Capitolo 5: "cosa nascondi?"

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MODIFICATO

[Luca]
Mi svegliai con le mani di Camilla nei capelli e sorrisi, felice come non ero mai stato.
Mi sollevai delicatamente da lei e la guardai intenerito: stava ancora dormendo, ieri doveva essersi stancata con tutto quello che era successo.
Per quanto avessi voluto restare in quella posizione per sempre, mi costrinsi ad alzarmi per prendere i vestiti, era lunedì e la scuola chiamava. La guardai nuda nel letto e la coprii prima di non rispondere più delle mie azioni.
Un pensiero mi folgorò: "Sofia!" In camera non c'era, perciò mi vestii e scesi in cucina a cercarla, magari stava mangiando. La trovai che stava preparando la colazione. <<Buongiorno sorellina>> la salutai con un bacio nei capelli.
<<'Giorno Lu>> Si girò con un sorrisetto malizioso. <<Sei felice oggi... ti sei divertito ieri sera?>>
Scoppiai a ridere e presi un vassoio, sul quale appoggiai una tazza di latte, del cacao ed un pacco di biscotti. <<Questo non ti deve interessare; tu piuttosto dove hai dormito?>>
Scrollò le spalle. <<In camera di mamma e papà, volevo lasciarvi la vostra intimità>> mi fece l'occhiolino.
Ancora ridendo, afferrai il vassoio e, attento a non far cadere niente, lo portai alla bellissima ragazza nel mio letto.

[Camilla]
Mi svegliai nel letto di Lu e sorrisi, nonostante mi sentissi indolenzita: il giorno prima era stato il più bello di tutti, se escludevo quel brutto momento a pomeriggio.
Il mio sorriso si spense quando notai che Luca non era nella stanza. Una paura senza nome mi assalì; non volevo che mi abbandonasse. <<Lu?> chiamai.
Dopo qualche secondo, le lacrime che stavo cercando di trattenere rigarono implacabili le mie guance. "Non può essersene andato, non può..." mi ripetevo mentre lo chiamavo sempre più forte.
La porta si aprì di scatto e lo vidi sull'uscio con un vassoio in mano e lo sguardo preoccupato. <<Piccola, che succede? Ti ho sentita urlare>> esclamò posando il vassoio.
Gli corsi incontro e gli gettai le braccia al collo singhiozzando. <<Credevo che te ne fossi andato, che ti fossi pentito di questa notte; non farlo più, mi sono spaventata!>> esclamai stringendolo sempre più forte, non badando al fatto che fossi nuda.
Lu sospirò e mi baciò il collo, facendomi venire brividi di piacere, riuscendo pian piano a calmarmi. <<Mi dispiace piccola, ero andato a prendere la colazione, non intendevo spaventarti. E poi non potrei mai pentirmi di ciò che è successo; ti ho appena trovata, non ti lascio più andare: non ti libererai di me così facilmente>> ridacchiò e mi baciò dolcemente.
Sorrisi sulle sue labbra. <<Meglio per me>>

~

<<Allora?!>> strillò Sofia mentre ci dirigevamo verso la nostra classe.
<<Allora cosa?>> chiesi, anche se sapevo benissimo a cosa si riferisse.
<<Non mi freghi, ho sentito i gemiti ieri sera>>
Arrossii di botto.
<<Voglio sapere com'è andata, è bravo mio fratello a letto?>> chiese ghignando.
Mi coprii il viso con le mani: in quel momento volevo solo scomparire dall'imbarazzo. Un braccio mi circondò la vita e sentii Lu esclamare: <<certo che sono bravo!>>
Io risi e mi voltai per baciarlo sulle labbra, poi lo salutammo ed entrammo in classe.
Lì dentro notai che tutte le ragazze mi guardavano invidiose e nere di rabbia, mentre sussurravano cattiverie. Ghignai. "Mi dispiace troiette, ma Luca ora è mio"
Eh sì, avrò anche un faccino angelico ed un carattere introverso e timido, ma quando qualcuno mi si mette contro tiro fuori gli artigli: non sono una principessa, non lo sono mai stata; sono una guerriera, e il fatto che ami tirare con l'arco lo dimostra.
Sofia mi guardò con un sorriso. <<Brava Best, così si fa: testa alta, sguardo sicuro, fai morire di invidia tutte quelle oche in preda agli ormoni!>>
Non potei fare a meno di ridere: anche Sofia non scherzava, e in quanto a finezza era insuperabile. <<La tua finezza è leggendaria, Sof>> a canzonai.
<<Oh, piantala>> mi diede una spinta scherzosa e ci andammo a sedere ai nostri posti.
Durante la lezione mi arrivò un messaggio da Luca: -A pomeriggio andiamo in scuderia, passo io a prenderti. Ti amo-
Sorrisi. -Non devo l'ora. Ti amo- gli risposi.

~

<<Buongiorno piccola peste!>> esclamai, affacciandomi al box di Dorinne.
Lei si girò di scatto e, avvicinandosi, mi sbuffò in faccia. Ridacchiai e le misi la capezza, per poi farla uscire e legarla all'anello. La preparai e salii in groppa, mentre lei sbadigliava tranquillamente. Lu si avvicinò con Balèm e insieme ci dirigemmo in campo, dove ci aspettava Mauro.
<<Ma guarda chi si rivede! Allora non vi siete uccisi a vicenda!>> rise.
Lu mi guardò alzando un sopracciglio ed io arrossii, facendogli segno che gli avrei spiegato tutto dopo.
<<Allora, riscaldate i cavalli, poi Luca viene su quest'oxer e Camilla su questo piccolo verticale, al galoppo>>
Noi annuimmo.
Quando Luca e Balèm iniziarono a saltare, notai che Dorinne li guardava con la coda dell'occhio e sembrava come spaventata. La accarezzai sul collo e la spronai al galoppo, portandola verso il verticale alto 70 cm. La sentii rigida e provai a rilassarla, invano. Al punto di battuta si fermò di botto e iniziò a scuotere la testa, a nitrire e impennarsi. Mi tenni ben salda in sella e l'allontanai dal salto: tremava.
La accarezzai dolcemente, mormorando parole dolci mentre guardavo Mauro preoccupata. Lui abbassò lo sguardo e scosse la testa.
Luca mi si avvicinò. <<Tutto okay?>> chiese preoccupato.
Scossi la testa. <<Sta tremando... non capisco, sembra che abbia paura dell'ostacolo>>
Mi avvicinai al verticale al passo e accarezzai Dorinne, che non smetteva di tremare. Alla fine rinunciai. <<Va bene, piccola peste. Non importa, sarà una brutta giornata>> la rassicurai. E scesi di sella.
Mi rivolsi al mio istruttore. <<Mauro credo che per oggi sia meglio smettere. Vado a farle una doccia>>
Lui annuì, poi sospirò e disse: <<Luca, trotta Balèm per qualche minuto, poi portalo anche tu alle docce... vi devo raccontare una storia che vi aiuterà a capire meglio Dorinne>>
Io e Lu ci guardammo e accarezzai la cavalla accanto a me. <<Cosa mi nascondi, piccola peste?>>

Una Cavalla Difficile {Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora