MODIFICATO
[Luca]
So lately, been wondering
Who will be there to take my place?
When I'm gone, you'll need love
To light the shadows on your face
If a great wave shall fall
And fall upon us all
Then between the sand and stone
Could you make it on your own?
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go
And maybe, I'll find out
A way to make it back someday
To watch you, to guide you
Through the darkest of your days
If a great wave shall fall
And fall upon us all
Then I hope there's someone out there
Who can bring me back to your
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go
Run away with my heart
Run away with my hope
Run away with my love
I know now, just quite how
My life and love might still go on
In your heart, in your mind
I'll stay with you for all of time
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go...Bloccai la musica e sospirai, togliendomi le cuffie. La sveglia segnava le 2:37. A quell'ora Camilla, Sofia e Rebecca avrebbero dovuto essere in macchina.
Richiusi gli occhi, cercando inutilmente di addormentarmi. Non riuscivo a dormire, e il motivo era sempre lei. Da troppo tempo non la stringevo nelle mie braccia, da troppo tempo non baciavo le sue labbra, da troppo tempo non assaggiavo il suo sapore; e mi mancava, mi mancava come l'aria.
Rimisi le cuffie nelle orecchie e feci ricominciare la canzone, mettendo la riproduzione continua. In fondo, parlava di noi, e al momento era l'unica cosa che potesse aiutarmi.
Finalmente riuscii ad addormentarmi, cullato dal suono di quelle parole.~
Qualcosa mi aveva svegliato, qualcosa di morbido e caldo. Labbra. Un paio di labbra si posò sulle mie, facendomi assaggiare un sapore che non sentivo da mesi, ma che non avrei mai voluto, o potuto, dimenticare.
Le avrei riconosciute tra mille altre; quelle erano le sue labbra. Delle mani sfiorarono i miei capelli e a quel punto non ce la feci più. Ricambiai il bacio. Le strinsi la vita e ribaltai le posizioni, facendola stendere, e mi posizionai tra le sue gambe. Lei gemette e in tutta risposta le morsi il labbro.
Ci staccammo con l'affanno e la guardai negli occhi sorridendo.
Mi imitò, accarezzandomi il volto. <<Mi sei mancato>> sussurrò.
Aspetta un attimo... ricordava?!
<<Tu... ricordi?>> mormorai.
Il suo sorriso si fece più ampio ed annuì. <<Ricordo tutto. Ciò che mi avete fatto>> e indurì un po' la voce. <<ciò che ho passato, ma anche le vostre parole, le vostre lacrime e le vostre scuse>>
Ero letteralmente a bocca aperta. <<Piccola io...>>
Mi zittì mettendomi un dito sulle labbra. <<Non ora. Ne riparleremo poi, ora voglio solo recuperare il tempo perduto>>
Sorrisi dolcemente. <<Voglio solo farti mia, almeno un'ultima volta>>
<<Sono sempre stata tua>> rispose riprendendo a baciarmi.
E così, finalmente, dopo mesi di lontananza, fummo, di nuovo e mai come prima, una cosa sola. Finalmente ci eravamo ritrovati, e stavolta non l'avrei lasciata mai più andare.~
[Camilla]
Ero tra le sue braccia, finalmente, dopo mesi ero di nuovo a casa. Già, perché questo era per me Luca: la mia casa, l'unico posto in cui trovare rifugio, quando ero impaurita, sconvolta o semplicemente stanca, e l'unico posto che sapeva proteggermi. Il suo profumo, che tanto mi ricordava l'oceano in tempesta, era l'unico, oltre a quello di fieno, paglia e, in una parola, cavalli, che avrei sempre voluto sentire accanto a me per il resto della mia vita.
Lo sentivo, il nostro non era un amore adolescenziale, dove dopo qualche anno i sentimenti passano, rendendo le persone improvvisamente distanti; il nostro era amore vero con la A maiuscola. Non importava quante difficoltà avremmo dovuto affrontare in futuro, ero certa che saremmo riusciti a superare tutto. Uniti.
E mentre pensavo a tutto questo, mi accoccolai meglio sul petto nudo di Lu. Mi strinse ancora più forte e mi lasciò un bacio sulla fronte. <<Mi sei mancata da morire, piccola mia>> sussurrò; sorrisi.
<<Lo so. Mentre ero in coma vi sentivo, ogni parola, ogni carezza, ogni singhiozzo... volevo solo svegliarmi e abbracciarvi, rassicurandovi che stavo bene, che vi perdonavo; ma non potevo, non ci riuscivo, fino a quando il nitrito di Dorinne mi ha riscosso...>>
Lo sentii esitare e gli accarezzai il petto nudo per tranquillizzarlo. <<Mi dispiace tantissimo, io ti amo da morire, ed è per questo che non volevo che tu soffrissi...>>
Gli posai un dito sulle labbra per zittirlo. <<Ancora? Lo so, non hai nulla di cui scusarti>>
Sorrise sollevato e mi baciò.
La porta si spalancò all'improvviso, facendoci sobbalzare. <<Buongiorno! Sorgete e splendete piccioncini, o meglio, alzatevi e vestitevi perché la nostra cara amazzone deve allenarsi in vista della gara>>
Sospirai e mi coprii la testa col cuscino. <<Sof! Mio Dio che palle. Da quando mi sono iscritta sei diventata insopportabile!>> mugugnai. Fortuna vuole che non mi sentì.
Luca rise di gusto e dopo avermi baciata per l'ennesima volta si alzò, costringendomi a fare altrettanto. Un'ora dopo eravamo al maneggio.
Mi fiondai immediatamente nel box di Dorinne, circondandole il collo con le braccia, ridendo. <<Ricordo, piccola peste!>> esclamai.
Lei sembrò sorpresa e felice e mi strinse a sé con il muso, in un abbraccio tutto suo.~
[Dorinne]
Ancora una distanza vicina sull'oxer. "Ma si può sapere dove ha la testa oggi?" mi chiesi. Non era da lei essere così distratta durante gli allenamenti.
<<Camilla! Va male, va malissimo. Non stai azzeccando neanche una distanza! Mi spieghi cos'hai oggi, per l'amor del cielo?>> la sgridò Mauro.
Lei riprese fiato. <<Scusa; oggi ho la testa da un'altra parte e sono leggermente stanca>> si giustificò.
L'uomo scosse la testa, sospirando. <<Riprova ancora>>
La mia amazzone mi spronò al galoppo, tornando sull'oxer.
Di nuovo troppo vicini. Sbuffai e saltai lo stesso, ma feci cadere la barriera.
Mauro la rimise a posto. <<Di nuovo>> ordinò.
Ancora vicini. "Eh no sorellina, questa non te la passo. Vedi di svegliarti" pensai e mi piantai davanti all'ostacolo, facendo letteralmente volar via dalla sella la mia amazzone, che per fortuna atterrò sulle ginocchia: si, volevo che capisse di doversi svegliare, ma di certo non che si facesse male. Diciamo che se lo meritava.
Inoltre, già il fatto che fosse caduta semplicemente per un mio rifiuto faceva capire quanto fosse distratta: sarebbe potuta tranquillamente rimanere in sella se solo avesse tenuto le spalle indietro e aspettato che saltassi, invece di buttarsi in avanti.
Si voltò a guardarmi interrogativa e la sfidai con gli occhi: se non si svegliava, non mi facevo alcun problema a farla cadere di nuovo.
<<Stai bene?>> le chiese Mauro e Camilla sbuffò. <<Una meraviglia>> replicò rialzandosi e rimontando in sella.
Scrollai il capo e la avvertii con lo sguardo: se si fosse reso necessario, l'avrei scaraventata a terra fino a che non sarebbe tornata presente a se stessa. Annuì, cogliendo il mio avvertimento, e mi diede una pacca sul collo. <<D'accordo piccola peste. È ora di fare sul serio>>
"Finalmente!" esultai. Quando stavamo per galoppare di nuovo sentimmo una risata ed una voce che ci fece voltare di scatto.
A bordo campo c'era un ragazzo, un ragazzo che non avevo mai visto prima, ma che mi mise addosso una sensazione di nervosismo.
<<E così questo sarebbe il binomio perfetto, quello che dovrebbe battermi nel concorso a luglio? Una ragazza che non sa neanche mettere una buona distanza su un misero oxer ed una cavalla intrattabile che si pianta davanti ad un ostacolo?>>
"Intrattabile a chi, stupido umano?!" ringhiai nella mia testa. Ma chi si credeva di essere?
Mauro strinse i pugni. <<Cosa diamine ci fai qui, Matteo? Se non sbaglio è vietato ai concorrenti e agli istruttori assistere agli allenamenti degli avversari>>
Il ragazzo ghignò. <<E quelle>> ci indicò. <<Sarebbero le mie avversarie? Ti prego, anche un bambino alle prime armi riuscirebbe a batterle>>
Nitrii irritata. "Come ti permetti, piccolo moccioso?! Prega di non trovarti mai vicino a me o va a finire con uno zoccolo sul tuo sedere e la tua faccia nella polvere".
Camilla strinse i denti dalla rabbia e mi fece avvicinare allo steccato. <<Ascoltami bene, coso; io non ho idea di chi tu sia, ma nessuno può venire qui e permettersi di giudicare me o Dorinne, chiaro? Tu non sai chi siamo, cosa abbiamo passato e cosa siamo in grado di fare>> ringhiò minacciosa. Mai l'avevo vista così infuriata.
Il ragazzo, che a quanto avevo capito si chiamava Matteo, ghignò di nuovo. <<Cosa siete in grado di fare?>> le fece il verso. <<Dimostramelo>>
"Cos'è, vuoi una sfida ragazzino? Accetto." Camilla era della mia stessa opinione. <<Vuoi una dimostrazione? Accontentato! Mauro>> chiamò. <<Alza l'oxer a 1.50 m, per favore>>
<<Camilla, non cedere alle sue provocazioni, lascialo parlare>>
<<Alzalo, per favore. Dopotutto>> aggiunse guardando Matteo con disprezzo <<credo sia giusto concedere al nostro avversario un po' di vantaggio, così che sappia cosa aspettarsi>>
L'uomo si arrese ad alzò l'ostacolo.
Camilla si chinò sul mio collo. <<Voliamo, piccola peste>>
Erano quelle le parole magiche. Nitrii brevemente e partii al galoppo. Distanza dal salto: perfetta. Margine dalle barriere: oltre 10 centimetri. Risultato: l'oxer identico a prima e noi dalla parte opposta.
Percepii il sorriso sulle labbra della mia amazzone mentre mi faceva molte carezze sul collo per complimentarsi. Poi, si voltò verso Matteo con aria di sufficienza. <<Ti basta come assaggio o ne vuoi ancora?>>
Il ragazzo digrignò i denti e se ne andò senza una parola. Alzai la testa. "Che presuntuoso..."
<<Ma chi si credeva di essere?>> sbottò la ragazza.
Mauro sospirò e si passò una mano nei capelli. <<Si chiama Matteo Greco, ed è probabilmente il miglior cavaliere emergente del Circolo Ippico "Lo zoccolo", la scuola di equitazione più prestigiosa di Puglia. Sarà di certo il vostro più agguerrito avversario sulla categoria B110>>
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Una Cavalla Difficile {Wattys2017}
RomanceMIGLIOR POSIZIONE: #1 in narrativa generale dal 17/06/17 al 22/06/17 #5 in narrativa generale il 4/12/16 #4 in narrativa generale il 12/1/17 #2 in narrativa generale il 22/06/17 Camilla è una ragazza come tante, con una grandissima passione per i ca...