capitolo 43

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Fede: "Sele! Cosa ci fai qui?", mi precede correndole incontro e abbracciandola.
Io sorrido da lontano, senza avvicinarmi. Insomma l'avrò vista una volta in tutta la mia vita di persona, e un paio di volte nei video degli iNoob... Non ho così tanta confidenza. Mi sembra che però tra lei e Mike ci sia molta intesa... Non vorrei essermi perso qualcosa (😏Selenee1511).
Sele: "stavo aspettando Manuel, dovrebbe essere atterrato proprio adesso... Era in Inghilterra con la scuola, e Andrea mi ha chiesto di venire a prenderlo"
Poi si accorge di me.
Sele: "Matteo, da quanto tempo!"
Le faccio un cenno di saluto con la mano, e abbasso gli occhi quando mi chiede: "come mai non ti ho più visto?"
Non so cosa risponderle, per fortuna Federico mi salva in corner, indicando il fratello di Andrea che si avvicina correndo: "è arrivato!"
Selene, sorridente come sempre, gli va incontro, lo abbraccia e gli prende la valigia. Nel frattempo sentiamo un clacson dietro di noi. Ci voltiamo insieme e vediamo Giovanni nella sua auto, con un finestrino abbassato e gli occhiali da sole. Sono contento di rivederlo, come gli altri mi è mancato moltissimo in questo mese.
Saliamo in auto, io dietro e loro due davanti.
Io: "ciao Giovà, come va?", gli chiedo per stemperare la tensione.
Giova: "bene grazie. Tu come stai?"
Io: "ehm, diciamo bene"
Giova: "mi sei mancato Matte", dice ad un tratto con una lacrima sulla guancia.
Io: "anche voi ragazzi"
Gli do una pacca sulla spalla, lui tira su col naso e riprende: "allora, ho una buona notizia"
Fede: "di che si tratta?"
Giova: "so dove abita tua sorella!"
Io esulto urlando: "SI CAZZO" fuori dal finestrino, facendo ridere come un coglione mio cugino.
Io: "dove? Ti prego, dimmi dove!"
Giova: "a venti minuti di strada da Trento... In un paesino minuscolo"
Fede: "dai portaci da lei"
Giova: "ok"
Accelera più che può, stiamo andando a 100/h su una strada sterrata, ma sticazzi.
Arriviamo davanti a un palazzo abbastanza alto, uno di quei blocchi di cemento grigi e tristi.
Scendo come un fulmine e mi catapulto sulle scale. Passo in rassegna tutti i piani del condominio, controllando i cognomi sui campanelli, seguito di corsa dagli altri due. Ma arrivato alla fine del corridoio del quarto piano, non l'ho trovata. Faccio per tornare indietro sulle scale e chiedere a Giovanni, che è rimasto al terzo piano, dove sia, ma mi ferma una signora sulla cinquantina con i capelli grigi e gli occhiali.
Signora: "giovanotto! Fermati"
Mi giro verso di lei. È appena uscita da una porta scheggiata e malmessa, ha indosso un paio di ciabatte, un grembiule e una camicia a quadri.
Se non fosse per il suo viso più o meno giovane, la potrei scambiare per mia nonna.
Io: "dice a me?", chiedo voltandomi a controllare che non ci sia nessun altro.
Signora: "certo! Come ti chiami?"
Io: "Matteo"
Signora: "Matteo.. Uhm... Mi ricordi qualcuno..."
Io: "ehm, mi dispiace ma non sono mai stato qui"
La signora, ad un certo punto, se ne esce con una frase che mi lascia senza parole: "ora ho capito! Sei il ragazzo di Sara vero? Mi parla spesso di te, di come sei fatto... Effettivamente sei identico alla sua descrizione!"
Io: "m-ma si ric-corda di m-me?", le chiedo balbettando.
Signora: "oh certo!"
Poi torna seria, mi prende per la manica e mi trascina dentro casa sua, chiudendosi la porta alle spalle.
Prima che possa dire una parola, mi precede zittendomi: "shhhh"
Io, sussurrando: "ma cosa vuole da me?"
Signora: "non puoi andare da Sara"
Io: "come no!! Si che posso, ed è quello che farò", le dico scrollandomi la sua mano da dosso, che ancora mi teneva la manica.
Lei però mi ferma di nuovo.
Signora: "poi non sopravvivrebbe"
Io: "si invece"
Signora: "eh no"
Io: "cos'è, crede di conoscerla meglio di me? Ci ho passato quasi due anni insieme, sempre incollati, so qualsiasi cosa di lei"
Signora: "non è vero"
Io: "oh oh, e invece si'
Signora: "ti farò cinque domande su di lei. Se risponderai esattamente a tutte, ti lascerò andare"
Io: "va bene, ma si sbrighi che voglio rivederla"
Signora: "prima domanda... Il suo colore preferito?"
Io: "l'azzurro dei miei occhi, me lo ripeteva continuamente", rispondo sicuro, sorridendo al ricordo del suo viso imbarazzato quando me lo diceva.
Signora: "ok... Tipo di pettinatura?"
Io: "facilissimo, i capelli sciolti. La coda la odia mentre lo chignone se lo fa solo se deve fare sport"
Signora: "queste erano semplici. Adesso, dimmi come avrebbe voluto chiamare i suoi figli"
Io: "i maschi Sascha/Ashley, mentre le femmine Sharon/Maya. Adora anche il nome Matteo, ma mi diceva che visto che ero io, non poteva avere un figlio col mio stesso nome. Diceva anche che se avessimo avuto tre maschi, lo voleva chiamare Mattia. Mentre la terza femmina non lo sapeva"
Signora: "quarta domanda. Il suo ristorante preferito"
Io: "la pizzeria di fianco alla sua vecchia casa a Palermo"
Signora: "wow, sai quasi tutto su di lei. Ma manca ancora la quinta"
Io: "spari pure"
Signora: "chi è suo padre?"
Merda.
Non ne ho la minima idea

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora