capitolo 45

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Io: "dove cazzo mi portate?"
P: "modera i toni ragazzo", risponde senza un tono di voce proprio, più o meno come un robot...
In strada c'è una volante che ci aspetta, parcheggiata in qualche modo sul marciapiede. Ci dannno le multe se parcheggiamo sulle strisce pedonali, e loro possono mettersi dove vogliono? Che paese di merda...
Un altro agente scende dall'auto e mi apre la portiera, mentre il solito poliziotto cagacazzo mi mette una mano sulla testa e mi spinge dentro.
Io: "ahio... Ce n'era bisogno?"
P: "si"
E richiude la portiera. Poi risale davanti, di fianco al posto di guida.
Partono in due secondi, con le sirene accese, sorpassando tutte le macchine che incontrano e passando col rosso al semaforo. NON HO FOTTUTE PAROLE.
Arriviamo in due minuti neanche alla stazione di polizia. Ci credo, sto paese è uno sputo...
Mi fanno scendere dalla volante e mi conducono all'interno della centrale. Una volta dentro, mi tolgono le manette e mi fanno sedere davanti ad una scrivania. Dall'altra parte c'è una poltrona, con un uomo giovane sulla trentina con un cappello da idiota e una penna dietro all'orecchio.
Mi guarda con sufficienza.
Ma chi si crede di essere? Dio Salmar in terra?
Ha una targhetta sulla giacca, che porta un nome, Arold, penso il suo.
A meno che non l'abbia presa da un mercatino delle pulci, come è possibile...
Arold: "allora... Cos'hai combinato ragazzino?"
Io: "ragazzino lo dici a tuo fratello, ho meno di dieci anni di differenza con te"
Arold: "abbassa la cresta galletto"
Io: "galletto? Sul serio? Non lo sentivo dire dal '57..."
Arold: "perché tu sei un esperto del 1957"
Io: "no, ma lo sono della nuova generazione. E fidati, nessuno parla più così"
Arold: "sta zitto che è meglio... Non te l'ha spiegato nessuno che non si molestano le signore?"
Io: "perché, i signori si?"
Arold: "mhhh, hai capito quello che volevo dire dai... Rispondi"
Io: "si, mia madre mi ha insegnato l'educazione"
Arold: "non si direbbe. Mettere le mani addosso a una cinquantenne non è proprio educato"
Io: "non sai nemmeno cos'è successo, e mi accusi?"
Arold: "esatto, è il mio lavoro. Accusare gente e fargli pagare le conseguenze"
Io: "ok, ti spiego"
Gli illustro tutta la storia, da quando sono arrivato a Trento a quando mi hanno arrestato. Ovviamente tralascio la storia tra me e Sara. Sono cazzi miei no?
Alla fine, penso ci sia rimasto male.
Arold: "ma che razza di vecchietta è questa?"
Io: "non chiederlo a me"
Arold: "ma non posso far finta di niente..."
Io: "si che puoi"
Arold: "no. Faccio questo lavoro da soli due giorni, e non voglio iniziare a macchiare la mia schedina dai primi tempi. Quindi sei in arresto, Matteo Valente"
Io: "ma...ma...ma"
Arold: "non si discute! Clarens, mostragli la sua stanzetta", ordina chiamando uno dei due poliziotti di prima. Quello si avvicina, mi fa alzare e mi accompagna in un corridoio li accanto.
Prima però faccio in tempo a voltarmi verso Arold, chiedendogli: "per quanto?"
Arold: "un mese"
Io: "ma vaff..." poi mi blocco. Ho già detto troppo.
Nel corridoio ci sono sbarre dappertutto. È assurdo che anche un paesino di merda abbia una specie di prigione. L'ultima cella a destra è completamente vuota. C'è solo un materasso sporco e un lavandino.
Faccio una smorfia schifata quando l'agente mi scaraventa dentro di essa e chiude la porta a chiave, dicendomi anche: "buona permanenza"
Clarens infame per te solo il salame.
Clarens: "colazione domani alle sette, ti sveglio io"
Non gli rispondo, sono ancora sotto shock.
Urlo da dietro le sbarre, cercando di farmi ascoltare da questo Clarens: "dove cazzo cago io?"
Ma non mi sente, è troppo lontano.
"Ci sono i bagni pubblici per quello. Se ne hai bisogno attiri l'attenzione di una guardia e ti ci fai portare"
Mi volto verso sinistra, da dove è arrivata quella voce. È di un uomo, sembra adulto, ma non lo vedo. È immerso nel buio.
Io: "ok grazie"
X: "sei nuovo qui eh?"
Io: "non si era notato vero?"
X: "ahah, simpatico il ragazzo... Come ti chiami?"
Io: "Matteo. E tu?"
X: "Jacopo"
In quel momento vedo la sua figura nera alzarsi dal "letto" e avvicinarsi alle sbarre.
Lo vedo chiaramente adesso: ha una lunga barba bianca, i capelli grigi e brizzolati, gli occhi verdi-marroni e un sorriso... Strano direi.

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora