"Come stai adesso?" Glaphyra aveva fatto stendere il dio sul letto e lui non aveva fatto storie.
Almeno questa volta!"Mi sento una merda..." rispose lui portandosi un braccio sopra al viso e l'incavo del gomito a
coprirgli gli occhi."Beh, dopo aver bevuto così tanto è logico..." Glaphyra si sedette dall'altra parte del letto, dove di solito dormiva e continuò a parlare.
"Puoi smettere di parlare per un cazzo di minuto? Mi sta esplodendo la testa!" disse Ares.
"Senti, non me ne frega niente se stai male..." continuò Glaphyra arrabbiata da quell'interruzione.
"Bla bla bla" disse Ares tappandosi le orecchie con i palmi delle mani. Assomigliava a un bambino che non voleva sentire la predica.
"Ares! Apollo bono! Ascoltami!" continuò la ragazza.
"Non mi interessa!" rispose l'altro.
"Bene, allora fai quel cazzo che ti pare. Mi sono stufata di farti da babysitter" Glaphyra si alzò di
scatto."Bene, vattene... Tornatene sull'Olimpo! Lì almeno ti fai sbattere da Dioniso! Poi ti lamenti se provo a baciarti... Ma sai che ti dico? Fai bene, chi vorrebbe stare con l'insulso re della guerra a confronto con una scopata del dio del sesso?" Ares con tutta la forza che gli rimaneva, e l'orgoglio, si girò di lato.
"Oh, no caro il mio dio... Non iniziare ad autocommiserarti! Hai un casino di ragazze che ti
verrebbero volentieri dietro quindi muto. Non vuol dire che se io ti dico no, come dico a tutti gli uomini, Dioniso compreso, tu non venga accettato da nessuna ragazza." Glaphyra lo fissò
appoggiandosi allo stipite della porta.Poi si sentì un ronfo. Ares si era addormentato.
Glaphyra chiuse gli occhi e sospirò. Non aveva mai immaginato che stare sulla Terra fosse così... stancante!
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
"Ancora nessuna traccia?" chiese Era entrando nella stanza del trono.
"Nada..." rispose qualcuno.
Lei sbuffò e si portò una mano sulla fronte.
"Dove diavolo può essere quella ragazzina?" alzò le mani al cielo e qualcuno la strinse da dietro
circondandole la vita con le braccia."Rilassati... Non potrà essere tanto lontana e in ogni caso c'è Ares e Dioniso sulla Terra che la
cercando" un odore di sale ed acqua la circondava."Poseidone, fratello mio, non mi fiderei tanto di quei due, men che meno quello che non è mio
figlio... Quello partorito dal grembo di un altra donna inseminata da mio marito. Quel lurido porco che non sa tenerselo nei pantaloni" sbraitò incazzata Era togliendosi da quell'abbraccio."Sorella, sai come è fatto Zeus, è inutile cercare di chiedergli delle cose che non può non fare e tu
dovresti saperlo più di me!" il dio la guardò attentamente. Si era sempre chiesto come quel bel
pezzo di dea avesse preferito Zeus a lui. Era bellissima nella sua veste candida che faceva
risaltare le sue forme, il seno prosperoso che era ricoperto da un leggero strato di tessuto bianco, il bel sedere coperto poco di più e quel vestito che la ornava e le arrivava fino alle gambe lasciando dello strascico dietro di lei. Non aveva mai visto niente di più incantevole!"Lo so, ma diavolo! Lo amavo quel coglione e me lo sono dovuta subire per quanto? 2000 anni?" chiese lei spazientita.
Quando era in questo stato tendeva a mordersi l'interno delle guance o la lingua per calmarsi e la cosa faceva ancora più eccitare il dio.
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La Figlia Degli Inferi
FantasyGlaphyra è una dea, o almeno deve diventarlo. I suoi poteri sono sorprendenti e al di fuori di ogni limite, ma lei non ne è a conoscenza. Ha un vuoto di memoria e non ricorda quasi niente del suo passato tranne suo padre. Ade. Re degli Inferi, dal q...