CAPITOLO 3

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"Glaphyra devi andare con Zeus"

"Io non voglio!"

"Vai"

"No! Papà!"

"Basta... Lasciami!" Glaphyra aprì gli occhi e si sollevò.

Era sudata, come ogni notte... Ogni santissima notte...

Gli incubi la perseguitavano, sempre da quando Zeus era scesa negli Inferi.

Suo padre l'aveva obbligata ad andarsene ma lei non aveva mai voluto abbandonarlo.

Si stese appoggiando la testa al cuscino e stringendosi l'altro al petto.

Non era paura che provava, era tristezza e delusione, le principali emozioni che provava in questo periodo e non ne andava fiera.

Aveva 1059 anni e gli ultimi 800 li aveva passati sull'Olimpo senza mai vedere suo padre, già, 800 anni di incubi e non smettevano mai...

Si chiese perchè sull' Olimpo non ci fosse qualcuno disposto a prenderla in cura, dato che aveva evidenti problemi mentali.

Chiuse gli occhi cercando di ricordare suo padre, ma l'unico ricordo che ottenne fu quello di Zeus...

"Zeus... Io vorrei andare a trovare mio padre" disse Glaphyra.

Lui si voltò di scatto.

I capelli bianchi ricci e folti si mossero... A volte succedeva quando era arrabbiato e gli occhi gialli risplensero.

L'aveva fatto arrabbiare, ne era sicura... Ma che ci poteva fare? Mica era colpa sua se non le lasciano mai vedere il padre!

Un ceffone risuonò sui muri circostanti.

L'aveva colpita! Lui l'aveva veramente colpita?

Era per terra con una mano che massaggiava la sua guancia, sentiva il sapore amaro del sangue che le stava fuoriuscendo dalla parte della guancia interna.

Il bruciore le percorse tutto il viso e le venne da piangere... Perchè lui si comportava così con lei? Cosa le aveva mai fatto di male per mertitarsi questo?

Nessuno la difendeva mai tranne Era, quando era nei paraggi ma non riusciva a fare più di tanto neanche lei. Diciamo che fare arrabbiare il re degli dèi non era il massimo... Peccato che era la cosa che riusciva meglio a Glaphyra.

"Tesoro?" sentì una voce che proveniva dallo stipite della porta.

Non voleva essere disturbata quindi chiuse gli occhi facendo finta di dormire. Sperava con tutto il cuore che se ne andasse ma Era non era dello stesso parere.

Doveva parlare con la sua piccola... Tra due giorni avrebbe compiuto 1060 anni e quindi sarebbe stata in grado di scegliere per sè stessa e la cosa spaventava a morte! Non voleva che scoprisse di cosa era capace! Aveva coinvolto la titanide Themis che come organizzatrice della giustizia aveva consentito a tenere nascosta l'identità di Glaphyra da lei stessa e dagli altri... Era riuscita nel suo intento per ben 800 anni togliendola da Ade e cancellandole la memoria ma adesso tra due giorni... La profezia si sarebbe avverata...

Glaphyra cercò di respirare il più possibile normalmente, ma la fortuna non è mai dalla sua parte quindi Era le si avvicinò.

Glaphyra si girò dalla parte interna del letto e sentì uno stampo delle labbra tra i suoi capelli. Nessuno l'aveva mai baciata... Da nessuna parte, intendiamoci.

Poi i passi di Era si fecero più leggeri e lontani. Un rumore di voci e poi silenzio.

Glaphyra non aveva più sonno... Perchè Era le aveva fatto visita?

La Figlia Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora