MODIFICATO
<<Buon compleanno, sedicenne!>> esclamò Mauro, dandomi il cinque.
Risi divertita. <<Grazie Mauro>>
<<Vieni con me; Dorinne ti sta aspettando, e il tuo regalo anche!>>
Lo guardai storto. <<Mauro! Avevo detto che non volevo niente!>> gli urlai contro.
<<Tranquilla, non è un regalo materiale>> rise.
Alzai un sopracciglio e lo seguii verso i box, assieme a tutta la compagnia che era venuta con me.
Dorinne mi salutò con un nitrito basso appena mi vide.
<<Ciao piccola peste!>> le diedi un buffetto sul collo. Notai che aveva già la testiera senza morso, cosa alquanto strana, ma non la sella o il sottosella. Iniziai a sospettare qualcosa e ne ebbi conferma quando chiesi a Mauro:<< non le metto la sella?>>
Lui scosse la testa, sorridendo. <<No, oggi imparerai a cavalcare a pelo!>>
Un sorriso si formò sul mio volto e abbracciai Mauro di slancio. <<Sei il migliore!>> esclamai ridendo.
Lui mi imitò e mi diede uno schiaffetto dietro il collo. <<Sbrigati, metti il cap e raggiungimi nel campo a piedi. Sono proprio curioso di vedere come te la caverai...>>
"Fidati, sono molto curiosa anch'io..."~
[Dorinne]
Stavo galoppando senza sella, con la ragazza sulla mia groppa che rideva e si divertiva. E mi divertivo anch'io: quella risata era contagiosa. Nessuno mi aveva mai montata senza sella, neanche Lisa, ed era una sensazione strana sentire il cavaliere senza niente a dividerci. Strana, eppure piacevole...
L'uomo che seguiva la ragazza mi aveva messo una testiera strana, senza morso, e la trovavo abbastanza comoda, senza contare che la ragazza si aggrappava leggermente alle redini per mantenere l'equilibrio, quindi una testiera normale mi avrebbe dato fastidio.
L'uomo al centro del campo gridò qualcosa alla mia amazzone, che annuì e mi fece compiere una mezza volta. Fece pressione con la gamba esterna ed io cambiai al volo. La ragazza rimbalzò un attimo sulla mia groppa, poi recuperò l'equilibrio.
Dopo un giro completo mi fece mettere al passo: aveva il fiatone.
<<Brava piccola peste>> esclamò dandomi una pacca sul collo sudato.
Sbuffai e mi scrollai, facendo ridacchiare la ragazza. Si chinò sul mio collo. <<Mi sto divertendo un mondo, piccola peste. Grazie per questo regalo di compleanno>>
Quindi era il suo compleanno... avrei fatto in modo che fosse una giornata speciale.
<<Camilla, vuoi provare a saltare? Te la senti?>> gridò l'uomo indicando una crocetta.
Drizzai subito le orecchie: era la mia occasione per dimostrare alla ragazza che mi fidavo di lei.
Esitò a rispondere. <<Tu sei pronta, piccola peste?>> mi chiese.
Nitrii e agitai la zampa anteriore.
Camilla sorrise e mi afferrò la criniera. <<Allora andiamo>>
Partii al galoppo, pronta ad affrontare il salto.[Camilla]
Mi concentrai sull'equilibrio: Dorinne aveva un galoppo ampio e vivace, ed era impaziente. Tirai le redini, chiudendo la falcata, con la voce di Mauro che mi dava indicazioni. <<Resta concentrata e tienila lontana dal salto: appena senti che si sta staccando da terra stringi le gambe e prova ad alzarti, un po' come il trotto sollevato senza staffe. Appena scendi dal salto tirati subito indietro. Ora resta seduta, tieni le redini e metti le gambe, e tieni le spalle indietro>>
A poche falcate dall'ostacolo notai i movimenti rigidi di Dorinne, come al solito, ma stavolta non dovetti far niente perché la cavalla andò da sola verso le barriere e saltò. La seguii in parabola, con naturalezza, come se l'avessi già fatto migliaia di volte, e mi tirai subito indietro quando posò gli zoccoli a terra.
Misi Dorinne al passo e restai un attimo immobile, poi rilasciai l'aria che avevo trattenuto.
Sentii degli applausi e notai la mia famiglia e i miei amici battere le mani. Scoppiai a ridere e gettai le braccia al collo della cavalla. <<Sei grande, piccola peste!>> esclamai.
Mauro mi raggiunse sorridendo. <<Si è fidata di te... l'hai conquistata>>
Restai stesa sul suo collo. <<E non la farò pentire>> ribattei.
<<Lavale i piedi e vieni alla casupola nell'uliveto assieme a lei>>
Annuii e scesi, avvicinandomi ai miei 'spettatori'. Lu mi baciò subito ed io sorrisi sulle sue labbra, ricambiando.
Mi staccai poco dopo, per poi ritrovarmi stritolata nell'abbraccio di Sofia. <<Grandissima Best! Sei la migliore!>> rise ed io con lei.
Battei il cinque a Luigi ed abbracciai la mia famiglia. <<Sei stata bravissima, tesoro mio>> mi sussurrò all'orecchio mia madre.
La strinsi più forte. <<Grazie mamma...>>
Due manine forti mi tirarono la maglietta. <<Sorellona sei incredibile!>> esclamò Giacomo entusiasta.
<<Mai quanto te, eroe!>> gli diedi un buffetto sul naso e lui strizzò gli occhi, facendo una smorfia dispettosa. Giaki aveva gli occhi verdi di papà e i capelli castano-biondi, mentre io ero tutta mia madre, con i capelli e gli occhi castani, anche se questi ultimi avevano qualche sprazzo di verde.
<<Vuoi venire con me e aiutarmi a lavare Dorinne?>> gli chiesi e lui annuì, con gli occhi che brillavano. Presi le redini della cavalla, che era rimasta immobile al mio fianco per tutto il tempo, e feci mettere Giacomo davanti a me. <<Prendi le redini, forza. Portiamola alle docce>> gli dissi, poi mi spostai dall'altro lato.
<<Ci vediamo alla casupola, okay?>> mi chiese Sof ed io annuii, agitando la mano a mo' di saluto. Lu mi rubò un bacio veloce, per poi sorridermi e avviarsi con gli altri.
Sentì mio fratello fare un verso di disgusto e ridacchiai. <<Giaki, è inutile che tu faccia versi, perché quando ti innamorerai non vorrai fare altro che baciare e coccolare la tua ragazza>> lo avvisai.
<<Cosa c'è di tanto bello nello scambiarsi la saliva?>>
Lo guardai male. <<E tu da quando usi certi termini?>> lo rimproverai e lui sbuffò per poi farmi la linguaccia. Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.
Nella doccia istruii Giacomo su come pulire le zampe di Dorinne e gli zoccoli, aiutandolo a sollevare la zampa, e su come strigliarla.
Mentre ci dirigevamo verso la casupola notai che mio fratello guardava Dorinne quasi con desiderio. <<Cosa c'è, eroe?>> gli scompigliai i capelli.
Si girò a guardarmi. <<Voglio... voglio imparare a cavalcare>>
Mi fermai di botto, fissandolo a bocca aperta.
Inclinò la testa. <<Che ho detto?>> chiese innocentemente.
Lo stritolai in un abbraccio, ridendo. <<E io che iniziavo a pensare di essere stata adottata!>>
<<Sorellona, staccati, mi stai soffocando!>>
<<Scusa>> allentai la presa ridendo. <<Annunceremo subito a Mauro la tua decisione>>
Sorrise entusiasta ed annuì.
"Sarà bello insegnargli a cavalcare..."~
<<Buon compleanno!>>
Sobbalzai spaventata quando, entrando nella casupola, mi ritrovai davanti tutti i miei amici della scuderia, disposti dietro ad un tavolo sul quale era posata una torta pasticciotto. Restai a bocca aperta per la sorpresa e guardai uno a uno i miei amici con gli occhi lucidi e sorrisi felice. <<Grazie... grazie di cuore>>
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Una Cavalla Difficile {Wattys2017}
RomanceMIGLIOR POSIZIONE: #1 in narrativa generale dal 17/06/17 al 22/06/17 #5 in narrativa generale il 4/12/16 #4 in narrativa generale il 12/1/17 #2 in narrativa generale il 22/06/17 Camilla è una ragazza come tante, con una grandissima passione per i ca...