capitolo 28

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*sera*
Sono stesa sul divano ormai da ore, nell'attesa che quei due finiscano di registrare... Sento continue risate dentro quella maledetta stanza, mi stanno urtando il sistema nervoso!
SI, SONO GELOSA!
Ma chi non lo sarebbe al mio posto?
C'è stato solo un momento, che sarà durato circa mezz'oretta, nel quale non hanno riso/scherzato.
Bah...
Alle 18:00 La Troia esce dalla stanza.
Io: "avete finito?"
Troia: "si si... Posso parlarti adesso che non c'è Matteo?"
Io annuisco e le faccio spazio accanto a me sul divano. Lei arriva e si siede, poi inizia a parlare: "ti volevo ringraziare... Senza il tuo permesso, adesso Matteo non farebbe i video con me. So di essermi comportata male, e mi dispiace. Ti va se ricominciamo da zero?"
La guardo con un misto tra stupore e ribrezzo.
A me sta antipatica, ma ci si potrebbe provare. Almeno credo.
Io: "senti Tro...ehm Alice, c'ero rimasta veramente male ma..."
Troia: "ma?", mi chiede sollecitandomi.
Io: "ma possiamo tentare"
Lei sorride liberando la tensione.
Ricambio anche io il sorriso, poi ci abbracciamo.
Non volevo, è stata lei che si è lanciata su di me, per la cronaca.
Matteo: "cosa mi sono perso?", dice entrando in salotto con una coca cola in mano.
Io: "niente... Dove l'hai presa?"
Matteo: "beh..."
Alice: "ha una scorta sotto la scrivania"
Io: "cooooosa?"
Matteo: "avevi detto che non glielo avresti spifferato!"
Alice: "prima che diventassimo amiche"
Matteo: "ami...cosa? State delirando?"
Io e Alice scoppiamo a ridere.
Lei si alza, ci saluta e se ne va, chiudendosi la porta alle spalle.
Io: "beh, cosa mi guardi così?", chiedo a Matteo notando che mi sta fissando.
Matteo: "come mai adesso sei sua amica? Pensavo la odiassi"
Io: "si ma... Magari è diversa e mi sono sbagliata sul suo conto"
Si avvicina e mi mette una mano sulla fronte.
Matteo: "scotti, hai la febbre"
Io: "ah-ah, molto divertente... Vai a montare il video, sono curiosa di vedere cosa ne uscirà"
Matteo: "Sissignora!"
E se ne torna in camera.
Io vado in cucina e mi metto a preparare un salame di cioccolato, il dolce preferito di Matteo.
Più o meno un paio di ore dopo, lo sento avvicinarsi.
Matteo: "uuuu che buon profumino... Cos'hai preparato?"
Io: "salame di cioccolato"
Matteo: "no vabbeh, sei fantastica", mi urla coprendomi di baci.
Inizio a ridere come un ebete, la sua barba mi fa il solletico sul collo.
Apro il frigorifero e lo tiro fuori, stendo la tovaglia e lo taglio. Appena affetto la prima porzione, non faccio in tempo a metterla sul piatto che l'ha già divorata.
Alzo gli occhi al cielo e gli pianto il coltello in mano dicendogli: "tieni, fai tu, così resti impegnato"
Lui sbuffando inizia a tagliare.
Io: "allora, l'aereo è domani alle nove. Va bene?"
Matteo: "ah a proposito... Non posso venire"
Io: "perché?"
Matteo: "devo andare a trovare mia mamma... Ti dispiace?"
Io: "no no, figurati. Ma prima o poi me la presenti?"
Matteo: "certo, alla prima occasione"

L'indomani mattina mi alzo presto, stampo i biglietti e vado all'aeroporto. Mentre aspetto in coda al check-in, vedo nell'atrio un ragazzo che cammina avanti e indietro con il telefono all'orecchio.
Mi sembra di averlo già visto, ma non vorrei fare epic fail dato che da lontano non ci vedo bene, quindi esco dalla coda e gli vado incontro. Tanto è presto, anche se perdo qualche posto in fila non è la fine del mondo.
Il ragazzo sta parlando all cellulare... Anzi, gridando: "ma come?! E ora come vengo???"
Cazzo, l'ho già sentita la sua voce, ma dove...
Si ferma, poi continua: "si ma il biglietto? Ormai è pieno l'aereo!"
Ho capito!
Gli corro dietro e lo tocco alla spalla, facendolo girare e abbracciandolo.
È Pietro!
Io: "Giampyyyyyyy!!!"
Pietro: "a dopo compà, ti richiamo io", chiude la chiamata ricambiando la stretta.
Pietro: "che ci fai qua Saretta?"
Io: "mi son trasferita con Matteo!"
Pietro: "ma dai sul serio? E mi abbandoni a Palermo con quel coglione di Giorgio Frasti?"
Scoppio a ridere annuendo.
Io: "qual'è il problema?"
Pietro: "dovrei tornare giù e avevo detto a Murry di prenotare i biglietti, ma ovviamente si è dimenticato e ora l'aereo è pieno"
Io: "ne ho uno in più!"
Pietro: "seria?"
Io: "si"
Pietro: "ti adoro"
Sorrido e tolgo il biglietto dalla tasca, porgendoglielo.
Io: "se non ti da fastidio sederti di fianco a me..."
Pietro: "macche, scherzi?"
Io: "dai andiamo"
Insieme ci dirigiamo in coda, chiacchierando per far passare il tempo.

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora