Pov. Josh
-certo, certo... continua- disse completamente imbarazzata
-allora, vediamo, dove ero arrivato? ... a si, alla prima sera che vidi il rosso... - dissi tra me e me... – allora quella sera, come ho già detto, non riuscii a togliergli gli d'addosso, quei capelli, quegli occhi, erano come magnetici, loro erano il ferro e io la calamita... e come io mi accorsi di lui, lui si accorse di me, non faceva che fissarmi a sua volta, fino a che, verso la metà della sera, non venne da me. La sua frase da approccio fu una delle più strane che sentii... era un qualcosa simile a "se ti piacciono così tanto i miei ricci, te ne regalo uno, così puoi continuare a fissarli anche quando io me ne andrò". Dopo averla sentita, non potei non scoppiare a ridere, in una fragorosa e prorompente risata, seguito a ruota de lui, che dopo poco si era unito a me, quando ci fermammo, avevamo entrambi le lacrime agli occhi, e il respiro più veloce. Al che io gli risposi un semplice "no grazie, ti stanno troppo bene per rischiare di rovinarteli" e beh, da li nacque la nostra folle amicizia, fatta di alti e di bassi. A fine serata, non mi accorsi neppure della fine della festa, non mi accorsi neanche della scomparsa degli "invitati", l'unica cosa di cui mi accorgevo erano le labbra che stavo assaporando. Come due adolescenti, quale eravamo, infatti, ci stavamo divorando a vicenda, lingua contro lingua, labbra sopra labbra, in un bacio completamente privo di senso e di limitazioni. Eravamo diventati amici, ma non i soliti amici. Noi eravamo qualcosa di più, nulla a che vedere ovviamente con le coppiette innamorate. Io e lui non eravamo né una coppia, né tanto meno innamorati. Eravamo solamente due amici con delle esigenze da soddisfare, e in quello ci riuscivamo in maniera sublime. La prima volta che mi fece una sega, io ero rimasto impietrito, eravamo su un pullman completamente pieno di persone, e il riccio, dopo avermi detto frasi molto provocatorie e eccitanti all'orecchio, aveva iniziato a muovere la mano sulla mia gamba, risvegliando il mio assopito membro. Cosa c'è di più imbarazzante di un'erezione sul pullman? ... di sicuro una sega sul pullman, si perché il rosso, dopo essersene accorto, comincio a muovere la mano sul mio cazzo, ormai duro per colpa sua. Fu uno degli orgasmi più silenziosi che ebbi... ovviamente- pure io per fargliela pagare, gliene feci una in un posto non propriamente consono... e quale posto se non la biblioteca? Eravamo soliti andarci di venerdì, avendolo entrambi libero. Lui si metteva a studiare, io leggevo libri classici inglesi. Lui a differenza non fu silenzioso come me... infatti, ancora oggi non posso più entrare nella libreria comunale, mi, anzi ci, hanno bandito- dissi scoppiando in una fragorosa risata al ricordo
-sei stato bandito da una biblioteca?- chiese lei stupefatta
-dolcezza, io e lui, ormai dopo tutte le nostre cazzate, siamo stati banditi dalla maggior parte dei pub, bar, discoteche e librerie della zona, secondo te perché vado ai margini della città ad ubriacarmi quando devo?- dissi continuando a ridere
-ah... - rispose lei ammutolita
-la nostra prima volta non tardò molto ad arrivare, eravamo a casa sua, quando in un secondo mi ritrovai il rosso sulle ginocchia che mi divorava avidamente le labbra e svestiva al contempo. Ogni suo più piccolo spostamento mi faceva eccitare sempre di più, ero consapevole che lui sentisse la mia erezione sotto il suo culo, crescere sempre di più, come lui era consapevole che io sentissi la sua crescere sempre di più sul mio stomaco. Di colpo, senza però interrompere il bacio, mi alzai. Mentre camminavo alla ceca, sotto la guida del rosso, afferrai saldamente il suo culo, non volendo rischiare di farlo cadere. Dopo aver sbattuto più volte, vagato ed essere quasi caduto, trovai la camera da letto. A quel punto in pochi secondi, ci spogliammo a vicenda, e dopo esserci guardati, ammirati e apprezzati a vicenda, riprendemmo a baciarci, questa volta in maniera più prepotente e passionale. Senza che me ne accorgessi mi trovai sdraiato sul letto con la sua bocca attaccata al mio cazzo, intenta a leccare e succhiare. Dopo di che fui girato, e dopo che ebbe infilato il profilattico, il riccio mi penetrò. All'inizio lentamente, facendomi abituare poco alla volta a un corpo estraneo nel culo, dopo che mi fui abituato e che il dolore cessò un po', mi scopo. È stata particolarmente intensa la prima volta, entrambi non dovevamo preoccuparci del volume, quindi urlavamo, gemevamo e grugnivamo ad ogni spinta sempre più veloce e potente, fino a che lui non mi venne dentro. A qual punto io, che mi ero trattenuto fino all'ultimo per non arrivare come lui all'orgasmo, lo feci a mia volta girare e con molta delicatezza, dopo essermi messo un preservativo, come lui aveva fatto con me, lo penetrai. E lo scopai come una puttanella... facendolo, ogni qual volta la spinta raggiungeva la sua prostata, urlare e prolungando notevolmente il suo orgasmo.
Ti basta come racconto dettagliato?- chiesi alzando lo sguardo e puntandolo nelle sue pupille...
- s-si, basta. Per quanto è andata avanti quest'amicizia speciale?-
-dura tuttora, solo che ora non scopiamo io e lui ma scopiamo ragazze a caso... ma per quello che tu vuoi sapere direi qualche mese, forse... si, direi un quattro mesi abbondanti...-
-e poi? Come avete "rotto"- chiese mimando le virgolette con le mani...
-non lo abbiamo fatto, abbiamo, di comune accordo, spostato la nostra attenzione da noi due alle ragazze, infondo né io né lui eravamo realmente gay, più che altro ci piacevamo a vicenda...-
-è stato semplice, per voi, il primo approccio con le donne?-
-assolutamente no, per questo la prima che avemmo, fu con la forza... - dissi sorridendo al ricordo
-cosa?- chiese lei stupefatta
-oh sì, e ci è piaciuto talmente tanto che continuammo... -
-poi? –
-poi il rosso s'innamorò di una delle vittime, e tutto cambiò, da passione condivisa, divenne un mio semplice hobby...solo che ammettiamolo, dopo qualche tempo pure lo stuprare le ragazze diventa monotono... fu in quel preciso momento che i miei stupri divennero veri e propri omicidi... cioè prima le stupravo e poi le uccidevo...-
-cosa è venuto dopo la fase stupra e uccidi?- chiese lei completamente scioccata
-Ester- le risposi solamente

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ESTER (#Wattys 2016)
KorkuQuesta storia racconta la vicenda tra Ester e Josh. Una storia cruda, con contenuti molto forti, sia riguardanti violenze: fisiche, sessuali o verbali..sia riguardanti la trama stessa. Josh, un ragazzo straordinariamente bello e all'apparenza buono...