Capitolo 35: Matteo

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MODIFICATO

<<Attenta alla postura e tieni più ferme le gambe, non sbracciare. Avanza! Brava, adesso chiudi per la gabbia, chiudi, chiudi... perfetto. Un po' di gambe per l'ultimo oxer... bravissima! Una carezza e passo>>
Ripresi fiato e tolsi i piedi dalle staffe, accarezzando il collo sudato di Dorinne. Era passata una settimana da quando aveva ricominciato a lavorare e si era ripresa veramente in fretta, tanto che da due giorni stavamo lavorando seriamente, con salti alti e percorsi.
<<Va benissimo>> continuò Mauro. <<L'unica cosa, cerca di stare un po' più ferma con le gambe: quando ti metti sull'inforcatura vanno avanti e indietro. Stringi più forte le ginocchia e tienile ferme>> continuò a darmi consigli, fino a che non notammo un'auto parcheggiare vicino alle scuderie, seguita da un trailer.
Il mio istruttore aggrottò le sopracciglia. <<Trotta dieci minuti a redini lente, poi portala alle docce>> disse serio prima di allontanarsi.
Corrugai la fronte, perplessa. "Ma che cosa gli è preso?"
Dorinne si voltò interrogativa verso di me. Le accarezzai il collo. <<Ho un brutto presentimento, piccola peste>> mormorai.
Emise un nitrito basso, come per darmi ragione. Scossi debolmente la testa per mandare via quei pensieri scomodi e strinsi un po' le gambe per partire al trotto.
Luca, che fino a quel momento era seduto sullo steccato, scese con un balzo. <<Hai idea di cosa avrebbe potuto fargli cambiare atteggiamento in quel modo?>> chiese.
Scossi la testa. <<Ha cambiato praticamente faccia quando è arrivata quella macchina...>> ragionai.
Fece spallucce, mentre rimettevo Dorinne al passo e la facevo uscire dal campo.
<<Non lo so... c'è qualcosa che mi preoccupa; non riesco a stare tranquilla>> gli confessai.
Lu posò una mano sul collo di Dorinne, chinando pensieroso il capo.
Tornammo alle scuderie e scesi di sella, affidai il cap a Luca e tolsi la testiera e il morso alla mia cavalla. Dopo essersi strofinata per bene contro la mia maglietta, sporcandola tutta come al solito, si lasciò mettere la capezza.
Le feci una doccia completa con lo shampoo, le passai la stecca per toglierle l'acqua di dosso, le sciolsi i nodi della coda e della criniera e le pulii il muso con una spugna umida.
La portai a pascolare, canticchiando una canzone per calmarmi, ma niente, quella sensazione spiacevole non se ne andava.
Dorinne sollevò la testa, guardandomi per un po'. La accarezzai e lei si indicò la groppa col muso.
Sorrisi. <<Con piacere, piccola peste, ma mi spieghi come faccio a salire se tu sei troppo alta e qui non c'è niente da usare come scaletta?>>
In tutta risposta la cavalla sbuffò e si stese, guardandomi come per dire "sbrigati". Repressi una risatina e mi accomodai sopra di lei, che subito si rialzò. Mi aggrappai alla criniera per non cadere, poi mi stesi letteralmente sul suo dorso, poggiando la testa sul garrese e grattandole il pelo alla base del collo. Senza accorgermene ricominciai a cantare, socchiudendo gli occhi, mentre Dorinne mi ascoltava attenta. Certo, non sono un fenomeno nel canto, ma è incredibile quante emozioni possa trasmettere... soprattutto quella canzone.

"Guardo il cielo e non vedo altro colore
Solo grigio piombo che mi spegne il sole
L'unica certezza è gli occhi che io ho di te
Due fotografie è tutto ciò che rimane
Sul mio letto il vento le fa volare
La distanza che ci divide fa male anche a me
Se non vai via, l'amore è qui
Sei un viaggio che non ha né meta né destinazione
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore, così
Sono solo anch'io, come vivi tu, cerco come te
L'amore
Quel che so di te è soltanto il tuo nome
La tua voce suona in questa canzone
Musica e parole, emozioni che scrivo di noi
Se non vai via, il mondo è qui
Sei un viaggio che non ha né meta né destinazione
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore, così
Sono solo anch'io, come vivi tu, cerco come te
L'amore, l'amore
E cambia il cielo, i tuoi occhi no
Come vetro è l'amore che sei
Sei un viaggio che non ha né meta né destinazione
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore, così
Sono solo anch'io, come vivi tu, cerco come te
L'amore"

Una Cavalla Difficile {Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora