"Allora sorella... Che ci fai qui?" chiese Ade risedendosi sul suo trono.
Era rimase in piedi di fronte a lui: "Glaphyra"
Il dio si raddrizzò. L'unica sua figlia. Gli era stata portata via.
"Glaphyra cosa c'entra?" chiese Ade.
"Non la troviamo più... Nessuno la trova" disse la dea sedendosi sui gradini davanti al trono.
"È capace di badare a sé stessa" disse il dio cercando di non far notare la preoccupazione che lo affliggeva.
"Ade, è inutile che fingi di non preoccupartene" disse la dea giocando con la propria veste candida.
"Ormai è proprietà vostra quindi sono problemi vostri" il dio passò la mano tra i suoi capelli scuri. Sapeva che lei stava bene. Ne era consapevole.
"Ade, non puoi dire questo di tua figlia, tu non sei così..." disse Era girando la testa per fissarlo negli occhi.
"Ho lasciato Zeus..." disse poi fissandolo.
Ade sbuffò e si prese la testa fra le mani.
Rivide la bambina, la sua bambina...
Quella neonata che aveva stretto tra le braccia, quel corpicino candido sul quale aveva fatto una promessa...
"Non ti lascerò mai mia bambina" le disse mentre la neonata si accoccolava tra le braccia di Ade.
Piccola piccola, fragile e leggera. Quel corpicino l'avevano creato loro.
Si girò per sorridere alla sua donna ma non c'era più nessuno. Il letto era vuoto. Lei era scomparsa.
Strinse la sua bambina al petto.
No, non l'avrebbe mai abbandonata.
Poi gli anni passarono, Glaphyra crebbe. Non era più la bambina che aveva tenuto tra le braccia, lei era cresciuta.
I capelli le svolazzavano intorno finendo tra gli occhiali e gli occhi. Lei con le sue manine cercava di sistemarli ma era impossibile. Quei capelli la rappresentavano alla perfezione. Mai ordinati, spettinati al massimo e incontrollabili. Glaphyra era così.
"Papà!" urlò all'improvviso.
Ade uscì dal bagno e la raggiunse: "Cosa c'è tesoro?"
Poi vide la scena... Suo fratello, Zeus, davanti a sua figlia.
"Glaphyra vieni qui" disse Ade.
La bambina si girò e corse verso suo papà.
"Questo signore vuole che vada con lui" disse Glaphyra mentre Ade la prendeva in braccio.
"Zeus, cosa ci fai qui?" e strinse a sé sua figlia mentre Glaphyra gli circondò il collo con le sue braccine.
"Ciao fratello" disse il re dell'Olimpo avvicinandosi per vedere quella bambina di cui non sapeva l'esistenza.
"Non sei il benvenuto" disse Ade mentre la piccola alzava la testa per guardare il suo papà.
"Lo so... Ma mi serve la bambina" disse Zeus.
"Mia figlia non è un oggetto e rimane con me" disse Ade convinto.
"Tua figlia deve venire sull'Olimpo. Senza no e senza ma" disse Zeus.
Ed ecco come erano arrivati a questo punto.
"Io ho lasciato la mia bambina" disse Ade chiudendo gli occhi.
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La Figlia Degli Inferi
FantasyGlaphyra è una dea, o almeno deve diventarlo. I suoi poteri sono sorprendenti e al di fuori di ogni limite, ma lei non ne è a conoscenza. Ha un vuoto di memoria e non ricorda quasi niente del suo passato tranne suo padre. Ade. Re degli Inferi, dal q...