CAPITOLO 42

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"E come mai Melissa è finita sulla Terra?" chiese Dioniso passando una mano sui suoi capelli biondi.

La ninfa sospirò passando la mano sui capelli della bambina che aveva tra le gambe incrociate.

"Questa è la parte più dura"

"Cosa faremo con la bambina?" chiese Ade passando una mano sulla pancia di sua moglie.

"Voglio tenerla" disse Persefone.

Ade la fissò negli occhi che in questo momento erano chiari... Era preoccupata sì ma era anche felice. Stava per avere un bambino con l'uomo che amava.

"Sarà difficile nasconderlo a Zeus" Ade diede un bacio sulla pancia della ninfa.

"Lo so... Ma voglio provarci" strinse i pugni Persefone.

"E allora ci proveremo" anche se Ade non era convinto.

"La piccola è rimasta con noi, con Ade per un anno... Poi abbiamo scoperto che era troppo pericoloso tenerla con noi e quindi l'abbiamo affidata alle Amazzoni, o almeno abbiamo cercato. Non l'hanno accettata... La figlia di Ade non è considerata la benvenuta quasi in nessun posto, come ben sai Glaphyra..." la ninfa guardò la dea.

Glaphyra vedeva negli occhi di Persefone tutto il dolore che lei aveva provato quando è rimasta lontana da Melissa.

Glaphyra annuì e Persefone ricominciò a parlare.

"Quindi ci siamo affidati al destino... Abbiamo abbandonato la bambina in un orfanotrofio. È stata una tortura. Ma non volevamo farle subire tutto quello che stava succedendo a te" la ninfa non spostava lo sguardo dalla dea.

Ares e Dioniso se ne stavano stranamente fermi ad ascoltare la storia.

"Melissa che ne dici di andare con i tuoi cuginoni Ares e Dioniso a prendere una cioccolata calda o quello che vuoi..." sorrise la ninfa a Melissa.

La piccola saltò in piedi e gridò: "Il gelato!"

"Bene... Ares e Dioniso siete così gentili da andare a portare Melissa a mangiare il gelato?"

"Gelato! Gelato! GELATO!" continuava ad urlare Melissa.

"Certo, vieni Melissa... Ti riempirò di cioccolato" si alza in piedi Dioniso.

"Ma a me non piace il cioccolato" fece la faccia triste la piccola.

"Allora ti riempirò di qualsiasi gusto tu voglia"

La piccola sorrise e urlò: "Flagola"

Era gia tanto che i timpani non fossero scoppiati, così come i vetri.

"Ares, fratello, vieni anche te?" chiese Dioniso guardandolo seduto affianco a Glaphyra.

Quanto gli dava fastidio.

"In verità..."

"Melissa dai convincilo" disse Dioniso.

Ora Ares era fottuto.

"Ales, ales, vieni a mangiale il gelato?" e gli arrivò di fronte.

Ares non sapeva come dire alla bambina che non voleva e quindi disse: "No, non voglio venire"

Seriamente? Era riuscito a dire NO ad una bambina?

La piccola scoppiò a piangere.

Glaphyra vide per la prima volta Melissa piangere e si incazzo.

"Ares vai con Melissa e Dioniso" disse tra i denti la dea.

"Glaphyra io non ci vado"

Dioniso non sapeva se ridere o se guardare la scena in silenzio.

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