Capitolo 10: buon compleanno

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MODIFICATO

Mi svegliai perché qualcuno continuava a baciarmi tutto il viso. Grugnii infastidita, pensando fosse mia madre, ma quando delle labbra calde e morbide si posarono sulle mie spalancai gli occhi e mi resi conto che era Luca.
Sorrisi, ancora assonnata, e gli accarezzai i capelli. <<Buongiorno>> sussurrai.
<<Buongiorno piccola mia>> mi baciò Lu e ridacchiai. Mi staccai dal bacio e mi raggomitolai di nuovo sotto le coperte calde.
Sentii Luca ridere. <<Vado a preparare la colazione, dormigliona. Vedi di non addormentarti ancora>>
Sbuffai e chiusi di nuovo gli occhi, portandomi un cuscino sopra la testa.

[Luca]
Mi chiusi la porta della mia camera alle spalle e scesi in cucina, prendendo il telefono. <<Pronto?>> rispose una voce.
<<Ciao Cristina, sono Luca>>
<<Luca! Come va? Cami dorme ancora?>> mi chiese.
<<Tutto bene, grazie; e si, Camilla è ancora a letto: ieri abbiamo fatto tardi>> le riposi.
<<Per la gita a Porto Selvaggio o per altro?>> commentò con voce maliziosa.
Arrossii di botto: e lei come faceva a saperlo? <<Beh... ecco noi...>> balbettai a disagio, ma Cristina rise, rassicurandomi. <<Puoi stare tranquillo; so cos'è successo tra voi, anche se mia figlia non mi ha accennato niente. Ma una madre sa sempre tutto, e lei era strana, come se avesse fatto un passo importante. Non c'è voluto molto per fare due più due...>>
<<E non sei arrabbiata?>> chiesi cauto.
<<Perché dovrei? Non ero molto più vecchia di voi quando l'ho fatto anch'io con Guido>> La cosa stava diventando leggermente imbarazzante. <<So che sei un bravo ragazzo; ti chiedo solo di non farla soffrire...>>
<<Non le farei mai del male>> risposi deciso. <<Io la amo>>
Potei percepire il sorriso sulle labbra della donna. <<Ne sono certa. Comunque, perché mi hai chiamata?>>
Sorrisi. <<Ho scoperto cosa farebbe piacere a Cami per il suo compleanno>>

~

Quando chiusi la chiamata mi arrivò un messaggio di Sofia. -Ho preso il regalo per Cami. I suoi hanno deciso cosa prenderle?-
Sorrisi. -Con un piccolo aiuto, ma si. Cos'hai preso?-
-Pandora e Dove va a finire il cielo di Licia Troisi: li desiderava da tanto-
Già, Camilla aveva sempre avuto un debole per i libri di Licia Troisi. -Perfetto. Quando torni?- le chiesi.
La risposta arrivò subito. -Un'oretta e dovrei essere a casa-
Posai il telefono dopo averla salutata e presi la colazione, tornando in camera. Trovai Camilla ancora a letto e ridacchiai. <<Piccola, la colazione!>> la scossi e lei mugolò contrariata, alzandosi a sedere.
Sorseggiò il suo latte e Nesquik con i biscotti mentre io la fissavo sorridendo, bevendo il mio cappuccino: era troppo buffa.
Quando finimmo Cami appoggiò la testa sulla mia spalla e sbadigliò. <<Ho sonno>>
Ridacchiai. <<Se pensi che ti lascerò a poltrire nel mio letto il giorno del tuo compleanno ti sbagli di grosso, piccola>>
La baciai velocemente e la tirai fuori dal letto. Grugnì e si stiracchiò, dimenticandosi del fatto che era ancora nuda e che io mi stavo eccitando solo a guardarla, e si chinò verso la sua borsa per prendere i vestiti, rinchiudendosi nel bagno.
Il mio telefonò trillò quando mi arrivò un messaggio: Cristina. -Tutto prenotato; avete l'appuntamento tra mezz'ora-
"Perfetto" pensai: la mia piccola sarebbe rimasta sorpresa.

[Camilla]
Dopo essermi fatta una doccia veloce, infilai l'intimo pulito, dei jeans chiari e stretti ed una felpa nera con due anelli bianchi a forma di cuore incrociati. Legai i capelli in una coda lenta ed uscii.
Luca era già pronto, con dei jeans strappati, una maglietta nera ed una giacca di pelle. Era una visione.
Mi baciò, passandomi il giubbino. <<Ti porto in un posto; dai sbrigati>> disse, facendomi l'occhiolino.
<<Dove?>> chiesi curiosa, preparando la borsa con il minimo indispensabile.
<<Sorpresa!>> esclamò Li ed io sbuffai: ultimamente le sorprese stavano diventando un po' troppo frequenti.
Salimmo sulla moto.
<<Chiudi gli occhi>> mi disse Lu. <<E non aprirli finché non te lo dico io>>
Alzai gli occhi al cielo ma obbedii; era inutile discutere.
Dopo dieci minuti ci fermammo e Luca mi aiutò a scendere, dato che non potevo ancora guardare. Mi posizionò probabilmente davanti a qualcosa e mi disse: <<ora apri gli occhi>>
Lo feci immediatamente e spalancai la bocca quando mi ritrovai davanti il negozio di tatuaggi. Mi girai verso Lu con gli occhi che brillavano. <<Fai sul serio?>> chiesi eccitata.
Sorrise. <<Certo! Coraggio, entriamo>>
All'interno ci accolse un ragazzone sulla trentina, con le braccia ricoperte di tatuaggi. <<Ciao ragazzi>> ci salutò e diede una pacca sulla spalla di Lu, poi si rivolse a me. <<Tu devi essere Camilla. Io sono Riccardo, ma puoi chiamarmi Rick. Venite>> ci fece un cenno.
<<Deciderete il disegno con Silvia>> ci presentò una giovane con un piercing al naso. <<Vi lascio con lei, siete in buone mani>> e se ne andò.
Silvia ci si avvicinò e sorrise. <<Mettiamoci al lavoro!>> mi fece l'occhiolino ed io arrossii.
Silvia era una vera artista: quando le esposi la mia idea, lei la mise giù, arricchendola di particolari e rendendola molto più bella di quanto avessi mai immaginato.
Guardai ammirata il disegno, che raffigurava un infinito con la scritta 'be free' lungo la diagonale. C'erano decorazioni di rondini vicino alla scritta elegante e motivi floreali sull'infinito.
Luca mi abbracciò da dietro e posò il mento sulla mia testa. <<È bellissimo...>> sussurrò ed io annuii.
<<Andate in quella stanza>> ci disse Silvia. <<Rick vi sta aspettando>> e mi sorrise rassicurante.
Obbedimmo ed entrammo in un ambiente non molto grande, con un lettino che mi ricordava molto quelli delle estetiste, solo che quello aveva i braccioli, e un aggeggio che a prima vista mi fece non poca paura.
Sentii la mano di Luca stringere la mia per farmi coraggio. Presi un grosso respiro e mi avvicinai a Rick, in piedi accanto al lettino, porgendogli il disegno.
Lo guardò attentamente prima di sorridermi. <<Niente male come idea. Dove vuoi farlo?>> chiese.
<<Pensavo... sulla spalla sinistra>>
Rick mi inquadrò. <<Si, ti starebbe bene a mio parere>> Batté una mano sopra il lettino. <<Stenditi qui. Dovrai toglierti la felpa: io mi girerò e quando sarai stesa inizieremo, okay?>>
Annuii decisa e, dopo che Rick fu girato di spalle, mi tolsi la felpa, affidandola a Lu, poi mi stesi. Luca restò vicino a me, tenendomi la mano destra. Sospirai di nuovo e parlai: <<sono pronta>>
Rick venne verso di me con una mano quell'aggeggio di cui non conoscevo nemmeno il nome, ma che mi intimoriva non poco con quel grosso ago, e mi scese la bretellina del reggiseno, per poi passarmi un asciugamano caldo e bagnato sulla spalla. <<Farà un po' male>> mi avvertì. <<Non pensare al dolore. Distrarsi è la soluzione migliore>>
Annuii e tentai di rallentare il battito impazzito del mio cuore, aiutandomi con delle tecniche di respirazione che avevo letto in alcuni libri, ma con scarsi risultati.
Luca, vedendomi in difficoltà, fece cenno a Rick di iniziare e si fiondò sulle mie labbra. Rimasi sorpresa un istante soltanto, poi ricambiai il bacio. Le sue labbra erano morbide e dolci, avevano un sapore così buono... sapevano di lui.
Quel bacio lento e tenero mi mandò letteralmente in paradiso e a malapena mi accorsi del pizzicorino alla spalla.

Una Cavalla Difficile {Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora