CAPITOLO 63

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Eccolo, imponente davanti a loro, l'Etna.

I tre appena atterrati, si erano diretti verso il vulcano.

Glaphyra doveva subito trovare suo padre, doveva assicurarsi che stesse bene e soprattutto non vedeva l'ora di rivederlo dopo ben 800 anni.

Lui era cambiato? Beh, di sicuro lei lo era e anche parecchio.

Non era più una bambina, era una dea, una dea dai poteri straordinari di cui neanche lei a volte era a conoscenza.

"Glaphyra!" la chiamò Dixie che era poco più avanti di lei.

La dea velocizzò il passo e si avvicinò alla sua amica.

"Dobbiamo andare in cima al vulcano" mormorò Glaphyra.

La rossa annuì: "Il problema è come arrivarci!"

Glaphyra mise una mano sulla spalla do Dixie: "Questo non è un problema"

Era da un pezzo che non usava il so sorriso per incantare qualcuno e convincerlo a fare quello che lei voleva.

"Chiama tuo fratello, vi aspetto vicino alla biglietteria"

Detto questo Glaphyra si mise in coda per comprare i biglietti, dovevano assolutamente salire su quel vulcano.

Non ci volle molto a convincere l'umano a consegnarele tre biglietti per una visita e si avvicinò saltellando a Dixie e Miki sventolando i biglietti in segno di vittoria.

"Possiamo andare" esclamò consegnando un biglietto alla sua amica e un altro biglietto al suo... Ragazzo? Amico? 

Miki tirò un sospiro di sollievo mentre Dixie si lanciò contro Glaphyra urlando: "Siamo già a metà strada!" 

La dea annuì contenta. Non vedeva l'ora di rivedere Ade e la sua piccola Melissa.

"Prima però bisogna arrivare in cima, quindi ragazze muovete quelle gambine che mamma vi ha fatto e..."

Glaphyra lo interruppe: "E andiamo a prendere la funivia, qualunque cosa sia" 

Dixie battè il cinque a Glaphyra che si giustificò spiegando che con la funivia sarebbero riusciti a visitare più zone rispetto a fare la strada camminando.

I tre entrarono nella cabina da soli e appena si richiusero le porte questa prese velocità e si staccò da terra. Glaphyra che non ci era mai salita si appiccicò al vetro come aveva fatto all'aeroporto e continuò a guardare in basso.

"E' bellissimo!"mormorò mentre Dixie si avvicinava a lei per ammirare il panorama con lei.

Non ci misero tanto ad arrivare fino all'ultimo punto concesso dalla funivia e così scesero.

"C'è ancora della neve!" esclamò Dixie indicando poco più in alto la punta che era ricoperta da neve.

Glaphyra intanto si guardava intorno, non c'era niente che sorvegliava i bordi, solo dei nastri a strisce bianche e rosse e dei cartelli con scritto "ASSOLUTAMENTE VIETATO SUPERARE I NASTRI" oppure "PERICOLO DI MORTE".

La dea fissò la rossa: "Ti va di infrangere qualche regola?"

Dixie fissò la ragazza e disse: "E me lo chiedi anche?"

Glaphyra fece cenno a Miki di venire con loro: "Dobbiamo andare in cima!"

Miki scosse la testa: "Non possiamo! Li vedi i cartelli e i nastri?"

Dixie mormorò a Glaphyra: "Non ha mai violato niente"

La dea lo fissò: "Beh, allora vuol dire che andremo solo io e la rossa qui affianco a me"

La Figlia Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora