Capitolo 17: Capodanno

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MODIFICATO

[Camilla]
Galoppare tranquillamente in un bosco in sella a Dorinne era il paradiso: il vento tra i capelli, il fruscio delle foglie sugli alberi, il rumore degli zoccoli dei cavalli sul terreno, il respiro regolare di Dorinne e i vari sbuffi e nitriti di Silver, che si guardava intorno incuriosito. Amavo i boschi e il loro silenzio, interrotto solo da lievi rumori che facevano sembrare tutto più affascinante e misterioso.
Io, Luca, Mauro e Giacomo eravamo in completo silenzio, stregati dalla natura attorno a noi. Sofia alla fine aveva rinunciato a seguirci, andando a fare un giro sulle strade vicino alla scuderia.
Quando arrivammo ad un sentiero ghignai a Luca, che ricambiò con il mio stesso sguardo: aveva capito le mie intenzioni al volo.
Ci voltammo entrambi verso Mauro, che ci guardò interrogativo prima di scuotere la testa con fare rassegnato e ridacchiare. <<Va bene. Arrivate al ponte e aspettateci lì>> annunciò.
Lo ringraziai con un sorriso e portai Dorinne davanti al sentiero, accanto a Luca, Balèm e Silver. La cavalla agitò le zampe, ansiosa di galoppare, e mi chinai sul suo collo. <<Questa volta gli stracceremo, piccola peste>> le sussurrai e lei emise un nitrito basso in risposta.
Mauro alzò la mano, pronto a dare il segnale. Dopo alcuni secondi di tensione l'uomo gridò: <<via!>> abbassando la mano ed io spronai Dorinne al galoppo.
Lei schizzò in avanti, divorando la terra sotto gli zoccoli. Balèm, Silver e Lu ci affiancarono, intenzionati a non perdere terreno. Dorinne li vide e aumentò la falcata. Non era la prima volta che facevamo quella piccola gara, ma io e Dorinne non eravamo mai riuscite a vincere; quella volta, però, sarebbe stato diverso, lo sentivo.
Eravamo testa a testa quando arrivammo nei pressi del ponte che attraversava una conca profonda e abbastanza larga. Non avevo certo l'intenzione di passare dal ponte, così come Lu, e mi diressi verso la conca. Gli altri ci seguirono a ruota, non indietreggiando di un passo.
Eravamo a poche falcate dal dislivello.
<<Voliamo piccola peste>> sussurrai. Dorinne forzò ancora di più l'andatura, superando Balèm e Silver. Arrivò al margine e saltò...
Che sensazione; non potrei mai dimenticarla: in quel momento non c'erano problemi, non c'erano paure, non c'erano neanche Luca e i cavalli. Eravamo solo noi, io e Dorinne, nel cielo, con il vento che ci sfiorava dolcemente. Era libertà.
Vincemmo. Gettai le braccia al collo di Dorinne; quella cavalla era speciale, non mi sarei mai stancata di dirlo. Certo, aveva un carattere difficile, ma se le dimostravi rispetto e amicizia ti donava il cuore. E l'aveva donato a me. In quel momento credetti di essere la ragazza più fortunata di questo mondo.
Guardai Lu, Balèm e Silver e sorrisi. Ero sicuramente la ragazza più fortunata di questo mondo...

~

Guardai Lu mettere tranquillamente sella e morso a Silver.
Era sabato e mancavano appena un paio di giorni a Capodanno. Quella mattina Lu era venuto a casa mia e mi aveva letteralmente buttata giù dal letto alle 7 di mattina.
Giuro, in casa stava per avvenire un omicidio: guai a chi mi sveglia presto quando non devo andare a scuola. Inutile dire che presi Luca a calci in culo (si, la mia solita finezza), spedendolo fuori dalla mia stanza, e ritornai a dormire.
Quando mi svegliai, intorno alle 10, Luca era ancora a casa mia e mi aspettava eccitato e agitato.
Sorrisi nel ricordare come saltellava da una parte all'altra della casa per il semplice fatto che quel giorno avrebbe montato Silver. Mi era sembrato un bambino alle prese con un giocattolo nuovo. Adesso invece era calmo, sereno e felice.
Finii di spazzolare Dorinne e le misi la coperta, dopo averla fatta lavorare in piano. Sciolsi il nodo che legava la lunghina all'anello e mi diressi verso il campo con la cavalla che mi seguiva docile.
Intanto Lu aveva finito di sellare lo stallone. Entrò nel campo a piedi e raggiunse Mauro al centro del campo.
Mi appoggiai allo steccato; Dorinne, che prima stava brucando tranquillamente, alzò la testa e mi si affiancò, osservando intensamente il grigio. Le accarezzai il collo e le lasciai un bacio sulla guancia.
Luca sussurrò qualcosa all'orecchio di Silver e fece per mettere il piede nella staffa quando lui si spostò, impedendogli di salire in groppa. Il mio ragazzo gli accarezzò il collo per rassicurarlo e riprovò. Niente. E Silver iniziava anche ad innervosirsi. Lu sospirò, allontanandosi un po'.
Guardai Dorinne accanto a me: anche lei si stava agitando. Ebbi una folgorazione.
<<Vieni piccola peste>> le dissi tirandola per la lunghina. <<Vediamo se tu riesci a calmare il grande stallone selvaggio>> sorrisi.
Entrammo nel campo e Silver puntò subito gli occhi sulla cavalla al mio fianco. Ci mettemmo davanti a lui e il grigio allungò il collo per annusare Dorinne, a cui sembravano piacere tutte quelle attenzioni. Silver le annusò il muso e il collo, dimenticandosi del ragazzo che cercava di salirgli in groppa.
Annuii a Lu, che si avvicinò nuovamente al grigio e caricò un po' di peso sulla groppa.
Silver non lo calcolò minimamente.
Luca mise il piede nella staffa e salì velocemente. Lo stallone si riscosse di colpo e si mosse leggermente disorientato. Mi avvicinai con Dorinne e lo accarezzai dolcemente sul muso, calmandolo. Ma credo che, più delle mie carezze, abbia potuto la presenza della cavalla: Silver non le staccava gli occhi di dosso.
Dopo un po', il grigio si calmò e iniziò ad abituarsi al peso di Lu sulla groppa. Ogni volta che dava segni di nervosismo, il ragazzo lo faceva voltare e incrociare lo sguardo di Dorinne.
Sorrisi. "Silver è proprio cotto" pensai divertita. Era ovvio.
Dopo una mezz'oretta di passo e trotto, Luca decise di passare al galoppo e, a parte qualche scalciata, Silver si comportò bene.
Guardai Dorinne. <<Che ne dici, piccola peste?>> le chiesi. <<Facciamo un giretto a pelo?>>
Lei sbuffò in risposta e lo presi per un sì. Le tolsi la coperta, poggiandola ordinatamente sulla staccionata, e usai uno sgabello lì vicino per aiutarmi a salire. Col tempo ero diventata sempre più brava nella monta a pelo e riuscivo a guidare tranquillamente Dorinne con le gambe, la postura e la voce.
Le sganciai la capezza e afferrai saldamente la criniera prima di spronarla al passo. Incrociammo Silver e Lu, che mi sorrise prima di far aumentare leggermente l'andatura al grigio.
Spronai la cavalla al piccolo trotto e poi ad un galoppo quasi fermo, sotto cadenza: l'avevo già fatta lavorare abbastanza per quel giorno.
Feci un alt e scesi, facendo cenno a Lu di fare altrettanto. Annuì e smontò, prendendo lo stallone per le redini.
Io non ebbi nemmeno bisogno di prendere Dorinne per la criniera: quella cavalla era diventata la mia ombra. Presi la coperta e gliela rimisi addosso, poi afferrai la capezza e la lunghina e mi avviai verso i box con una mano sul collo di Dorinne. Mentre la mettevo nel box vidi Mauro fare i complimenti a Luca prima di avvicinarsi a me. Chiusi la porta del box.
<<Ho una proposta da farti>> iniziò Mauro mentre bevevo un sorso d'acqua. <<Volete passare qui la sera di Capodanno? I fuochi d'artificio sono abbastanza lontani da non spaventare i cavalli, e so che tu hai qualche problema con i rumori forti e improvvisi>>
Annuii: era vero, fin da piccola avevo quella paura. <<È una bella idea, ne parlerò con mamma e papà>> Mauro sorrise. <<Bene, aspetto il tuo messaggio per dopodomani>> e si allontanò.

~

Mancavano 5 minuti a mezzanotte e all'anno nuovo. Mi stavo scatenando assieme a Sofia quando un paio di labbra morbide si posarono sul mio collo.
Riconobbi subito Luca e chiusi gli occhi, abbandonando la testa sulla sua spalla. <<Vieni con me, piccola?>> mi chiese ed io annuii. Mi portò lontano dalla musica fino al paddock, dove scorsi Dorinne, Silver e Balèm.
Mi affiancai alla cavalla, che mi mise il capo in grembo per ricevere la sua razione di coccole gratis. Le feci qualche grattino mentre Luca salutava i suoi cavalli per poi avvicinarmisi e abbracciarmi da dietro. Gli lasciai un bacio leggero sulle labbra, poi mi voltai a guardare il cielo nero punteggiato di stelle.
<<Lo conosci quel detto?>> mi sussurrò Lu all'orecchio. <<Chi sta insieme a Capodanno, sta insieme tutto l'anno>>
Sorrisi. <<Si, lo conosco...>>
In quel momento iniziò il conto alla rovescia; si sentiva fin da lì.
Io e Lu ci guardammo negli occhi.
<<5...4...3...2...1...>> e ci baciammo. <<Buona anno!>>
Fu un bacio lungo, senza tempo e dolce come mai prima. Quando ci staccammo, Lu sorrise dolcemente. <<Buona anno piccola mia>>
<<Buon anno Lu>> ripetei. Mi voltai verso Dorinne, baciandole il puntino bianco sulla fronte e sul muso. <<Buon anno piccola peste>>

[Dorinne]
<<Buon anno piccola peste>>
Era inutile negarlo, quella ragazza era diventata parte della mia vita. "Buon anno sorellina..."

Una Cavalla Difficile {Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora