capitolo 8

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*toc toc*
Non rispondo. Perché dovrei? Non cercheranno me di sicuro.
Mara: "Sara posso?"
Io: "Sara non c'è"
Mara: "ma se mi hai appena risposto?", continua da dietro la porta.
Io: "ormai non sono più Sara. La Sara se ne è andata con Matteo", dico singhiozzando.
Affondo la testa nel morbido cuscino e scoppio a piangere. Mi stupisco che non siano ancora finite le lacrime.
Avrei potuto riempire l'Oceano.
Si apre la porta. Penso sia Mara, ma nel dubbio prendo l'altro cuscino e lo lancio dietro di me.
Mara: "ahia!"
Io: "vattene", avviso senza guardare.
Mara: "Sara mi dispiace tantissimo..."
Io: "si si, ora vattene"
Mara: "ti capisco"
Alzo la testa e la guardo con gli occhi gonfi e arrossati.
Io: "no che non capisci! Coma cazzo fai a capire! L'amore della tua vita ce l'hai li, fuori dal corridoio! Il mio è morto!! M-O-R-T-O!", le urlo contro senza nemmeno riflettere.
Mara: "scusami io..."
Io: "cosa pensavi di fare? Eh? Di tirarmi su il morale? Grazie per il tentativo, ma no"
Mara: "Sara..."
Io: "vai", dico indicando la porta.
Mara: "dove?"
Io: "dal tuo ragazzo. Passaci più tempo possibile, perché una cazzata potrebbe portartelo via. Goditi questi momenti fino in fondo. Se avessi saputo che sarebbe andata in questo modo, probabilmente l'avrei fatto anch'io"
Dopo queste parole esce, facendomi un cenno triste con la mano, e chiudendosi la porta alle spalle.
Quando se ne è andata scoppio ancora a piangere.
Io: "Matteoooo! Ti prego tornaaa!", grido in lacrime sperando che risusciti da un momento all'altro.
Dopo un tempo che mi è sembrato interminabile, bussano di nuovo alla porta, e nemmeno questa volta rispondo.
La persona però entra lo stesso. È il dottore. Quello giovane.
Filippo: "mi scusi..."
Lo guardo malissimo, ma non dico nulla.
Filippo: "non vorrei disturbarla, ma... Se vuole può vedere il suo ragazzo"
Lo guardo con gli occhi che brillano di speranza.
Filippo: "il corpo, del suo ragazzo", puntualizza poi.
Gli occhi si spengono, ma annuisco.
Non so, magari ero ancora aggrappata alla speranza che fosse vivo...
Mi tiene aperta la porta mentre lo seguo fuori dalla stanza. Non so per quanto ci sono stata e non me ne frega.
In corridoio passiamo sotto gli sguardi preoccupati dei miei amici. Ci sono tutti, compreso mio fratello. Anche mia mamma è seduta sulle sedie di ferro.
Mi chiamano da ogni parte, ma io guardo fissa il pavimento fingendo di non sentirli.
Dopo un pochino che camminiamo, il dottore si ferma.
Filippo: "è qui dentro"
Alzo il capo e vedo che indica una stanza.
Apro la porta in silenzio col cuore a mille. È buia, nera. Non ci vedo nulla.
Filippo: "vuole la luce?"
Annuisco. Schiaccia un interruttore e la stanza si illumina.
Mi viene quasi un infarto.
Io: "m-ma quello n-non è M-Matteo..."

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora