Pov. Josh
Ero uscito da quello studio completamente in panico, tutto quello che avevo tentato di fare, per non sentire cosa lei avesse da dirmi non era bastato... come poteva essere vero? Come potevo essere innamorato di lei, no. Era fuori da ogni fottutissima logica. Il mio cuore sembrava essere fuori controllo, era come se volesse uscirmi dal petto e andarsene da quanto forte e veloce battesse. Avevo chiuso la porta con un gran botto, un rumore che anche il più lontano passante aveva sentito, non che me ne curassi, ovviamente. Ero fermamente convinto di aver fatto bene ad andarmene, eppure non riuscivo a capacitarmi di come quelle poche parole mi avevo completamente mandato in panico e confusione. Forse dovevo rientrare, tuttavia, la paura di cosa lei potesse ancora dirmi o farmi capire mi spaventava. Non era da me, non ero il tipo da spaventarsi di una donna, eppure quell'ultima frase, mi aveva seriamente spaventato... con tutto quello che mi stava passando per la testa, non mi ero nemmeno reso conto che le mie gambe si erano messe in moto. Guardandomi attorno, mi accorsi di riconoscere il paesaggio circostante... e quasi persi un battito nel capire cosa il mio subconscio volesse.
Se pure il mio subconscio ci si metteva, come potevo anche solo sperare di insabbiare tutto e di poter dimenticare?
In un attimo mi trovai ai piedi della scalinata a che portava alla porta del mio fottuto amico, pronto a chiederne aiuto...
-Josh, amico! Qual buon vento?- mi accolse il rosso non appena bussai...
-se devo essere sincero non lo so nemmeno io, il mio subconscio mi ci ha portato, un attimo prima ero fuori dallo studio di Jos, e un attimo dopo eccomi a camminare sul tuo vialetto... -
-studio? Jos? Cosa cazzo mi sono perso? Dai, entra, spiegami tutto... - disse costandosi dall'entrata e lasciandomi libero il passaggio. In pochi minuti e dopo una leggera pacca sulla schiena, ci spostammo verso il salone, dove dopo esserci accomodati sul divano, iniziammo la vera e propria conversazione...
-allora che ne dici di iniziare dall'inizio?-
-si, hai presente la ragazza che mi sono rimorchiato al bar qualche sera fa?-
-quella che ti sei fatto nei cessi?-
-lei, è mia sorella... e come se questo non bastasse, è una fottuta psichiatra...-
-non dirmi che ti sei fatto tua sorella...- disse scoppiando a ridere a crepapelle
-ridi, ridi, tanto tu non saresti capace di farti una come lei...- dissi facendolo ammutolire e scoppiando a mia volta a ridere...
- sai - ripresi non appena smisi di ridere - oggi mi ha praticamente psicanalizzato-
-amico, sei proprio caduto in basso eh...-
-no, cioè sì, le ho praticamente raccontato tutta la mia, la nostra vita, e cazzo lei mi ha mando a puttane il cervello!-
-wo wo wo, frena amico... nostra cosa? Ti sei completamente rimbecillito, cos'hai la testa infilata nel culo forse?-
-calmati rossi, ho firmato un contratto di riservatezza prima, ti sembro per caso uno sprovveduto?-
-non si sa mai... allora, sentiamo come ti ha mandato la testa a puttane?-
-mi ha sostanzialmente sputato in faccia che io sono innamorato...cioè io innamorato? Ma, che cazzo di stronzata, credi anche tu come me che sia tutta una cazzata, non è vero?- chiesi ridacchiando
-di chi ti saresti innamorato?-
-amico, il fatto che tu sia uscito dal giro, non vuol dire che pure io lo abbia fatto...-
-allora sì, mi pare plausibile come cosa... in fondo a me è capitato lo stesso-
-cosa cazzo vuol dire che a te è capitato... cazzo io non sono te! Io non ho un fottuto cuore, io non m' innamoro!-
-stai calmo, non volevo farti incazzare, stavo solo dicendo che per esperienza personale potrebbe essere possibile...-
-cozzo! Sto uscendo di testa...- dissi sospirando pesantemente e passandomi una mano fra i capelli...
-tu come lo hai capito come di esserti innamorato di lei?-
-facile, dopo che la ebbi conosciuta per ciò che realmente era, sai dopo tutto lo studio iniziale, la fase del... emm corteggiamento, e anche dopo averci fatto ciò che dovevo, il solo pensiero di sbarazzarmi di lei, mi faceva stringere il cuore, non riuscivo più a concepire di restare senza di lei... o che lei stesse con un altro... non immaginavo la prossima, sapevo che non ci sarebbe stata e basta..-
-tutto qui? Non riuscivi a ucciderla? Mi stai pigliando per il culo?-
-beh, è più complicato di quanto tu creda, pesaci su un attimo, poi mi dici...-
Ed era vero, a sentirlo parlare sembrava una cagata da fare. Ma non appena ci provai, constati che era tutt'altro che una cagata, era pressoché impossibile. Fino ad ora, non avevo mai pensato al futuro, ho sempre e solo vissuto alla giornata e, adesso come adesso, la mia giornata consiste nel prendermi cura di lei. Non riuscivo ancora bene ad ammetterlo, ma lei, era entrata nella mia routine, ma la routine non la potevo considerare amore... come si può considerare tale? La routine è solo una cosa che hai fatto per così tanto tempo da non poter pensare di smettere tutto di un tratto...tutto ciò che avevo o facevo con lei era pura e semplice la routine, il mio non era amore, era solo paura di perdere ciò che da mesi era diventata la mia giornata tipo...
-no. Non è amore, ho appena capito di considerare quella ragazza come una mia routine, da cui non voglio separarmi... quindi sì ne sono sicuro, non sono innamorato, io non amo.

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ESTER (#Wattys 2016)
HorrorQuesta storia racconta la vicenda tra Ester e Josh. Una storia cruda, con contenuti molto forti, sia riguardanti violenze: fisiche, sessuali o verbali..sia riguardanti la trama stessa. Josh, un ragazzo straordinariamente bello e all'apparenza buono...