CAPITOLO 14

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"Allora, questo è Giulio, questo Francesco e questa Sofia..." disse Dixie presentando a Glaphyra tutti quelli della compagnia.

Tutti diversi fra loro ma uniti da un legame chiamato "amicizia", lei ne aveva sentito parlare ma
non aveva mai provato. Gli unici amici che aveva avuto sull'Olimpo erano i libri.

"Ciao io sono Glaphyra" disse lei alzando la mano in saluto.

"Ovviamente i coglioni del gruppo non sono solo loro..." continuò Dixie.
Forza prendi appunti Glaphyra: tra amici ci si da dei coglioni...

"Siamo circa in dieci ma non tutti ci sono sempre, tra ragazzi, ragazze e scopamici il tempo per
stare tutti insime non è mai tanto" Dixie incrociò le braccia guardando i suoi amici.
A guardarli sembravano dei tossici mentre a conoscerli erano dei tossici. Sempre la sigaretta
pronta in tasca e appena accade qualcosa tra le labbra.

"Sei libera anche te? Mi servirebbe una scopamica... Sai l'ultima mi ha abbandonato ieri..." disse Giulio, il biondo con più tabacco nelle tasche dello zaino che cervello nella sua testa, alto e magro ma con un suo fascino, poi si sa, alle umane piacciono i ragazzacci.

"Giulio! Ti sei lasciato un'altra volta con Camilla? Non ci credo cazzo! Voi due continuate con un
tira e molla, e tira e molla, e tira e molla... Siete due scassa balle!" disse Sofia. Aveva il linguaggio
da scaricatore di porti ma era simpatica, a modo suo. Era pelata e la pelle era di un color ebano che la rendeva affascinante e allo stesso tempo maschile al massimo.

"Già, Giulio!" confermò Francesco passando la mano nei suoi capelli mori, a stile cuscino, ovvero mi alzo dal letto e vengo a scuola così come sono, gli occhi dello stesso colore si confondevano con le pupille e rossi verso l'esterno... Chissà cosa diavolo si prendeva!

"Beh Sofia se non vuoi prendere te il suo posto" mormorò guardandola allungando le labbra in un sorrisetto malizioso e circondandole il bacino con un braccio.

"Ehm... Io e te per essere scopamici dovremmo essere entrambe femmine e mi sembra che qui sotto ci sia qualcosa." disse Sofia allontanandosi da lui.

"Uffa... Rimarrai per sempre vergine lo sai?" disse lui incrociando le braccia.

"Esistono delle cose chiamate "vibratori" e sai, anche le lesbiche lo usano a letto quindi no... Non sono vergine!" mormorò lei prendendo fuori il telefono di ultima generazione che aveva iniziato a squillare.

"Guarda guarda chi si fa sentire" disse lei appoggiandoselo a berretto vicino all'orecchio.

"Vedi questa è la mia compagnia... Un gruppo di fattoni..." disse Dixie a Glaphyra che non osava spiccicare parola.

"Ah" mormorò la dea non sapendo cosa rispondere.

"Passami una cicca Fra" disse Dixie allungando la mano e ricominciando poco dopo a parlarle.

"Non sono un brutto gruppo... Pensa che siamo insieme da 2 anni ormai!" mormorò la ragazza stringendo la mano intorno alla sigaretta che le aveva porto il ragazzo per poi portarsela alle labbra.

"Ne vuoi una?" chiese Francesco a Glaphyra. Lei lo fissò e poi spostò gli occhi su quel pacchetto
di sigarette che teneva nella mano destra aperto.

"No, non fumo" mormorò lei in risposta distogliendo lo sguardo e puntandolo su Dixie che stava
cercando un accendino mentre imprecava non trovandolo nelle tasche.

"Madonna... Accendino del cazzo..." esclamava cercando di non far cadere la sigaretta.

"Tieni che fai prima" Francesco le porse il suo, blu con un pinguino.

"Molto carino" disse Glaphyra.

"Ah ah ah... Era l'unico rimasto" si giustificò il ragazzo.

"No, si è sempre saputo che a Fra piacciono gli accendini ridicoli." confermò Giulio ridendo.

La Figlia Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora