Pov. Ester
Ero sola. Il sollievo mi aveva invaso non appena me ne accorsi, dopo che quell'essere aveva lasciato la mia camera, aveva parlottato per un paio di minuti fuori dalla mia porta, poi ne aveva sbattuta un'altra... dopo di che, un completo e assordante silenzio mi aveva lacerato le orecchie. Per quanto prima odiassi restare sola, in quel preciso istante non desideravo altro. Volevo, abusato di me, anzi mi serviva tempo, per poter riflettere e per leccarmi le ferite, non solo fisiche che quell'animale mi aveva appena lasciato. Per quante volte possono stuprarti, non ti abitui mai al dolore lancinante che un rapporto, non consenziente ti provoca, è praticamente impossibile abituarsi a tanto dolore, e io ne ero consapevole, ora mai lui, mi aveva violato in ogni modo possibile ed immaginabile, mi aveva scopate un numero tanto alto di volta, da non riuscire neppure più a concepirlo, aveva altrettante volte, mente aveva violato gli altri miei orifizi almeno più di una decina di volte. Eppure il dolore che ogni volta prova non accenna minimamente ad annullarsi, o anche solo a scemare, anzi sembra quasi aumentare con la consapevolezza che si porta dietro.
Dopo aver passato svariato tempo ad autocommiserarmi sdraiata sul letto, decisi che era tempo di riprendere in mano le redini della mia vita, si non potevo ribellarmi a lui, era troppo massiccio e forte, per una ragazza minuta e debole come me, sarebbe sicuramente equivalso alla mia morte tentare, o tanto meno ad una severa "punizione" con cui non volevo per nulla avere a che fare. Eppure una cosa che poteva essere nelle mie corde, e di cui mi sarei sicuramente servita, sarebbe stato l'odio. Odio solo con queste quattro lettere si può sbriciolare un mondo, si può incutere più terrore che minacciando on un coltello, si possono fare cose inimmaginabile, può renderti tanto potente da portarti quasi alla pazzia, l'odio è ciò che alimenta il mondo, o senza sbilanciarmi troppo, sarebbe diventato la mia fonte di alimentazione. Ecco di cosa mi sarei servita, ecco con cosa sarei andata avanti. Avrei usato l'odio, lo avrei utilizzato come molla, più lui la tirava, procurandomi dolore, fisico, verbale o emotivo, più lei
Avrebbe rilasciato odio, fino ad arrivare a una saturità che avrebbe fatto scattare la molla, disperdendo odio a destra e a manca.
Mi ero appena issata a sedere, cercando di reprimere i brividi che facevano tremare il mio corpo a ogni minimo movimento, tanto il dolore era concentrato. Per quanto lo desiderassi con tutte le mie forse, il dolore non cessava, per mia fortuna neanche aumentava, eppure, anche se era un bel traguardo, non riuscivo a entusiasmarmi a tale notizia, che in verità mi lasciava completamente indifferente.
Dopo essere riuscita a muovere qualche passo, ed essermi almeno un po' sgranchita, mi diressi verso il bagno, pronta per un lungo e schiumoso bagno. Riempii per bene la vasca da bagno, aggiungendogli di tanto in tanto un pizzico di sapone o un po' di quei sali con fragranza alla rosa. Finito ciò, mi svestii e mi diedi un'occhiata. Nulla era cambiato, i miei seni era sempre uguali, sodi e grossi, a stento riuscivo a racchiuderli con le mani, la pancia, era ancora un po' gonfia, ma non sembrava nulla di così preoccupante... all'apparenza questo corpo non sembrava sporco come me lo sentivo, anzi, a una prima apparenza poteva anche sembrare appena uscito da un bagno nel lette, tanto la pelle era perfetta e senza impurità di qualsiasi tipo. Eppure non era così, non ero appena uscita da una vasca di latte, era appena uscita da uno stupro... o meglio lui era appena uscito da me. Prima di immergermi nell'acqua calda e rilassante, presi dal lavandino il pacchetto di sigarette, di cui avevo appena scoperto l'esistenza, e accendendone una, m'immersi completamente nell'acqua.
La nicotina che entrava e usciva dalla mia bocca, passando per i polmoni, aveva un perfetto effetto calmante su di me, infatti, dopo poco più di tre sigarette ero completamente rilassata e accasciata al bordo della vasca, pronta per ciò che avrebbe alleviato, anche se non di molto il male all'inguine che mi assaliva. Allargai bene le gambe, in modo da far toccare a entrambe la vasca, feci scivolare un po' in avanti il bacino, alla ricerca della posizione perfetta e immersi la mano libera nell'acqua. L'avvicinai a'la mia apertura, poi con molta cautela e delicatezza, infilai piano piano un dito in essa. Quando il mio corpo si fu abituato per bene all'intruso, iniziai a muoverlo. Dopo il primo dito gli susseguirono un secondo e un terzo, sempre inseriti con estrema delicatezza e premura. Non appena la mia intimità si fu abituata alla presenza delle mie tre lunghe e affusolate dita, iniziai a muoverle. In un primo momento il movimento fu lentamente e preciso, ma, a mano a mano che il dolore abbandonava il mio corpo, le dita iniziavano a prendere un ritmo sostenuto, iniziando a pompare sempre di più e sempre più forte, fino a quando non venni, riversando tutta la mia eccitazione nella vasca da bagno. La sensazione che ebbi, non appena mi ripresi dall'orgasmo, fu una bellissima sensazione di appagamento. Ero talmente appagata e calma da non riuscire a pensare nemmeno impegnandomi al massimo, a lui. Aveva abbandonato la mia mente, e non ci sarebbe tornato molto velocemente, avevo tutto il tempo di spassarmela, e non pensare a quell'animale. Tanto ero calma e abbandonata alla vasca, che non mi accorsi della scomparsa, quasi totale, del dolore...
ciao a tutti/i!!
come avrete sicuramente notato, dato i miei pochi interventi (due credo?) durante la storia, non amo particolarmente intervenire o anche solo interloquire con voi lettori, non prendetela nel modo sbagliato, io sono ben disposta a rispondere alle vostre domande o hai vostri dubbi, (sia sotto forma di commento che sotto forma di chat privata) solo che non ritengo opportuno andare a importunavo voi cari lettori con un mio intervento ad ogni singolo capitolo, sopratutto perché io per prima non lo leggerei, e non voglio di sicuro obbligare voi, anzi siete liberi di smettere di leggere anche in questo momento...hahaha comunque per rispondere ad una domanda che probabilmente vi si è, anche se per poco, formata nella mente (almeno spero), si.. oggi è venerdì e io sto stranamente aggiornando... e si anche lunedì avrete un capitolo. Spero di avervi fatto perlomeno sorridere durante questo sclero xD ps. se mai qualche audace lettore, volesse farmi notare qualche probabilissimo errore di distrazione, oppure avesse solamente dei consigli, o volesse delle semplici delucidazioni riguardanti un punto poco chiaro, non si faccia problemi nel dirmelo, farò in modi di accontentarlo. pps. sono ben accette anche le critiche (solo e solamente se costruttive e non solo dispregiative).a lunedì, e continuate a leggere, sopratutto perché ci stiamo, anche se lentamente, avvicinando sempre di più al traguardo (ovvero la fine)

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ESTER (#Wattys 2016)
HorrorQuesta storia racconta la vicenda tra Ester e Josh. Una storia cruda, con contenuti molto forti, sia riguardanti violenze: fisiche, sessuali o verbali..sia riguardanti la trama stessa. Josh, un ragazzo straordinariamente bello e all'apparenza buono...