capitolo 9

580 50 32
                                    

Filippo: "ma come? Mica si chiamava Matteo Valente?"
Io: "eh si..."
Filippo: "appunto, lui è Matteo Valente. O meglio era"
Mi avvicino per vedere meglio.
Filippo: "magari è un po' sfigurato per la caduta..."
Mi ritiro e affermo: "mi scusi, io so riconoscere l'amore della mia vita, chiaro? E questo non è lui, glielo assicuro"
Il dottore si allontana, dicendomi di restare qui ed aspettarlo, che andava a controllare l'elenco.
Non so bene come mi sento adesso.
Un misto.
Diciamo 30% preoccupata, 40% una merda e 30% speranzosa.
Riguardo il viso smorto di questo povero ragazzo, convincendomi sempre di più che non è lui.
Si, ha la barba nera, ma è completamente diverso. È più basso e moooolto più magro del mio amore. Non può essere il Matteo che intendo io.
La porta dietro di me si apre. Mi giro e vedo il dottore intento a scorrere il dito e lo sguardo sul foglio dell'altra volta, il foglio che mi ha dato la notizia più brutta della mia vita.
Si blocca ad un certo punto, alza gli occhi soddisfatto e me lo porge, indicandomi un nome.
Filippo: "ecco, vede? Matteo Valente"
Leggo. Ed effettivamente c'è scritto così.
Io: "è impossibile!"
Rileggo tutta la lista di nomi. Incrocio il mio, questo Matteo Valente fasullo...
Io: "guardi qui!", dico quasi urlando e ridandogli il foglio.
Io: "l'ultimo nome"
Filippo: "Matteo... Valente! Com'è possibile?"
Io: "non lo so e non mi interessa. Adesso mi dica dov'è"
Sono eccitatissima all'idea che sia ancora vivo! Non ci credo. Tutte le preghiere, le lacrime versate, sono servite a qualcosa. È un miracolo, sul serio.
Filippo: "ehm... Stanza 55"
Sorrido e mi lancio fuori dalla camera. Ripasso davanti ai miei amici senza cagarli ancora una volta, corro fino in fondo al corridoio. Sbatto contro un dottore: è il vecchio scorbutico dell'altra volta.
X: "guardi dove va, signora!"
Per tutta risposta, agitata e gasata, alzo entrambi i medi delle mie bellissime mani, e scappo prima che mi prenda per la manica.
Lo sento imprecare da lontano, ma ormai è fatta. Se l'è meritato quello stronzo.
Seguendo i cartelli messi su ogni angolo sui muri, arrivo di fronte alla porta, con il numero 55 scritto sopra.
Prendo un respiro e chiudo gli occhi.
Piano piano spingo la porta, leggermente socchiusa.
Non ho ancora aperto gli occhi, quando qualcuno si butta su di me abbracciandomi, facendomi quasi cadere. Solo dalle sue braccia, capisco di chi si tratta, e scoppio a piangere. Anche lui inizia a singhiozzare, e in pochi secondi abbiamo le magliette bianche dell'ospedale completamente fradicie.
Non mi sembra vero.
Io: "ti prego amore, dimmi che non è un sogno"
Matteo: "no piccola, è tutto vero. Mi sei mancata da morire"
Io: "non dirlo a me, non sai cos'ho passato..."
Matteo: "si che lo so, perché sono stato malissimo anche io"
Io: "ok, ma adesso basta parlare di quello che è successo. Ora siamo qui"
Ci stacchiamo un attimo, per poi far combaciare le nostre labbra perfettamente, in un bacio disperato e dolcissimo.

Awwww che finale dolceeee
Ragazze, vedo che l'idea del gruppo vi è piaciuta, quindi chiunque voglia entrarci mi dia il numero in privato...
Vi aspetto in tante

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora