MODIFICATO
<<Al secondo posto...>> la voce esitò ed io odiai quella suspense. <<Matteo Greco in sella a Zaryan!>>
La faccia del ragazzo era qualcosa di indescrivibile: era un misto di rabbia, stupore e delusione e accettò irritato la medaglia e la coccarda, facendo comunque una carezza a Zaryan.
<<E al primo posto...>> altra dannatissima suspense <<Camilla Duma in sella a Dorinne Van de Dwerse!>>
Non. Potevo. Crederci. Avevamo vinto! Gettai incredula le braccia al collo di quella cavalla speciale, riempiendola di baci e carezze. Mi uscirono alcune lacrime di commozione che non mi curai di nascondere.
Vidi fuori dal campo la mia famiglia e i miei amici che battevano le mani e sorrisi loro, grata; era anche merito loro se ero arrivata fin lì...
Dopo che ci ebbero consegnato la coccarda e la coppa, uscimmo dal campo. Scesi da Dorinne e le diedi un bacio sul muso. <<Grazie piccola peste>> mormorai.
Appoggiò la fronte alla mia e chiuse gli occhi con uno sbuffo soddisfatto. Risi leggermente e le diedi un buffetto sulla guancia.
Venni travolta nuovamente dai miei amici in un abbraccio spacca ossa. Non che non me l'aspettassi, era ovvio. C'era solo un piccolo problema: mi stavano stringendo talmente forte che non riuscivo a respirare. Dettaglio insignificante, ma credo necessario per continuare a vivere... sbaglio? No.
Riuscii a divincolarmi solo per qualche istante; salii velocemente su Dorinne e le circondai il collo con le braccia. <<Dorinne salvami tu!>> esclamai con finta voce disperata.
La cavalla si voltò verso di me con sguardo scocciato, come per dire: "se hai finito di fare l'idiota, io gradirei una bella doccia, che dopotutto credo di essermi pienamente meritata..."
Scoppiai a ridere. <<Hai ragione piccola peste, la smetto>>
Mauro ridacchiò sotto i baffi. <<Siete state bravissime entrambe. Camilla, passeggiala e falla rilassare; permettile di allungare per bene il collo e andate a farvi una passeggiata di là>>
Annuii e guidai Dorinne verso un piccolo spiazzo sterrato dove venivano fatti passeggiare i cavalli.
<<Ehi ciao!>>
Mi voltai verso la voce e notai le due gemelle venire verso di noi in sella ai loro cavalli. <<Ciao>> risposi timida.
<<Volevamo farti i complimenti per la vittoria, siete state magnifiche in campo: abbiamo visto i tuoi percorsi e volevamo conoscerti. E poi Dorinne sembra davvero una splendida cavalla... siete molto affiatate>> disse una, forse Francesca, a giudicare dal baio che montava.
Rimasi molto imbarazzata per quei complimenti, e mi limitai ad arrossire e ringraziale. Sempre la stessa ragazza si presentò. <<Io sono Francesca>> si, avevo azzeccato. <<E lei è Federica, mentre loro sono Dreamer e Spartan>> e indicò rispettivamente sua sorella, il baio e il morello.
<<Io sono Camilla, e lei è Dorinne, ma sembra che lo sappiate già>> ridacchiai.
Loro mi imitarono. <<Giusto>>
<<Anche voi sembrate molto affiatate, si vede che si fidano di voi>> ed era vero: sia Dreamer che Spartan dimostravano completa fiducia nelle loro amazzoni, ed entrambi erano chiaramente legati a loro da un rapporto molto simile a quello che avevamo io e Dorinne.
<<Aspettate un secondo... voi per caso avete gareggiato prima di me?>> Se erano loro, ciò che avevo detto sul loro affiatamento era più che confermato.
Federica annuì, sorridendo. <<Abbiamo gareggiato prima io e Spartan e poi mia sorella e Dreamer>>
<<Allora siete voi! Siete state bravissime>> esclamai.
Loro risero. <<Ma grazie!>>
Continuammo a chiacchierare per un po', le trovavo molto simpatiche e gentili, e mi trovai immediatamente a mio agio assieme a loro. Avevano entrambe con il proprio cavallo un legame fortissimo, che poche volte avevo visto, e questo fu un altro dei motivi per cui mi fidavo già di loro.
Arrivò poco dopo un uomo, che salutò le gemelle con una pacca sulla gamba ciascuna.
<<Zio!>> esclamarono le gemelle.
<<Salve>> dissi educatamente io e l'uomo mi rispose con un cenno del capo. Stava per parlare, quando un'altra voce lo interruppe.
<<Ma guarda guarda chi c'è... Jo, è un piacere rivederti>> Il mio istruttore venne verso di noi, salutando lo zio delle gemelle con una pacca sulla spalla.
<<Mauro, che sorpresa ritrovarti qui, ma cosa ci fai?>> rise l'uomo, Jo, abbracciandolo come se fosse un amico di vecchia data. Io, Francesca e Federica ci scambiammo sguardi confusi: si conoscevano?
<<Camilla è la mia allieva, ha appena terminato la gara>> spiegò Mauro.
<<Ma certo, ho visto. Quindi la alleni tu... si vede, c'è molto di te in lei. Hai fatto un ottimo lavoro>>
Arrossii leggermente.
<<Grazie Jo, ma anche tu sei un maestro in questo campo. Queste due ragazze? Tue allieve?>>
Annuii orgoglioso. <<Esatto. Allieve e nipoti, figlie di mio fratello>>
<<Beh, complimenti anche a voi, avete conquistato un bellissimo terzo posto>>
<<E ne siamo tutti fieri>>
I due iniziarono a parlare fitto fitto; io e le gemelle alzammo le spalle e ricominciammo a chiacchierare.
Finalmente, qualche minuto dopo, i due uomini ci degnarono nuovamente della loro attenzione.
<<Ragazze>> esordì Jo. <<Spero che andiate d'accordo tra di voi>>
<<Perché presto Jo si trasferirà da noi con i suoi allievi e tutti i suoi cavalli!>> completò Mauro.
Noi tre ci guardammo un attimo per constatare se avessimo capito bene, poi rilasciammo tanti piccoli urletti di gioia che fecero voltare verso di noi i cavalli, che ci guardarono come se fossimo impazzite.
Scendemmo di sella e ci abbracciammo strette. <<Ma ci pensate? Noi tre tutte nello stesso maneggio? Ci vedremo spessissimo!>> esclamò Federica.
<<Vi immaginate quanta paura metteremo ai nostri avversari? Non avranno scampo contro di noi!>> risi stringendole ancora di più.
<<RAGAZZE!>> esclamò Mauro. <<Sono felice del vostro entusiasmo, ma adesso riprendete i vostri cavalli, portateli ai box, togliete loro selle e finimenti e fate loro una bella doccia; se la sono pienamente meritati. E ricordatevi, fate attenzione a non lasciar asciugare il sudore senza prima averli lavati>>
<<Agli ordini capo!>> saltai facendo un saluto militare. Poi mi fermai un secondo a riflettere. <<Mauro, ma la tua categoria non comincia tra poco?>>
Lui sbarrò gli occhi e corse via. <<Giusto, vado a preparare Max!>>
Scossi la testa ridendo e Jo commentò: <<Gli anni passano ma la testa è sempre la stessa...>>
Risi ancora più forte e, dopo aver afferrato le redini, io e le gemelle ci salutammo con la promessa di rivederci presto al maneggio.
Quando fummo sole, Dorinne mi diede una spinta col muso che mi fece quasi ruzzolare nella polvere.
<<No, ma dico, sei impazzita?!>> la sgridai voltandomi verso di lei, che mi guardava con quello sguardo innocente che mi faceva impazzire e girai nuovamente la testa per non farle notare il sorriso che mi stava spuntando in volto.
Appena tornammo ai box, notai Matteo che spazzolava nervosamente Zaryan. Alzai gli occhi al cielo; evidentemente la sconfitta gli "uschiava", come diciamo noi salentini.
<<Cami>> la voce di mia madre mi fece voltare. La vidi venire verso di me con papà e Giacomo. <<Noi torniamo a casa, tuo fratello voleva invitare due amici per questa sera>>
Annuii e scompigliai i capelli di Giaki. <<Basta che non entrino in camera mia o mi vedano in giro con solo l'asciugamano addosso>> scherzai.
<<Non penso ci tengano, e poi non voglio che i miei amici vengano traumatizzati già così giovani>>
"Era un'allusione o mi sbaglio?"
Fulminai mio fratello con lo sguardo. <<Inizia a correre se non vuoi farti vedere dai tuoi amici con un occhio nero>> lo minacciai.
Cercò di trattenere le risate. <<Uuh che paura!>> esclamò correndo via.
<<Si, si, scappa che è meglio...>> gli urlai contro.
Due grandi braccia mi strinsero da dietro. Lu. Mi baciò il collo scoperto e una marea di brividi mi attraversò tutto il corpo. Mi voltai verso di lui, allacciando le braccia al suo collo.
<<In fondo tuo fratello ha ragione: pensai a quei poveri bambini traumatizzati...>> feci per dargli uno schiaffo ma mi bloccò con un bacio. <<...da tanta bellezza>> completò la frase. <<Vestita solo di un asciugamano, per di più...>> colsi una sfumatura maliziosa nei suoi occhi e nella sua voce che mi fece arrossire di botto.
Gli diedi un pugnetto sul petto, che naturalmente non lo fece smuovere di un centimetro, anzi lo fece ridere ancora più forte. <<La mia piccola guerriera>> ridacchiò prima di baciarmi.
Gli morsi il labbro per dispetto e mi allontanai di poco. Sorrise e mi lasciò andare, per permettermi di dissellare Dorinne, che era rimasta ferma a guardarci.
Le sfilai velocemente il morso e la testiera, mettendole la lunghina, tolsi i paracolpi, la pettorina e la sella, dandole un bacio sul muso.
Posai tutto nel mio cassone e feci per sciogliere il nodo alla lunghina per portare Dorinne alle docce quando delle urla si levarono nell'aria.
Io e Lu ci guardammo un secondo, preoccupati, ed andammo a vedere.
Il cuore mi si fermò in petto quando vidi il mio fratellino steso a terra in lacrime mentre si teneva il braccio destro e a pochissimi metri una macchina ferma. Mi portai una mano davanti alla bocca e corsi da lui, già raggiunto dai miei genitori.
Gli presi il volto tra le mani. <<Giaki... Giaki stai bene?>> chiesi trepidante.
<<Il braccio>> singhiozzò. <<Il braccio mi fa malissimo>>
Lo sfiorai delicatamente; sembrava rotto. Gli diedi un bacio sulla fronte. <<Andrà tutto bene fratellino, sta tranquillo>>
Poco dopo arrivò l'ambulanza, che portò Giacomo e mia madre in ospedale. Mio fratello era spaventatissimo e continuava a chiedermi di accompagnarlo. Il problema era che erano ammesse solo le madri, così lo rassicurai e gli promisi che l'avrei subito raggiunto.
Mio padre corse a prendere la macchina, così come quello di Lu: tutti volevano venire per sapere le condizioni di mio fratello.
Mi bloccai un attimo: e Dorinne? Non potevo lasciarla così, sudata e senza doccia.
<<Lu, cosa faccio con Dorinne?>> chiesi disperatamente. Aggrottò le sopracciglia e fece per rispondere, ma una voce lo precedette. <<Se volete... posso farle io una doccia>>
"Matteo?!" <<E sentiamo, perché lo faresti?>> ringhiò acido Luca.
<<Mi dispiace per come mi sono comportato, vorrei rimediare; mi dispiace per tuo fratello, e posso occuparmi io di Dorinne...>> abbassò gli occhi.
Non ero tanto convinta, ma non c'era tempo da perdere. Dorinne sapeva badare a se stessa, così annuii e mi diressi verso il box.
Entrai velocemente e le spiegai tutto con poche semplici frasi. Quando però vide Matteo fuori si irritò e nitrì minacciosa. La accarezzai sulla guancia.
<<Piccola peste, ti prego; io devo andare da Giaki, e non posso lasciarti qui senza doccia. Matteo ti laverà soltanto e poi ti rimetterà nel box; per favore>> la pregai guardandola negli occhi.
Vidi diffidenza ed esitazione, ma quando notò il mio sguardo disperato annuì leggermente. La ringraziai con un bacio sul muso ed uscii.
<<Grazie>> dissi a Matteo prima di correre da Lu, che era già pronto in sella alla sua moto. Mi infilai il casco che mi porgeva e saltai su.[Dorinne]
Appena la mia amazzone si allontanò, il ragazzo mi prese per la lunghina e mi portò alle docce. Mi pulì gli zoccoli con il nettapiedi e mi schizzò l'acqua sul muso. Nitrii arrabbiata, ma lui non parve farci caso.
Mi riportò nel box senza nemmeno togliermi il sudore di dosso, mi legò e chiuse la porta, andandosene. Scalciai irritata, ma chi si credeva di essere quell'umano uscito male?!
La lunghina era talmente corta che a stento arrivavo all'abbeveratoio. Questa non gliel'avrei fatta passare liscia...
Dopo un tempo indefinito iniziai a tremare e agitarmi; cosa mi stava succedendo? Non mi ero mai sentita così male in vita mia...
Finalmente l'istruttore della mia amazzone aprì la porta del box e mi fece uscire, per farmi salire sul van assieme a Balèm ed un altro cavallo, piuttosto giovane.
Mauro non si era accorto delle mie condizioni, ma Balèm sì. Mi gettò uno sguardo confuso e gli risposi allo stesso modo: non avevo idea di quello che mi stava succedendo, speravo solo che Camilla tornasse presto e che questo mio malore passasse il prima possibile.
Di nuovo il mezzo si fermò e capii che eravamo arrivati al maneggio. Mi rimisero nel mio box con paglia fresca, ma neanche stavolta nessuno si accorse del mio stato.
Una lacrima mi rigò la guancia. "Sorellina, dove sei?"
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Una Cavalla Difficile {Wattys2017}
RomanceMIGLIOR POSIZIONE: #1 in narrativa generale dal 17/06/17 al 22/06/17 #5 in narrativa generale il 4/12/16 #4 in narrativa generale il 12/1/17 #2 in narrativa generale il 22/06/17 Camilla è una ragazza come tante, con una grandissima passione per i ca...