasto fuori casa. I miei sono partiti per New York e...>> iniziai a raccontargli, ma mi interruppe dicendo
<<Non intendevo questo. Lei...è un po' solitaria. Non ha mai portato a casa nessuno. Ecco il motivo per cui eravamo tutti sorpresi.>>
Fece un sorriso e mi mise la mano sulla spalla e disse
<<Io non so il perché o il come. So solo che ha un amico e ciò non può che rendermi contento>>
Si alzò e se ne andò. Io rimasi paralizzato. Deborah non aveva amici? Neanche uno? Ed io...che ci facevo li?
Mi spuntò un enorme sorriso sul volto ed iniziai a saltellare per la stanza. Ero il primo ed unico amico di Deborah. O almeno credo. Uscii dalla stanza e si trovavano Deborah ed il padre seduti sul divano a guardare un incontro di box, Nathan che sfogliava un giornale e Ellie che continuava a cucinare. La tranquillità che c'era nell'aria in quel momento non la avevo mai sentita in casa mia. Mi avvicinai alla signora che tagliava della verdura e chiesi
<<Posso aiutarla in qualche modo?>>
La signora mi guardò e lusingata disse
<<Sei un ospite. Sta tranquillo, faccio tutto da sola. In fondo sono una cuoca>> dice felicemente canticchiando
<<È una cuoca?>>
<<Si. Mio marito è un avvocato>>
<<E sua figlia Giselle che lavoro fa?>> dissi appoggiandomi su un bancone
<<È una giornalista>>
<<Una famiglia con un milione di lavori diversi>>
Rise e disse <<Già. Mio figlio Matthew vuole diventare un musicista>>
Ero sorpreso. Aveva un alto figlio. Mi spiegai la "M" nella stanza e il cassettone pieno di riviste musicali.
<<Musicista?>>
<<Beh, sì. È un tipo da musica classica. Suona violino e pianoforte>>
<<Spero vivamente riesca ad inserirsi nel mondo della musica...>> mi venne in mente mia zia Lilian, che era direttrice di un'orchestra.
<<Senta, mia zia è direttrice di un'orchestra a Londra. So che è lontano, ma cercavano un pianista>>
Alla signora vennero gli occhi lucidi e mi abbracciò dicendo
<<Grazie!!>>
Io sfilarmi immediatamente il cellulare dalla tasca e inviai un SMS a mia zia. Ellie ricominciò a cucinare con un sorriso quattro volte più grande del precedente. Urlò <<Caro, belle notizie. La zia di questo ragazzo è direttrice di un'orchestra musicale e...>>
<<Matthew...>> dissero contemporaneamente padre e figlia
<<Dove?>> chiese Deborah
<<Londra>>
Si infuriò ed iniziò a dire
<<No, mai. È troppo lontano. Te lo puoi anche scordare>>
<<Ma Deborah è un'occasione imperdibile per tuo fratello>> disse il padre, apprensivamente
Io guardai Deborah e mi avvicinai a lei. Mi sedetti di fianco a lei e le sussurrai
<<Deb, sembri agitata>>
Appena lo feci, sentii le sue spalle rilassarsi. Mi guardò negli occhi e disse
<<È rilassante>>
Io arrossii e mi alzai immediatamente, mi diressi nuovamente verso Ellie chiedendole dove fosse il bagno. Lei me lo puntò ed io corsi.
Entrai e chiusi la porta a chiave. Mi sciacquai il volto. Il mio cuore batteva forte e si poteva addirittura sentire. Avevo il volto secco per il rossore. Iniziai a non capirci più nulla e mi sedetti sul pavimento.
Cosa mi stava succedendo? Non ero più io. Il mio corpo reagiva male quando ero di fianco a Deborah.
Sentii bussare alla porta.
<<Coso, sono io. Stai bene?>>. Era Deborah.
Mi si addolcì il volto. Si era preoccupata per me.
<<Si tranquilla>> dissi con tranquillità
<<Ah!>> fece lei sbraitando <<Mi hai fatto preoccupare! Sei uno scemo!>>
Si era preoccupata ed era arrabbiata con me. Io, quella ragazza non la capivo proprio.
Mi alzai ed aprii la porta. Deborah mi guardava arrabbiata. Poggiò il suo orecchio sul mio petto.
Io impazzii ed iniziai a fare come prima. Lei mi chiese
<<Soffri di qualche malattia cardiaca? Il tuo cuore batte forte>> chiudendo gli occhi
<<N-no!!>> balbettai nervosamente
<<Ma allora perché batte così? Sembra che tu stia per avere un infarto>>
Io la spostai e dissi
<<Ho sete>> con il tono migliore che riuscii ad ottenere. Cercavo di distrarla
<<Non sono la tua schiava. L'acqua è in cucina.>>
Avevo le mani sulle su spalle e la guardavo negli occhi. Il mio cuore non si decideva a fermarsi ed il mio cervello penso a 200.000 cose diverse. Pensai e guardai le sue labbra Avvicinai le mie labbra alle sue e premetti leggermente.
Ora, ero consapevole del fatto che eravamo a casa dei suoi genitori e che dopo questo avrebbe potuto scaricare una furia omicida contro di me, ma il mio cuore ebbe la meglio sul mio cervello.
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Sei la mia miglior paura
RomanceJason è un ragazzo che ha principalmente 3 passioni : il basket, i videogiochi sparatutto, e le belle ragazze. La sua ultima passione è dovuta dal fatto che Jason è un bel ragazzo con dei capelli castani corti, degli addominali scolpiti e degli occh...