CAPITOLO 72

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Eccolo lo spettacolo più orrendo di tutti.

"Non mi sembra di parlare in chissà quale strana lingua"

Glaphyra era immobile. Per la prima volta non aveva idea di cosa dire e cosa fare.

"Vuoi salvarlo, Glaphyra?" mormorò tenendo un pezzo di Adamate in mano.

La dea si guardò intorno. Non c'era nessuno che poteva aiutarla. Tutti erano impegnati contro l'esercito di Zeus.

Ormai era finita.

"Dai Glaphyra... Ares al posto tuo. Non mi sembra difficile da capire." ripeté l'uomo.

Glaphyra chiuse gli occhi.

Avevano trovato Ares, ma tra le mani Zeus.

Li avevano trovati davanti alla fontana. Una miriade di persone circondavano il dio per proteggerlo mentre loro erano in quattro. Cosa avrebbero potuto fare lei, Dioniso, Poseidone e Persefone contro tutti quelli?

Ares li aveva aiutati. Ancora una volta. Era stato torturato da Zeus eppure aveva resistito e aveva invocato il suo esercito per aiutarli. Associarlo ad un leone era dir poco.

Gli uomini di Zeus contro gli uomini di Ares.

Glaphyra era riuscita a raggiungere i due dèi e Zeus non aveva intenzione di lasciar andare suo figlio.

"Ti conosco troppo bene Zeus, non lo lasceresti andare neanche se mi consegnassi" disse la dea iniziando a camminare intorno.

Zeus strinse la presa sul collo di Ares. Glaphyra non avrebbe lasciato morire uno dei suoi.

"Basta che spingo verso di me e la sua testa... Si potrà sistemare sul comodino" Zeus non aveva intenzione di mollare.

"E uccidere un tuo figlio? Era ti ucciderebbe con le sue mani" sorrise Glaphyra sistemandosi gli occhiali che le erano scivolati lungo il naso.

La dea sentì un urlo che si avvicinava a lei, si girò di colpo e chiuse la mano di colpo. Uno dei soldati di Zeus prese fuoco e si trasformò in cenere.

Zeus approfittando di quel momento di distrazione della dea si allontanò da lei e fu presa una delle sue più grandi cazzate.

"Dovevo tagliarti le palle molto tempo fa!" una voce femminile. L'ultima persone che avrebbe dovuto inserirsi in tutta questa storia.

"Amore... Non è come credi!" cercò di giustificarsi Zeus allentando la presa sul suo collo.

Era puntò verso Zeus pronto a colpirlo: "Sono la dea dei matrimoni, dovrei vegliare sugli sposi ma come posso farlo se il primo matrimonio che non funziona è il mio? Sai una cosa? Ho solo sbagliato fratello da sposare." 

Zeus spalancò la bocca. Non se lo sarebbe mai aspettato! Era che tradiva? No! Lei non poteva tradire, lei odiava il tradimento!

"Tu... Non è vero. Tu odi i tradimenti!" Zeus tolse la mano da Ares che scivolò a terra.

Era corse verso di lui e prese la testa fra le mani.

Ares era in uno stato di coscienza-noncoscenza.

Il taglio leggero che aveva sul collo non si stava rimarginando e c'era solo una spiegazione.

"Usare l'Adamante contro tuo figlio? Zeus! Che cavolo stai facendo? Volevi ucciderlo?" la dea lo fissava stando sempre accucciata accanto al figlio.

"Non capisci" disse lievemente Zeus guardandola. Non gli interessava il fatto che fosse suo figlio piuttosto che qualcun altro a morire, se stava dalla parte di Ade.

La Figlia Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora