L'occhio destro

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Le sue labbra emanavano un tepore indescrivibile. Quel momento era indescrivibile. Lei era indescrivibile.
Lei mise le mani sul mio petto e tentò di scostarmi. Io mi allontanai e ci guardando con il tipico sguardo da " Che cavolo abbiamo combinato".
Si sentì la mamma gridare <<Qualcuno potrebbe venire ad apparecchiare?? Tra meno di 30 minuti è pronto>>
Ignorando completamente la mamma, lei mi spinse e mi buttò in bagno. Entrò anche lei è chiuse a chiave la porta. Era girata verso la porta e disse
<<A quanto pare sei insistente. So io come farti cambiare idea>>
Iniziò a sciogliersi la benda, con lentezza. La fece cadere e non si girò. Questo creò una gran suspense mista a tensione. Dopo un po' si girò: aveva l'occhio di colore rosso. Un rosso sangue. Ma non solo perché aveva anche una gran cicatrice che le passava l'occhio. Erano non era molto profonda e vidi Deborah guardarmi. Mi disse
<<Ora la finisci? Non sono bella o invidiabile, sono un mostro>>
Io mi avvicinai e le presi il volto tra le mani e le guardai meglio la ferita. Immediatamente le chiesi
<<Come te la sei procurata?>>
<<...in una...>> tentò di dire
<<Lotta>> io finii per lei
Annuì e ci guardammo nuovamente negli occhi. Lei mi prese le mani e tentò di togliermele dal volto, ma io insistetti.
Ora lei doveva capire che non volevo farle del male ma, anzi, portarle del bene.
<<Scusa per prima. È stato istinto...>>
<<Devi imparare a domarlo>>
<<Disse quella che ha fatto rissa in una scuola>>
Tolsi le mie mani dal suo volto e guardai il pavimento. Non avevo il coraggio di guardare quel suo occhio malridotto.
Lei recuperò la benda e se la rimise sul volto. Io non dissi nulla. Uscimmo dal bagno, facendo finta di nulla.

La cena passò tra una risata è uno sguardo tra me e Deborah. Ellie sapeva cucinare molto bene. Mentre mangiavo, notai un posto vuoto. In quello stesso momento entrò un ragazzo molto alto, con dei capelli neri e degli occhi scurissimi che quasi non si riconosceva l'iride. Aveva un cappotto elegante ed entrò dicendo
<<Buonas->> si bloccò appena mi vide.
Deborah lo salutò per primo, seguito da tutta la famiglia.
Mi pulii la bocca e mi alzai, presentandomi subito.
Lui mi strinse la mano e disse
<<Sono Matthew, il fratello di Deborah>>
Si tolse il cappotto e si sedette a tavola. Ellie fece un volto contento ed il padre guardò il figlio con speranza.
Lui lo notò, e chiese
<<Devo essere informato su qualcosa?>>
La madre mi guardò e disse
<<Questo giovane ragazzo ha una zia che dirige un'orchestra londinese e...forse faranno entrare te>>
Matthew si fermò. I suoi occhi diventarono lucidi ed iniziò a balbettare qualcosa di incomprensibile. Poi mi guardò si alzò dalla mia sedia e mi abbracciò. Io non seppi cosa fare e ricambiai l'abbraccio.
Lui mi lasciò e disse solamente <<Grazie>>. Corse in camera urlando "Si parte per Londra!!"
<<È tra due settimane>> lo avvertii
Ma pare che non gliene importò più di tanto. Deborah guardava la scena rabbiosamente mentre il resto della famiglia mi ringraziava amabilmente. Io pensavo solo a Deborah, con una paura enorme di rimanere nuovamente da solo con lei.

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