capitolo 6

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Inizia anche a piovere, e siamo costretti a rifugiarci sotto un balcone che sporge in strada.
Io: "così, senza dire nulla a nessuno? Tu stai male Matte"
Matteo: "no, sono solo cotto di una ragazza che se resta qui è in pericolo..."
Io: "ma poi Mara e Giorgio si preoccupano"
Matteo: "avvisali"
Io: "mmm... Non lo so, e il biglietto?"
Matteo: "ti fidi di me?"
Annuisco lentamente.
Matteo: "allora seguimi"
Mi prende per mano e mi trascina sotto la pioggia. Mi ritrovo a correre ridendo con il mio ragazzo, bagnati fradici dalla testa ai piedi, ma felici. Con lui andrei anche sulla luna, basta che stiamo insieme.
Passiamo tra la gente, troppo occupata ad aprire gli ombrelli e a nascondersi per accorgersi di due ragazzi che stanno facendo una pazzia. Entriamo in auto inzuppati, ma con un sorriso idiota stampato sul volto.
Mette in moto e parte, derapando alle curve per fare più in fretta. Ad ogni angolo mi tengo stretta alla sua coscia, poi allento la presa fino alla curva dopo.
Io: "come cazzo hai fatto a prendere la patente?"
Alza le spalle e schiva una buca.
Matteo: "non lo so"
Sorpassa un camion in doppia linea e rientra nella corsia appena prima di investire un gattino che attraversa.
Io: "vorrei arrivarci viva a Milano eh"
Matteo: "tranquilla"
Dopo solo due minuti siamo all'aeroporto. Sembriamo dei barboni, bagnati e senza bagagli, coi capelli arruffati e i piedi doloranti. Le persone ci guardano male, ma che ne sanno loro di quello che abbiamo passato, e quello che abbiamo sopportato per arrivare in quel posto insieme.
All'altoparlante annunciano che il volo di Milano si sta imbarcando. Noi dobbiamo ancora superare i controlli e abbiamo una coda lunga chilometri davanti al check-in.
Mi fermo.
Io: "non ce la faremo mai"
Matteo: "amore, hai detto che ti fidi. Vieni"
Lo seguo senza neanche una briciola di speranza dietro ad un muro.
Mi fa cenno di stare zitta. In punta di piedi andiamo dietro ad alcune piante in disparte, poi come agenti segreti passiamo inosservati di fianco alle guardie e ai controlli. È più facile imbucarsi senza valigie...
Quando siamo al gate 11, quello indicato dal tabellone, ci blocchiamo.
Lo guardo con le lacrime agli occhi e scoppio a piangere sulla sua spalla.
Proprio adesso dovevano chiudere?
Lui però non si scompone. Mi lascia li ferma come un baccalà a guardarlo mentre si avvicina alla hostess che sta per chiudere la porta.
Mi avvicino.
Matteo: "giorno signorina", dice appoggiandosi al bancone e attirando l'attenzione di quella ragazza. Poi continua con un sorrisetto: "una ragazza come lei non dovrebbe lavorare a quest'ora..."
Lo neutralizzo con uno sguardo incazzato. Lui mi fa cenno di ascoltare con una mano dietro la schiena.
Hostess: "perché, come sono io?"
Matteo: "beh, è molto carina..."
La tipa arrossisce, e mi verrebbe voglia di strozzarla, anche se so che è tutta una messa in scena. Continuando ad addolcirla con parole orride, Matteo riesce a distrarla e a farla allontanare dalla sua postazione. Passo di soppiatto e faccio per aprire la porta, quando la sento dire con voce mielosa: "ohoh anche te sei molto carino"
Io non ce la faccio a trattenere la rabbia. Mi avvicino a quei due, prendo Matteo per la manica e lo trascino via correndo, urlando a quella donna: "è già occupato!!"
Scappiamo nel tunnel e scendiamo dalle scale, con quella hostess che ci grida dietro di fermarci, che avrebbe chiamato a polizia. Io e lui ci guardiamo e scoppiamo a ridere, poi saliamo appena in tempo sulla navetta, che chiude le porte e ci porta sotto all'aereo.
Appena scendiamo, delle bodyguard ci fanno salire sull'aereo. Ci accomodiamo nei posti in fondo, io vicino al finestrino e lui in mezzo tra me e una vecchia.
Si accendono i motori e l'aereo decolla.
Guardo soddisfatta Matteo.
Io: "ce l'abbiamo fatta"
Matteo: "lo so piccola"
Detto questo, abbraccio il suo braccio forte e rassicurante, per poi addormentarmi appena arriviamo in quota.

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora