Aprì gli occhi.
Era sdraiata. Le sembrava di essere stata in un frullatore, anzi lì sarebbe stato meglio.
"Alleluia... Pensavo fossi morta!" una voce la circondava.
I timpani le premevano e le sembrava di avere il cuore al posto del cervello... Le pulsavano le tempie tanto da sembrarle di aver corso per venti minuti di fila.
"Bello sentirsi dire che pensavate fossi morta" la solita Glaphyra di sempre.
"Beh, Glaphyra sono due giorni che dormi!" sempre la stessa voce.
"Avevo sonno, problemi?"
Poi si sollevò per guardarsi intorno, mosse il collo e le mani.
Riusciva di nuovo a muoversi, aveva il controllo sul suo corpo!
"Nessuno... Non sai quanta fatica ci hai fatto fare per recuperarti!" disse la donna bionda seduta sulla poltrona di fronte al letto.
Glaphyra sollevò le spalle: "Non dovevate... Mio padre sarebbe arrivato comunque"
"Questo non puoi saperlo, almeno che non leggi nella mente delle persone" incrociò le braccia Themis.
"E chi ti dice che non so farlo?" questa volta fu Glaphyra a incrociare le braccia e guardare Themis con aria di sfida.
"Touchè" sorrise la titanide.
Glaphyra non rispose al sorriso, anzi restò impassibile.
"Cosa ci faccio qui?" chiese Glaphyra.
"Tu?" chiese Themis.
"No guarda, mia nonna!" ma questa era stupida?
"Non rivolgerti così verso di me" esclamò Themis alzandosi in piedi tenendo le mani appoggiate ai braccioli della poltrona viola.
"E chi staresti da non potermi rivolgere in questo modo?"
Glaphyra incrociò le gambe mente spostava i suoi capelli dietro le orecchie e si sistema a gli occhiali appoggiati al comodino.
"Io sono Themis. La titanide." staccò le braccia dalla poltrona.
"Ah, una delle ex-mogli di Zeus?"
Sapeva di tutte le ex-mogli di Zeus a causa dell'odio che provava Era verso di loro.
"Precisamente la migliore" si posizionò una mano sui fianchi e si spostò i capelli dietro la spalla come una diva.
"Però ha scelto Era" la corresse Glaphyra.
Ok, Themis voleva uccidere quella ragazza in quel preciso momento.
Ma si trattenne: "Non aveva altra scelta. L'unione tra dèi e titanidi non è molto accettata"
"Quindi come lo hai convinto a portarmi via? Te lo sei scopato?"
Quella ragazza era molto perspicace.
"Lui non sa che ti abbiamo portato via, probabilmente adesso sarà sull'Olimpo a sbraitare contro sua moglie, e la cosa non mi dispiace neanche un po'" non lei importava minimamente delle conseguenze delle sue azioni.
"Perché, adesso non siamo sull'Olimpo?" chiese Glaphyra iniziando a guardarsi intorno.
Effettivamente la luce ce c'era nella stanza era diversa a quella che di solito c'era nel palazzo. Era più fioca e leggera.
"No, siamo sulla Terra" confermò l'ipotesi di Glaphyra.
"Ah... Io ci sono stata sulla Terra per un periodo" sorrise al ricordo.
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La Figlia Degli Inferi
FantasyGlaphyra è una dea, o almeno deve diventarlo. I suoi poteri sono sorprendenti e al di fuori di ogni limite, ma lei non ne è a conoscenza. Ha un vuoto di memoria e non ricorda quasi niente del suo passato tranne suo padre. Ade. Re degli Inferi, dal q...