Capitolo 6: una storia

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MODIFICATO

Nel paddock, dopo aver lavato i cavalli, Mauro ci fece sedere sull'erba, mentre Balèm e Dorinne pascolavano.
Si sedette anche lui sospirando e iniziò a raccontare. <<Dorinne è nata nel settembre del 2006; ha un'ottima genealogia e un grande pedigree. Ha un talento fuori dal comune ma, come hai potuto vedere tu stessa, ha anche un bel caratterino>> ridacchiò e noi lo imitammo.
Dorinne, come il giorno prima, mi sorprese stendendosi dietro di me e posando il muso sulle mie gambe incrociate. Sorrisi dolcemente e la accarezzai tra gli occhi mentre Mauro ricominciava il racconto.

[Dorinne]
L'uomo stava raccontando la mia storia ai due ragazzi, l'avevo capito subito. Gli umani erano tutti uguali, mi era facile capirli; ma quella ragazza no, era diversa, speciale... era libera. Possedeva quella libertà che io avevo perso ormai da anni.

Flashback
<<Coraggio Dorinne>> mi sussurrò Lisa sulla mia groppa. <<Facciamo vedere a tutti di che pasta sei fatta!>>
Nitrii, pronta ad affrontare il percorso di gara. Lisa, la mia amazzone, a cui ero legatissima, mi spronò al galoppo e mi condusse verso il primo salto.
Allungai subito la falcata, ansiosa di affrontarlo; amavo correre e saltare, era la mia vita, mi sentivo libera e invincibile.
Lisa mi richiamò all'ordine, tenendomi distante dal verticale di 1.15 m: una cosa da niente, avevo saltato ostacoli molto più alti.
Dopo il salto scossi la testa per far capire alla mia amazzone che aveva tirato troppo: mi dava davvero fastidio. Lisa alleggerì subito la mano e mi guidò per tutto il percorso. Zero penalità in 53.72: prime. Lisa si buttò sul mio collo e mi fece molte carezze. <<Sei grande Dorinne!>> rise.
~
Dopo la premiazione ci si avvicinò una donna. La guardai male: non mi andava a genio.
<<È davvero una puledra promettente>> mi osservò con attenzione.
<<Sì, ha un grande pedigree>> rispose Lisa.
La donna mise una mano nella borsa e trasse un blocchetto di fogli e una penna. Per quello che avevo capito degli umani, ci stava dando dei soldi, anche se non riuscivo a trovarne il motivo. Percepii la mia amazzone innervosirsi e di conseguenza mi irrigidii anch'io.
La donna scrisse qualcosa, poi porse il foglio a Lisa. <<15.000 bastano?>> chiese.
Ero confusa: bastano per cosa? <<Non capisco>> ribatté Lisa.
<<Quanto vuole per la puledra?>>
Sgranai gli occhi: quella donna voleva comprarmi. Lisa era furiosa. <<Dorinne non è in vendita>> disse decisa ed io mi rilassai leggermente.
La donna si accigliò. <<50.000 e la finiamo qui>> tese la mano verso di me, ma nitrii minacciosa e indietreggiai.
La mia amazzone si mise davanti a me per proteggermi. <<Ho detto che non è in vendita!>>
La donna sbuffò e finalmente se ne andò, ma aveva uno sguardo che mi fece paura.
Lisa mi accarezzò sul muso. <<Sta' tranquilla Dorinne. Andrà tutto bene>>
Fine flashback

<<E poi cosa successe?>> chiese la ragazza, che a quanto avevo capito si chiamava Camilla.
<<E poi successe la tragedia>> rispose l'uomo adulto. <<Lisa stava allenando un nuovo cavallo, ma cadde a terra e si fratturò la spina dorsale, e questo la costrinse per sempre sulla sedia a rotelle. Ha purtroppo perso l'uso delle gambe...>>

Flashback
Vidi arrivare la mia amazzone seduta su una sedia con le ruote. Era da un po' di tempo che non la vedevo, ed ora tornava da me in quel modo. Aveva gli occhi lucidi ed iniziai a preoccuparmi.
<<Ciao Dorinne>> disse piano, accarezzandomi. <<Mi dispiace, sei stata venduta a quella donna della gara che voleva comprarti>>
Nitrii sorpresa e alzai il muso, impedendole di toccarmi. Come poteva farmi una cosa del genere?
<<Io... non potrò più camminare, o salire in sella, e per questo mio padre ti ha venduta; dice che sarebbe solo uno spreco... mi dispiace Dorinne, mi dispiace tanto>> scoppiò a piangere.
Il mondo mi crollò addosso: niente più gare con Lisa, niente più allenamenti, niente più galoppate nel paddock... in quel momento capii che Lisa non sarebbe più stata al mio fianco.
<<Però ora ascoltami Dorinne, ascoltami molto attentamente. Quella donna è Rita Andriano, un'amazzone di livello nazionale ed europeo, ma tratta i suoi cavalli come se fossero solo bestie. Li rende schiavi, li sfrutta e li maltratta quando non obbediscono, finché non diventano semplici macchine. Tu però non farla vincere, Dorinne, non diventare anche tu una marionetta. Ribellati se ti maltrattano, fatti rispettare quando ti calpestano, ma soprattutto, non diventare schiava, perché sei la creatura più libera che io abbia mai visto...>>
Fine flashback

Quelle parole mi erano sempre rimaste nel cuore. Ed io avevo obbedito: non ero diventata schiava, ma avevo perso la fiducia nelle persone. Sono stata con quella donna solo due anni, ma sono bastati a farmi diventare ribelle, agitata, aggressiva e spaventata dagli umani.
<<Cosa le hanno fatto?>> chiese il ragazzo.
<<Picchiata, frustata e maltrattata al punto da non riuscire a fidarsi più di nessuno. Nei concorsi non ha più completato un solo percorso: faceva cadere Rita, rifiutava gli ostacoli... è diventata una cavalla intrattabile, che non può più essere cavalcata. Era una puledra spettacolare, ora è solo una cavalla inutile>>
Mi irritai a quelle parole, ma non lo diedi a vedere. Camilla invece si arrabbiò, lo capii da come mi accarezzava. <<Quindi ora che facciamo?>> chiese trattenendo la rabbia.
L'uomo chinò il capo ed iniziai ad avere paura. <<Non vuole più saltare, credo che l'unica soluzione sia abbatterla; sarebbe la scelta più clemente...>>
Sgranai gli occhi e mi alzai spaventata, cercando di correre via. Camilla si alzò con me e mi trattenne per la lunghina. Mi guardò negli occhi, rassicurandomi. <<Non permetterò che ti uccidano, piccola peste. Glielo impedirò!>>
L'istinto mi diceva di fidarmi, nonostante tutto: forse era lei che poteva restituirmi la libertà che mi era stata strappata via.

[Camilla]
Non potevo accettarlo, Dorinne non sarebbe morta; avevo troppo bisogno di lei.
Mi rivolsi a Mauro. <<Non se ne parla neanche. Mi prenderò io cura di lei. La allenerò, e la farò riabituare alle persone. Lei non morirà>>
Mauro sospirò e infine mi guardò sorridendo. <<Mi fido di te, Camilla. Spero solo di non sbagliare>> e si alzò, allontanandosi.
Luca mi raggiunse e mi baciò dolcemente. <<Ce la farai>>
Sorrisi e lo abbracciai forte, includendo anche Dorinne. <<Ce la faremo>> esclamai guardando la cavalla, che mi fissava con uno sguardo fiero. Non avevo mai visto una cavalla con tanta voglia di vivere libera. Cercava la libertà, quella libertà che le avevano rubato, quella libertà che io le avrei restituito ad ogni costo.

Una Cavalla Difficile {Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora