CAPITOLO 50

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"Ne sei convinto Ares?" chiese Persefone alzandosi. Poteva essere una buona idea se si riusciva a stabilire il piano di attacco... Oppure poteva risultare un completo disastro.

"Oh, non provare a dissuaderlo che ci ho impiegato troppo a convincerlo!" disse Dioniso puntando un dito contro a Persefone.

"L'idea è di Dioniso? Oh Zeus!" esclamò Persefone.

"Grazie per la fiducia eh" il dio incrociò le braccia contrariato.

"Scusa Dioniso ma non è che sei il dio più affidabile..." continuò la ninfa.

"E sentiamo... Quale dio sarebbe il più affidabile sull'Olimpo?"

"Apollo" era sicura Persefone. L'unica donna in quel gruppo di scalmanati oltre a sua figlia che in quel momento era andata da Ade.

"Apollo? Ma sei seria? Ares dille qualcosa!" esclamò Dioniso fidandosi verso il fratello e aprendo le braccia come a dire: "Non è possibile!"

Il dio della guerra rimase fermo mentre diceva: "Persefone ha ragione"

Dioniso non fece lo stesso: "Voi siete pazzi..." e si portò le mani sui capelli.

"Ma non siamo qui per discutere di chi è il migliore..." continuò Ares "ho deciso che rischierò facendo quello che ha proposto Dioniso e così rimango di idea"

Come al solito, Ares era sicuro di quello che diceva e loro dovevano fidarsi. Sia Ade sia Persefone sapevano che se Ares voleva rischiare era perché aveva esaminato sia i lati positivi sia le conseguenze sia i lati negativi quindi tanto valeva ascoltarlo.

"Bene Ares" annuì Ade mentre appoggiava la bambina a terra che forse verso Persefone.

"Ma..." alzò le braccia al cielo sconvolto Dioniso. Lui aveva avuto l'idea è il merito andava a Ares. La vita era proprio ingiusta.

"Cosa dobbiamo fare?" chiese Ade.

Ares scrocchiò le dita delle mani: "Vogliamo l'esercito? Bene... Andiamo a recuperarlo no?"

"E dove si trova il tuo esercito?"

"Sparta, la mia carissima città... Sistemati proprio sotto il mio tempio"

Ormai era da tantissimo che erano lì sotto addormentati. Ed era stato Ares a rinchiuderli lì.

"E quindi dobbiamo andare fino a Sparta?" chiese Ade.

Ares annuì.

"Io però non posso uscire da questo posto... Posso arrivare sull'Olimpo grazie a uno di voi ma sulla Terra no..."

Persefone andò da suo marito. Sapeva quanto soffrisse per il fatto di non poter aiutare gli altri, soprattutto sua figlia essendo rinchiuso in questo posto.

"Ci verrò io" disse Persefone.

"No... Ho promesso che non saresti stata nelle mani di Zeus"

Ade afferrò la sua sposa per i polsi e la guardò negli occhi. Lei era bellissima e quello sguardo era su di lui come il la panna sulle fragole... Lo rendeva più buono.

"Ade" lei gli accarezzò una guancia. "Ci saranno loro che mi terranno lontana da Zeus" e con loro intendeva i più valorosi guerrieri perché ovviamente Dioniso era escluso. Non per essere cattiva ma davvero Dioniso avrebbe preso in mano un'arma?

"Si" disse Ares.

"E se mi tradissi con quello?" chiese Ade preoccupato indicando Dioniso.

La sua reputazione non era delle migliori...

"Quello ha anche un nome" incrociò le braccia Dioniso mentre Melissa si arrampicata sulla sua gamba per salirgli in braccio.

"Cosa vuol dile tladile?" chiese la piccola Melissa.

"Significa che la mamma potrebbe baciare al posto del papà, Dioniso" lo sguardo di Ade rimaneva fisso nella ninfa.

"Bleach! Dioniso non può baciale la mamma! Velo?" chiese la piccola puntando un dito contro la faccia del dio.

"Io? Non bacerei mai la tua mamma!"

Aveva un bel caratterino quella bambina!

"Giulalo!" la piccola continuava ad indicarlo con l'indice.

"Lo giuro su..." e ci riflettè su...

"Giuralo sui tuoi capelli" lo aiutò Ares.

E che aiuto ragazzi!

Dioniso strabuzzò gli occhi: "I miei capelli?" e con una mano si toccò i riccioli che amava.

"I tuoi capelli" confermò Ade.

I suoi capelli??

Ma stiamo scherzando??

"E va bene... Lo giuro sui miei bellissimi e adorati riccioli" disse con la voce incrinata dal dolore che gli procurava quella frase.

"Blavo" disse Melissa stampandogli un bacio sulla guancia.

"I miei amori" mormorò il dio trovandosi con una mano quei boccoli dorati mentre con l'altra sosteneva Melissa.

"Quindi, ora che si è risolto tutto possiamo partire" il dio della guerra non vedeva l'ora di partecipare alla rivolta che avrebbe segnato tutti gli anni a venire.

"Se non vi dispiace vorrei parlare con Persefone in privato prima" Ade sistemò una mano sui fianchi della ninfa.

"Qualche minuto è il massimo. Dobbiamo partire il prima possibile in modo tale che Zeus si accorga dopo tanto che noi non siamo più sull'Olimpo e ci vuole tempo per liberarli" detto questo il dio della guerra uscì dalla stanza seguito da Dioniso che parlava con la bambina.

Persefone cercò di dire che lui non dove preoccuparsi, che anche lei sapeva come difendersi perché era una ninfa e quello che insegnavano a tutte le ninfe era proteggersi, ma Ade non la lasciò.

Le prese il viso tra le mani e stampò un bacio sulle sue labbra.

Persefone non fece domande e si lasciò trasportare da questo attacco a sorpresa.

Poi il dio degli Inferi si separò tenendola sempre il viso tra i palmi delle mani: "Mi fido e so che sai badare a te stessa ma so anche che ho paura che possa succederti qualcosa. Io ti amo è l'ultima cosa che voglio è perderti. Forse questo è un discorso non da me e troppo mielenso ma ci tenevo a dirtelo"

Ade aveva le sopracciglia alzate in senso di ansia... Aveva paura che lei non apprezzare questo gesto.

"E io sono contenta che tu me l'abbia detto" sorrise Persefone.

Fiu... Almeno una su mille ci azzecca il caro Ade!

Il dio la abbracciò e la strinse forte a sé.

"E ti amo anche io" mormorò appoggiata al petto di Ade.

Il dio adorava sentire quelle parole da Persefone. Era come se quelle parole fossero tutto quello di cui aveva bisogno.

"Però devi stare attenta e soprattutto non lasciarti intimorire e impietosire da nessuno... Tu sei più forte e se devi uccidere per difenderti e per farti rispettare fallo senza esitazioni" e detto questo baciò la sua sposa un'altra volta.

"Lo farò... E ci sarà Ares a darmi una mano" lei gli saltò in braccio e continuò a baciarlo sperando che questa non fosse l'ultima volta.

* * *

Ehi genteeeee!!!

Oggi sono in modalità ameba... Ovvero zero voglia di vivere!! No vabbè apparte questo dovevo aggiornare e dico dovevo perché è da troppo che non mandavo avanti questa storia... So che rompo con le mie luuuuunghe pause tra un capitolo e l'altro ma davvero... Dopo questa settimana avrò molto più tempo... Lo prometto come Dioniso sui miei capelli.

E mercoledì vado dalla parrucchiera quindi mi conviene mantenere la parola.

Adesso vi auguro una buona notte.

by giada2112

La Figlia Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora